A Chicago Carlotta Antoniotti, 29 anni, originaria di Podenzana (Massa Carrara), e Marta Schirripa, di 31 anni, viterbese che ha studiato per un periodo alla University of Southern California, insieme a Emanuela Palmerini dell’Ospedale Rizzoli di Bologna e Caterina Fontanella dell’Università di Udine, sono state premiate con il prestigioso ‘Merit Award’ dall’Asco – American Society of Clinical Oncology, in occasione del congresso annuale della società, il più importante appuntamento mondiale nell’ambito dell’oncologia clinica.
Il premio, il “Conquer Cancer Foundation Merit Award 2016”, è uno dei più ambiti fra i giovani ricercatori. Gli studiosi inviano i propri progetti di ricerca e poi l’associazione seleziona i migliori. Quest’anno sono stati oltre 800mila i lavori pervenuti da tutto il mondo e le premiazioni si sono tenute davanti a 35 mila persone.
LE RICERCHE – Carlotta Antoniotti e Marta Schirripa, entrambe specializzande in Oncologia medica all’Università di Pisa e in forze al Polo oncologico dell’Aoup-Azienda ospedaliero-universitaria pisana, lo hanno ricevuto per gli studi nell’ambito delle neoplasie del colon-retto che stanno portando avanti insieme ad un gruppo di giovani colleghi diretti dal professor Alfredo Falcone, direttore del Polo oncologico pisano.
Emanuela Palmerini, è una 30enne di Urbino, è specialista in forme oncologiche dell’apparato locomotore e sta coordinando uno studio di Fase 3 sulla sinovite pigmentosa, all’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.
Caterina Fontanella, 33 anni, specializzanda all’Ospedale di Udine dopo 18 mesi a Francoforte presso il German breast Group, è stata premiata per uno studio prognostico sulle recidive del tumore alla mammella.
CARLOTTA ANTONIONI - E’ stata premiata per i risultati dello studio di fase II Macbeth, un’esperienza clinica tutta italiana, che ha visto la sinergia di 21 Oncologie su tutto il territorio nazionale, coordinate dal gruppo pisano diretto dal professor Falcone. Si tratta dell’ultima tappa di una positiva storia di ricerca accademica nel tumore del colon-retto metastatico, coordinata dal gruppo cooperativo Gono (Gruppo oncologico del nord-ovest) che ha portato, grazie a un lavoro di squadra, a sviluppare una nuova strategia terapeutica per il tumore del colon-retto metastatico con intensificazione del trattamento chemioterapico in combinazione ad un farmaco biologico.
A Chicago, sono stati presentati i risultati della valutazione di attività e tollerabilità della combinazione della tripletta chemioterapica Folfoxiri con il farmaco biologico Cetuximab su pazienti selezionati in base alle caratteristiche molecolari del tumore, studiate nel Laboratorio di cui è responsabile la professoressa Gabriella Fontanini. I risultati hanno mostrato che, in oltre il 70% dei pazienti, si ottiene una riduzione significativa del numero e delle dimensioni delle metastasi. Il che equivale, in circa il 50% di quelli con metastasi al fegato, alla possibilità di essere anche sottoposti a resezione delle metastasi epatiche residue con potenzialità curativa.
Su oltre 800,000 mila ricerche, Asco ha scelto i lavori di Caterina Fontanella e Marta Schirippa ha studiato alla University of Southern California
MARTA SCHIRIPPA – E’ stata premiata per uno studio su un gene implicato nel sistema immunitario, che può avere un ruolo predittivo sempre nella prevenzione del tumore al colon. La ricercatrice ha trascorso gli ultimi nove mesi nel laboratorio diretto dal Prof. Heinz-Josef Lenz a Los Angeles, dove ha perfezionato i risultati dello studio presentato al congresso. A luglio tornerà in Italia per specializzarsi e poi si trasferirà a Padova.
“Il premio ricevuto qui a Chicago non rappresenta per noi solo un motivo di orgoglio personale – spiegano le due ricercatrici specializzande a Pisa – ma il riconoscimento in ambito internazionale di progetti di ricerca in cui è fondamentale la sinergia e il lavoro di squadra. Solo una collaborazione attiva a livello locale, nazionale e internazionale può dare frutto alle buone idee e all’impegno personale, soprattutto in un ambito così complesso come la patologia tumorale”.
EMANUELA PALMERINI – I risultati clinici dimostrano che è possibile trattare i sarcomi di Ewing in fase avanzata con una terapia composta da due farmaci già conosciuti e usati per altri scopi, temozolomide e irinotecan, che hanno meno effetti collaterali. Si tratta di un tumore raro dell’osso che colpisce prevalentemente i bambini.
CATERINA FONTANELLA Il progetto che ha permesso a Caterina Fontanella di aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento consiste in un predittore del rischio di ricomparsa del tumore nelle pazienti con cancro della mammella, dopo che sono state operate e hanno fatto la chemioterapia. Il modello, facile da usare e che non richiede analisi aggiuntive rispetto a quelle standard, si chiama Star Score ed è stato sviluppato su un campione di oltre 4 mila pazienti.