Tra Arte e Moda – Across Art and Fashion è la nuova mostra promossa e organizzata dalla Fondazione Ferragamo e dal Museo Salvatore Ferragamo di Firenze. 
 
Prendendo spunto dalla storia di Salvatore Ferragamo che, affascinato dalle Avanguardie artistiche del Novecento, si ispirò al mondo dell’arte collaborando con molti degli artisti a lui contemporanei, il proget­to analizza, attraverso case history, le forme di dialogo tra il mondo dell’arte e quello della moda: contaminazioni, sovrapposizioni e collaborazioni, dalle esperienze dei Preraffaelliti a quelle del Futurismo, dalle complesse vicende del Surrealismo a quelle del Radical Fashion, soffermando l’attenzione su alcuni atelier degli anni ’50 e ’60, che divennero da subito luogo di studio e di incontri, e sulla nascita della cultura della celebrità, per proseguire fino alle sperimentazioni degli anni ’90 ed arrivare ad interrogarsi se nell’industria culturale contemporanea si possa ancora parlare di mondi distinti o di un fluido gioco di ruoli.
 
La particolarità di questo progetto espositivo risiede nella collaborazione con altre istituzioni culturali: a Firenze la Biblioteca Nazionale Centrale, le Gallerie degli Uffizi (la Galleria d’arte moderna, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti), il Museo Marino Marini, il Museo Salvatore Ferragamo e il Museo del Tessuto a Prato.
Tra Arte e Moda è stata ideata e curata da Maria Luisa Frisa, Enrica Morini, Stefania Ricci, Alberto Salvadori.  
 
Il progetto espositi­vo è corredato da un ricco catalogo e si avvale di abiti, accessori, tessuti, opere d’arte, libri e periodici, fotografie provenienti da collezioni museali pubbliche e private, nazionali e internazionali, e da un’istal­lazióne d’arte contemporanea creata per l’occasione. 
 
Tra le opere in mostra un décolleté di Salvatore Ferragamo ispirato alle opere dell’artista americano Kenneth Noland degli anni Cinquanta; l’abito realizzato negli anni Trenta da Elsa Schiaparelli in collaborazione con Salvador Dalí, proveniente dal Philadelphia Museum of Art; quello di Yves Saint Laurent, ispirato ai dipinti di Piet Mondrian dalla Fondation Pierre Bergé ­ Yves Saint Laurent; il corpetto in legno di Hussein Chalayan dal Kyoto Costume Institutee un abito di Jun Takahashi, designer del brand giapponese Undercover,  del 2005 proveniente da The Museum at Fit di New York. 
 
Altrettanto significativi i prestiti dal Mode Museum (MoMu) di Anversa e dal Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, il trittico di Yasumasa Morimura, Portrait (La source, 1,2,3) dal Takamatsu Art Museum, l’installazione di ritratti fotografici diAndy Warhol, Altered Images, genero­samente prestati dallo Studio Makos e l’opera Fertility di Keith Haring, in arrivo da una collezione privata.
 
Inaugurato nel maggio 1995, il Museo Salvatore Ferragamo è nato con la volontà di far conoscere al pubblico mondiale le qualità artistiche di Ferragamo e il ruolo che ha ricoperto nella storia non solo della calzatura, ma della moda internazionale.
 
La prima idea del museo è nata durante l’organizzazione di una mostra a Palazzo Strozzi sulla storia di Salvatore Ferragamo, diventata po itinerante e che è stata ospitata dai più importanti musei del mondo: il Victoria and Albert Museum di Londra, il County Museum di Los Angeles, il Museo Guggenheim di New York, la Sogestu Kai Foundation di Tokyo, il Museo des Bellas Artes di Città del Messico. Poi la mostra temporanea si è trasformata in rassegna permanente.
 
A conferma del valore culturale nel 1999 ha ricevuto l’ambito Premio Guggenheim Impresa e Cultura, conferito ogni anno alle aziende che meglio hanno investito in campo culturale. 
Il museo si trova nel centro storico di Firenze, nello storico Palazzo Spini Feroni, sede dell’azienda Ferragamo dal 1938.
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