La Fondazione Palazzo Strozzi ha presentato Alter Eva. Natura Potere Corpo, una mostra che, attraverso le opere di sei artiste italiane (Camilla Alberti, Irene Coppola, Martina Melilli, Margherita Moscardini, Marta Roberti e Silvia Rosi), innesca, partendo da un punto di vista femminile, una riflessione sul futuro fondato su nuovi principi di coabitazione naturale e sociale.
Tra scultura, pittura, fotografia e installazione, l’esposizione ha proposto una narrazione sfaccettata dove la natura decostruita o immaginifica si affianca a corpi esibiti o raccontati, ma anche dove forti dichiarazioni politiche dialogano con storie intime e personali di appartenenza culturale, tutte istanze accomunate da un impegno rivolto al cambiamento per una trasformazione del nostro modo di osservare, parlare e agire nel mondo. Mettendo in discussione il patriarcato, i ruoli di genere, l’antagonismo tra natura ed essere umano, i ruoli restrittivi e le relazioni di potere, la mostra costruisce futuri alternativi proponendo forme di relazione ancora in fase di negoziazione.
Lo stesso nome dell’esposizione richiama il concetto di Alter-Ego e rimanda a un modello di donna che si collega in maniera suggestiva alla teoria scientifica di Eva mitocondriale, teoria secondo la quale tutti gli esseri viventi avrebbero una linea di discendenza femminile in quanto il DNA mitocondriale si tramanda solo in linea matrilineare. La mostra parte quindi da una riflessione sui legami tra ogni donna e i suoi antenati e si estende fino ad abbracciare il mondo naturale, la flora, la fauna e le connessioni inter- specie, osservando la discendenza da una prospettiva antropologica e biologica.
«Natura», «Potere» e «Corpo» vanno poi a rispecchiare i tre principi cardine di mediazione con il mondo esterno. La Natura che ci circonda e con la quale abbiamo un legame originario e un equilibrio da ristabilire; il Potere, ossia le relazioni che definiscono la struttura e l’organizzazione delle società; il Corpo, come centro e misura, come parte di un sistema complesso che continua al di là di noi.
Il progetto si inserisce all’interno di Palazzo Strozzi Future Art, nuovo programma della Fondazione Palazzo Strozzi, inaugurato con l’installazione La Ferita di JR per la facciata di Palazzo Strozzi, nato dalla collaborazione con Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati. La mostra è realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con la collaborazione di IED Firenze – Master Curatori al Practice (Francesca Bonissone, Elena Castiglioni, Nora Criado Diaz, Yanru Li, Thea Moussa, Linda Toivio), e coordinata da Martino Margheri (Responsabile progetti università e accademie Fondazione Palazzo Strozzi) e Daria Filardo (docente e coordinatrice Master IED Firenze).