La mostra “Antonio Canova, la bellezza e la memoria” fino al 21 ottobre riporta a Firenze, dopo lunghissimi silenzi, Antonio Canova, il protagonista per eccellenza dell’arte neoclassica italiana. È stata realizata con la collaborazione della Casa Buonarroti e il Museo Civico di Bassano del Grappa, ed è promossa dall’Associazione culturale Metamorfosi.
 
Dieci album e otto taccuini di disegni di Canova (su un totale di venti in collezioni pubbliche) sono conservati a Bassano, e contengono 1876 disegni: costituiscono perciò, senza dubbio, un patrimonio ineguagliabile per sondare il momento progettuale e le idee del grande artista “nel momento stesso in cui si formano”; ma emanano anche, di per sé, una rara, emozionante potenza visiva. 
 
La scelta operata per la mostra fiorentina va però oltre i quaranta disegni selezionati e affronta il momento della progettualità e dell’ideazione anche attraverso splendidi monocromi a tempera, bozzetti e modelli, la cui caratteristica personale e segreta è indice di una modernità esistenziale e di prassi esecutiva che sorprende e meraviglia chi vi si accosta.
 
L’esposizione è allestita negli spazi del museo della Casa Buonarroti dedicati a eventi temporanei, che di solito accolgono con scadenza annuale mostre su temi riguardanti il patrimonio culturale, artistico e di memorie dell’istituzione fiorentina, oltre che Michelangelo e il suo tempo.
 Da Bassano 1876 disegni di Canova

 Da Bassano 1876 disegni di Canova

 
“La mostra dedicata a Canova – dice Pina Ragionieri, direttrice della Casa Buonarroti – rappresenta dunque una luminosa eccezione; si collega però con la situazione attuale, che vede la nostra realtà in rapporto con l’Opera di Santa Croce con il tramite di un progetto scientifico, che già ha dato luogo a varie iniziative comuni. In questo caso, il collegamento avviene attraverso lo svolgersi del tema della memoria, che rimanda alla tomba canoviana di Vittorio Alfieri”.
 
Il presidente dell’Associazione Culturale Metamorfosi Pietro Folena aggiunge: “Dopo il successo della mostra ‘Canova. Il segno della gloria. Disegni, dipinti e sculture’ che abbiamo organizzato a Palazzo Braschi a Roma nell’autunno dello scorso anno, torniamo a porre l’accento sulla necessità di valorizzare i giacimenti culturali italiani attraverso la collaborazione tra le diverse Istituzioni. 
 
In questo caso la Fondazione Casa Buonarroti, che ha consacrato le sue attività alla celebrazione di una figura straordinaria per l’arte e la cultura italiana come Michelangelo, è chiamata a dialogare con il Museo Civico di Bassano del Grappa, che conserva il corpus più cospicuo di disegni del maestro di Possagno. 
 
Metamorfosi ha quindi rivestito un ruolo di trait d’union tra le due istituzioni, certa di offrire un ulteriore contributo alla valorizzazione delle incredibili ricchezze di entrambe”.
 
La mostra su Antonio Canova è curata da Giuliana Ericani, direttore del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa e dell’Istituto internazionale di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo. Il catalogo, stampato da Palombi editore, è curato in collaborazione con Francesco Leone cui si devono tutte le schede delle opere in mostra. Ospita saggi di Arnaldo Bruni, Giuliana Ericani, Carlo Sisi e una presentazione di Gianni Venturi.
 

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