Artigianato e Palazzo conferma l’apertura della XXVI edizione della Mostra nelle date previste dal 4 al 7 giugno e chiude le iscrizioni con una nuova selezione di oltre 90 artigiani espositori.
“Non cambieremo i nostri programmi, diversamente da altre Fiere, a meno che non ci venga imposto da un nuovo decreto. Con i nostri novanta artigiani, che hanno già dato la loro adesione, apriremo la Mostra rispettando gli appuntamenti annunciati con la speranza di poter accompagnare l’intero comparto verso la normalità” dichiarano gli organizzatori Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.
Un settore quello dell’artigianato che, oltre a salvaguardare e valorizzare un patrimonio inestimabile di arti e mestieri, rappresenta oggi ancor di più una valida proposta occupazionale e imprenditoriale, una dimensione culturale per il nuovo futuro che ci troveremo ad affrontare, dopo l’emergenza che stiamo vivendo. Gli artigiani sono da sempre portavoce di un’economia a dimensione umana fatta di legami con il territorio, la famiglia, la tradizione, l’attenzione al valore di tempi lunghi e pensati ed il rispetto dell’ambiente.
In merito alle nuove date appena annunciate dalla Mostra dell’Artigianato alla Fortezza da Basso di Firenze Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani aggiungono “Lo spostamento in inverno del MIDA – annunciato al 16-20 dicembre – evita la congestione che si crea ogni anno con due manifestazioni rivolte allo stesso settore organizzate nello stesso periodo che creano non pochi disagi agli espositori obbligati a fare una scelta difficile. Con questo nuovo calendario – che auspichiamo sarà confermato anche negli anni a venire – sarà possibile offrire maggiori opportunità agli artigiani con un’attenzione verso l’intero comparto per un periodo più lungo”.
La XXVI edizione di Artigianato e Palazzo botteghe artigiane e loro committenze porterà a Firenze, nel seicentesco Giardino Corsini, una nuova selezione di oltre 90 testimoni della più alta tradizione artigiana con un importante focus sulle generazioni emergenti, in un percorso tra ceramisti, molatori del vetro, sbalzatori dell’argento e orafi, intagliatori, restauratori, liutai, sarti, intarsiatori di pietre dure e legno, intrecciatori della paglia, designer e molto altro.
Un’offerta selezionata e diversificata – quella promossa dall’Associazione culturale Giardino Corsini da un progetto di Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani – un’occasione di riflessione e di condivisione anche su i nuovi stili, interpreti delle relazioni in continuo movimento tra tradizione e innovazione, manualità e tecnologia – attraverso l’incontro con maestranze specializzate che svelano i loro segreti, mentre sono a lavoro nei loro piccoli angoli di bottega ricostruiti per l’occasione nelle limonaie e tra i parterre del giardino all’italiana.
Tante le iniziative previste nei quattro giorni della Mostra, tra queste ricordiamo: la “Mostra Principe” dedicata al percorso creativo di un importante brand italiano che ha fatto della tradizione artigiana la chiave del suo successo internazionale che sarà annunciato nelle prossime settimane; “Blogs & Crafts” i giovani artigiani e il web”, il concorso rivolto ai giovani artigiani under 35 e a blogger/influencer operanti sui temi dell’artigianato, lifestyle, moda e turismo; “Ricette di Famiglia” gli appuntamenti quotidiani del pomeriggio che combinano la cultura gastronomica contemporanea con i sapori e la cucina del passato, tra presentazioni di libri, show cooking e degustazioni.
Inoltre saranno assegnati il Premio Perseo all’espositore più apprezzato dal pubblico e il Premio del Comitato Promotore per lo stand più bello che riconosce al vincitore uno stand omaggio alla Mostra del 2021.
Aspettando la rassegna, è in corso la nuova campagna di raccolta fondi “Giambologna e la Fata Morgana” a favore del patrimonio culturale, rivolta a privati ed aziende. Un nuovo progetto di mecenatismo voluto da Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani che nel 2018 hanno donato un contributo di 50.000 euro per la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia e nel 2019 la cifra di 40.000 euro per finanziare i restauri delle opere d’arte realizzate per la comunità russa a Firenze tra Ottocento e Novecento.
“Nella ricerca di luoghi di alto valore culturale nascosti o dimenticati, da salvaguardare e traghettare nel futuro secondo il principio guida della nostra manifestazione, abbiamo individuato per la campagna 2020 un curioso complesso cinquecentesco, esempio particolarissimo di architettura da giardino, a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto, che al suo interno custodiva la statua marmorea della Fata Morgana scolpita da un giovanissimo Giambologna”, spiegano gli ideatori del progetto Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.
L’obiettivo è riprodurre artigianalmente con tecnologie modernissime la statua da ricollocare nel luogo per cui è stata pensata e successivamente restaurare l’intero complesso della “Fonte della Fata Morgana” – conosciuta dai locali anche come “Casina delle Fate” – fatto costruire da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del Cinquecento all’interno del parco della villa Il Riposo, sua residenza estiva immersa nel Chianti ai piedi del colle di Fattucchia, nell’attuale comune di Bagno a Ripoli. Info qui.