Per il secondo turno delle Comunali 2018 ha votato meno del 48 per cento degli elettori. M5S conquista Avellino e Imola ma perde Ragusa. Le liste civiche vincono a Barletta, Messina, Siracusa e Imperia. Avanzano Lega e centrodestra un po’ ovunque.
Il Pd non regge alla prova dei ballottaggi amministrativi. Poco più di tre mesi dopo la sconfitta alle Politiche del 4 marzo, dalle città arriva una nuova debacle: cadono le roccaforti rosse di Siena, Pisa, Massa, Imola. In Emilia Romagna e Toscana non riescono a tenere le città governate, in alcuni casi, da oltre settant’anni.
Pisa, Siena e Massa passano in blocco al centrodestra. A Pisa il nuovo sindaco è Michele Conti candidato di Lega, FI e FdI, che ha battuto Andrea Serfogli. A Siena Luigi De Mossi, con il 50,8% batte di misura il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) fermo al 49,2%. A Massa Francesco Persiani è al 56,6% e batte senza problemi Alessandro Volpe, sindaco uscente, fermo al 43,4%.
L’affluenza è stata del 47,6% in 67 dei 75 comuni chiamati alle urne. Al primo turno era stata del 60,42%. Dunque un calo di 13 punti. La partecipazione più alta nei Comuni della Toscana. Il dato non tiene conto dei risultati della Sicilia, monitorati dalla Regione: qui la partecipazione al voto è stata addirittura del 40,1. La media finale fa 46,1. Un altro dato destinato a far discutere.
Il M5S espugna anche Imola, governata per oltre 70 anni dal centrosinistra. Dopo 20 anni passa al centrodestra Terni con Leonardo Latini esponente della Lega che al ballottaggio ha nettamente superato Thomas De Luca, candidato del Movimento 5 stelle.
Da Brindisi arriva una delle poche consolazioni per il centrosinistra: è vincitore Riccardo Rossi, ribaltando i risultati del primo turno che vedevano favorito Roberto Cavalera del centrodestra.