Valentina D’Accardi, Abissi #0040, 2021 (Ph Culturalia)

Ancora una volta i linguaggi distanti ma affini dell’arte e della moda si uniscono per dar forma a un ciclo di mostre-evento al femminile, volto a promuovere il lavoro delle artiste coinvolte che, attraverso le diverse forme dell’arte, confluiscono in un armonioso ed elegante intreccio estetico e poetico. La stilista Lavinia Turra, oltre a dar vita alle sue note collezioni prêt-à-couture, crea allestimenti concettuali d’immagine che ne riflettono l’ispirazione e che si lasciano influenzare dall’arte, in un connubio raffinato ed emozionante e afferma: “Credo che, anche se esiste un confine preciso tra arte e moda, quest’ultima comunque si ispira, respira e ripropone, facendosi immaginifica evocazione del fare arte pur appartenendo alla nostra quotidianità. Ѐ stato quindi per me naturale pensare che lo spazio del mio lavoro, l’Atelier, potesse diventare luogo di accoglienza di mostre e installazioni definendo nuovi scenari inconsueti. Ho avuto la fortuna di incontrare artisti che hanno accettato questo invito e che hanno avuto voglia di collaborare con me giocando (in questo senso gli artisti e i creativi si assomigliano in quanto mantengono l’animo bambino), utilizzando il mio spazio per le loro opere e sperimentando la loro arte anche applicata al tessuto, creando insieme  ad ogni mostra alcuni abiti,  pezzi unici da indossare.”

Così compariranno tra le creazioni artigianali dell’atelier le fotografie dell’artista Valentina D’Accardi, frutto di un percorso interiore che pone al centro della ricerca artistica due concetti chiave: l’esplorazione dell’abisso, della profondità dell’animo umano, e la deformazione delle forme consuete della quotidianità. Questi due elementi confluiscono in un dialogo poetico con la natura, la quale riflette e rinforza l’inscindibile legame con l’interiorità e la percezione umana, diventando protagonista assoluta degli scatti esposti. Questo progetto ha vinto il Terzo Premio Camera Work 2021, esposto a Photo Open Up 2021, Festival Internazionale di Fotografia a Padova, ed è stato incluso nella collettiva Fosfeni – Fotografia, paesaggio e percezione, a cura di Carlo Sala per Fondazione Francesco Fabbri.

Una serie di suggestioni fotografiche volte a deformare l’apparente realtà che ci circonda e dalla quale emergono immagini oniriche e misteriose, appartenenti a un mondo inabissato e sconosciuto all’occhio umano ma che può essere colto attraverso la lente fotografica. Ispirata dall’eccentricità di Lewis Carroll, autore di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quello che Alice vi trovò, l’artista Valentina D’Accardi vuole mostrare “mondi impossibili in cui i fiori parlano”, accessibili tramite la contemplazione, la percezione e la sensibilità artistica.

“L’ossessione per Lewis Carroll va avanti da lungo tempo. Matematico, scacchista, scrittore, fotografo micidiale, mago dell’illusione e profondo conoscitore della macchina. Alice oltre lo specchio, e lo specchio, in fondo, è una lente.”

Questa visione magica e inafferrabile della natura viene catturata nei suoi scatti che vengono successivamente deformati in fase di scansione e stampa. Valentina D’Accardi, affascinata dall’impossibilità di controllare l’inquadratura, altera la funzione originale del suo dispositivo nel suo sortilegio artistico. Una nuova tecnica innovativa che accompagna un progetto fotografico che vuole raccontare il desiderio di evocare gli “abissi” da cui affiorano realtà occulte.

“Mentre guardo nel mirino – racconta Valentina D’Accardi – non posso prevedere ciò che verrà fuori: fotografia come inatteso, sorpresa, regalo, momentanea perdita di controllo, un istante di grazia. L’obiettivo deforma il mio giardino domestico in mondo inquietante, forse spaventoso, mistico, inatteso. Le piante del mio appartamento, vive o morte, mi chiamano a fotografare nella casa muta piena di voci.”.

La fashion designer Lavinia Turra ha in passato già collaborato con la D’Accardi, portando avanti un lavoro virtuoso di condivisione artistica e professionale. Con l’associazione ABC, che presiede, ha promosso due grandi mostre, entrambe curate da Maura Pozzati: la mostra collettiva HESTIA nel 2015 e la mostra personale nel 2016 dal titolo Fiume, con la quale Valentina D’Accardi ha vinto il Premio Setup come Miglior Artista Under 35, la Menzione della Giuria al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee ed è stata una degli otto finalisti del concorso Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Festival Internazionale di Reggio Emilia.

LAVINIA TURRA – Nata a Bologna, cresciuta fra donne che tagliavano e cucivano, ha frequentato da bambina antiche sartorie e imparato l’amore per questo lavoro. Il suo mestiere nasce e cresce con l’uso delle mani, che conoscono e usano non solo i colori e le matite, ma soprattutto le stoffe e i tessuti, adoperando forbici, ago e filo. Arriva a questo lavoro attraverso un’attrazione e una lunga strada di “connivenze” e “complicità” legate all’arte, alla pittura, al teatro. di “connivenze” e “complicità” legate all’arte, alla pittura, al teatro. Curiosa per natura, la relazione personale e l’ascolto sono alla base del suo modo di “vestire” perché l’abito, “deve rappresentare la donna e non travestirla”. Nel 2017 fonda Maison laviniaturra, sentendo la necessità di uno spazio che non solo offra ma accolga, come solo una “casa” sa fare. L’apertura della Maison coincide anche con l’inizio della collaborazione creativa con la figlia Cecilia Torsello, rinnovamento e fresca energia del brand. Un prodotto 100% Made in Italy, tessuti di ricerca, forme timeless e dettagli all’avanguardia: Maison laviniaturra propone una propria idea di lusso, legato all’etica di produzione, all’individualità e ispirata alla cultura del bello.

VALENTINA D’ACCARDI – Valentina D’Accardi si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Con il progetto Fiume vince il Premio Setup come Miglior Artista Under 35, la Menzione della Giuria al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee ed è una degli otto finalisti di Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Festival Internazionale di Reggio Emilia. Nel 2018 vince il terzo premio ad Artifact Prize e viene selezionata per Fotopub, Festival Internazionale di Fotografia Contemporanea di Novo Mesto, Slovenia. Vince il terzo premio a Camera Work nel 2021 e con l’ultimo progetto, Abissi, viene invitata a tenere una personale a Photo Open Up, Festival Internazionale di Fotografia a Padova. Il ciclo ed è stato incluso nella collettiva Fosfeni – Fotografia, paesaggio e percezione, a cura di Carlo Sala per Fondazione Francesco Fabbri. In mostra, tra gli altri, Paola De Pietri, Mario Cresci, Luigi Ghirri. Due sono le pubblicazioni con Danilo Montanari Editore: Fiume e Inoltranze, un libro di poesie in dialetto bolognese scritte da Stefano Delfiore, edito grazie al contributo di Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Valentina vive a Bologna e lavora principalmente con la fotografia, il video e il disegno.


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