After months of unbearable heat, the soft, fresh and fragrant air of the most colorful season of the year feels like a liberation. Our word of the day is quintessentially tied to the Fall, even if it evokes events that, in truth, take place all year round.
Sagra (sah-grah) is the feminine of the early Italian adjective sagro — today we prefer saying “sacro” — which means “holy.” We Italians, and the many visitors we (usually) have throughout the year, love sagre (that’s the plural, and it’s pronounced sah-grai) for many a reason: they’re cheap, they’re cheerful and they are always dedicated to food. When you go to a sagra, nobody cares whether you wear Gucci or not, nor are they interested in the job you have and how much you make a year. No, at a sagra, we’re all the same and we magically become all friends, united by a common love for good food and, often, wine.
In the old times, as the origin of the word hints at quite clearly, sagre were associated with religion: they were organized to celebrate a town or village’s patron saint, or a special moment in the liturgic calendar. The presence of good, traditional food was at once a way to honor said saints or, if the sagra took place around harvest time, to enjoy with the rest of the community the results of a long year of work in the fields.
A sagra, indeed, remains a rural celebration and maybe that’s why you really feel like letting your hair down when you go to one, because there’s no need to put on a mask, when you work in the fields: nature — the most beautiful and gentle of companions —unlike society, doesn’t really care about the way you look, move or speak, nor needs she to know your family tree. Your good as anyone else, provided you respect her.
Ah, the good, old, beloved sagra. The place where you eat as much as you can, and everything is delicious. The place where you chat with strangers and it feels normal. The place where you can be yourself, at last.
Questo weekend c’è la Sagra del Fungo in paese.
There’s the Mushroom Fair this weekend in town
Vuoi andare alla Sagra del Raccolto quest’anno?
Fancy going to the Harvest Fair this year?
Siamo stati alla Sagra del Tortellino ieri sera: che mangiata!
Last night, we went to the Tortellino Fair: what a feast!
Ah! Finalmente è arrivato l’Autunno!
Dopo mesi di caldo insopportabile, l’aria leggera, fresca e profumata della stagione più colorata dell’anno sembra una liberazione. La nostra parola del giorno è legata intimamente all’autunno, anche se evoca eventi che, in verità, si svolgono durante tutto l’anno.
Sagra (sah-grah) è il femminile dell’aggettivo italiano sagro – oggi preferiamo dire “sacro” – che significa “santo”. Noi italiani, e i tanti visitatori che (di solito) abbiamo durante tutto l’anno, amiamo le sagre (è il plurale, e si pronuncia sah-grai) per molti motivi: sono economiche, sono allegre e sono sempre dedicate al cibo. Quando si va ad una sagra, a nessuno importa se indossi o meno un abito Gucci, né gli interessa il lavoro che fai e quanto guadagni all’anno. No, alle sagre siamo tutti uguali e diventiamo magicamente tutti amici, uniti dall’amore comune per il buon cibo e, spesso, per il vino.
Nei tempi antichi, come suggerisce chiaramente l’origine della parola, le sagre erano associate alla religione: erano organizzate per celebrare il patrono di una città o di un paese, o un momento speciale del calendario liturgico. La presenza di cibi buoni e tradizionali era un modo per onorare tali santi o, se la sagra si svolgeva intorno al tempo del raccolto, per godere con il resto della comunità dei risultati di un lungo anno di lavoro nei campi.
Una sagra, infatti, rimane una festa rurale e forse è per questo che si ha davvero voglia di sciogliere i capelli quando ci si va, perché non c’è bisogno di indossare una maschera, quando si lavora nei campi: la natura – la più bella e gentile delle compagne – a differenza della società, non si preoccupa del modo in cui ci si mostra, ci si muove o parla, né ha bisogno di conoscere il tuo albero genealogico. Vi vuole bene, a voi come a chiunque altro, a patto che la rispettiate.
Ah, la buona, vecchia, amata sagra. Il posto dove si mangia il più possibile, e tutto è delizioso. Il posto dove si chiacchiera con gli estranei e ci si sente normali. Il posto dove si può essere, finalmente, se stessi.
Questo weekend c’è la Sagra del Fungo in paese.
There’s the Mushroom Fair this weekend in town
Vuoi andare alla Sagra del Raccolto quest’anno?
Fancy going to the Harvest Fair thisyear?
Siamo stati alla Sagra del Tortellino ieri sera: che mangiata!
Last night, we went to the Tortellino Fair: what a feast!
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