The quaint town of Volterra, in the Pisa province of Tuscany, is known worldwide as the Italian capital of alabaster. The precious, diaphanous stone has been at the heart of the area’s economy and craftsmanship tradition for centuries, since Etruscan times.
But there is more to Volterra than its well-deserved fame as a hub of alabaster art because this is a place filled with beauty, history, and magic. Located only 25 miles from the Tuscan coast, 19 miles from charming San Gimignano – known for its medieval architecture – and less than 40 miles from Pisa, Volterra is a small, delightful town of 10,000.
The first thing we should mention is its historical significance, as Volterra was an important commercial and cultural center already for our Etruscan forefathers, who used to call it Velathri and considered it one of the twelve capitals of their confederation. We know that it was fortified in the 4th century BC with 7,300 meters – that’s 24,000 feet! – of stone walls, which didn’t only protect the town center but also its farmland. In the 3rd century BC, it became a municipium allied with the Romans, who used to call it Volaterrae, from which the name we use today comes from.
In the early Middle Ages, it became a bishopric and lived under both Frankish and Lombard rule. In the late Middle Ages, the Republic of Florence became interested in Volterra and the rich deposits of alum in its surrounding: soon, its army conquered it. In 1530, when the Republic came to an end, the town passed under the control of the De Medici and, later still, it eventually became part, just like the rest of the area, of the Grand Duchy of Tuscany.
Modern Volterra bears all the beautiful and time-defying signs of its incredible history, as Etruscan, Roman, and medieval vestiges remain visible. You can still visit, for instance, the very same walls built by the Etruscans, and gasp at the grandeur of Porta dell’Arco and Porta Diana, two of the ancient doors to the city. There is also the Etruscan acropolis, located within Parco Enrico Fiumi where, by the way, another interesting piece of historic architecture – this time dating to Renaissance times – can be found: the Medicean Fortress, a majestic construction that dominates not only Volterra but its surroundings, too. The first part of the fortress was built in 1342 by the Duke of Athens Gualtieri VI of Brienne, at the time governor of Florence – this part is known as the “old Rocca” – and further expanded in 1475 by Lorenzo il Magnifico De Medici: it is from the famous Florentine family that the building takes, of course, its name. Today, the Medicean Fortress is a high-security prison, so you won’t be able to visit it, but its imposing architecture is enough to leave you amazed.
Back in the acropolis, the vestiges of two ancient Etruscan temples can still be visited today. Famous is also the Roman theater built in the 1st century AD and located just outside the town’s medieval walls, near Porta Fiorentina. The theater was constructed on previous Etruscan buildings and it is considered one of the best-preserved examples of Roman theaters in Italy. You can visit it every day from March to November and at weekends during the coldest months of the year. If you are an ancient history buff, you’ll be happy to know that Volterra still has both a Roman forum and baths, both in an excellent state of preservation.
The town center is charmingly medieval, with its narrow alleys and splendidly-preserved palaces and churches. Piazza dei Priori, the heart of Volterra, is a must-see with its 13th-century Palazzo dei Priori, the oldest town hall in Tuscany, and Palazzo Pretorio. The Duomo, or Cattedrale di Santa Maria Assunta, with its baptistery, is an amazing example of how different artistic styles can cohabit magnificently: its façade remains quintessentially Romanesque, as one would expect since the church was consecrated in 1120, while its interior shows splendid Renaissance-era details, the result of renovations carried out in 1584, after the Council of Trent. Here you can view works by famous Renaissance artists such as Mino da Fiesole and Andrea della Robbia.
Arts, alabaster, and history, but let’s not forget about good food! Volterra, just like every corner of Tuscany, is a perfect place to experience some local, wholesome, traditional cuisine: look for country-style wild boar with polenta and mushroom, or three-wines hare, if you like game, or lighter options such as panzanella or zuppa di ceci if you want something vegetable-based.
If you visit, you may be happy to know that you can get a Volterra Card which covers most of the entrance fees for local monuments and attractions. The card is valid for three days and gives access to the Guarnacci Etruscan Museum, the Pinacoteca, the Alabaster Ecomuseum, Palazzo dei Priori, the Etruscan Acropolis, and the Roman theater. Prices are more than reasonable: 16 euro full, 24 euro for families, and children under 6 can get their card for free. Last but not certainly least, make sure to take a look at Volterra’s local farmers’ market, which takes place every Saturday from 8 am to 1 pm.
La caratteristica cittadina toscana di Volterra, in provincia di Pisa, è conosciuta in tutto il mondo come la capitale italiana dell’alabastro. La preziosa pietra diafana è stata per secoli al centro dell’economia e della tradizione artigianale della zona, fin dall’epoca etrusca.
Ma Volterra non è solo un famoso centro dell’arte dell’alabastro: è un luogo pieno di bellezza, storia e magia. Situata a soli 25 chilometri dalla costa toscana, a 19 chilometri dall’affascinante San Gimignano – nota per la sua architettura medievale – e a meno di 40 chilometri da Pisa, Volterra è una piccola e deliziosa cittadina di 10.000 abitanti.
La prima cosa da menzionare è il suo valore storico: Volterra era un importante centro commerciale e culturale già per i nostri antenati etruschi, che la chiamavano Velathri e la consideravano una delle dodici capitali della loro confederazione. Sappiamo che nel IV secolo a.C. fu fortificata con 7.300 metri (24.000 piedi!) di mura di pietra, che non proteggevano solo il centro della città ma anche i suoi terreni agricoli. Nel III secolo a.C. divenne un municipium alleato dei Romani, che la chiamarono Volaterrae, da cui deriva il nome che usiamo oggi.
Nell’Alto Medioevo divenne sede vescovile e visse sotto la dominazione franca e longobarda. Nel tardo Medioevo, la Repubblica di Firenze si interessò a Volterra e ai ricchi giacimenti di allume nei suoi dintorni: ben presto il suo esercito la conquistò. Nel 1530, con la fine della Repubblica, la città passò sotto il controllo dei De Medici e, più tardi, entrò a far parte, come il resto della zona, del Granducato di Toscana.
La Volterra moderna porta con sé tutti i segni della sua incredibile storia, con vestigia etrusche, romane e medievali. Si possono ancora visitare, ad esempio, le mura costruite dagli Etruschi e ammirare l’imponenza di Porta dell’Arco e Porta Diana, due delle antiche porte di accesso alla città. C’è anche l’acropoli etrusca, situata all’interno del Parco Enrico Fiumi dove, tra l’altro, si trova un altro interessante pezzo di architettura storica, questa volta di epoca rinascimentale: la Fortezza Medicea, una costruzione maestosa che domina non solo Volterra ma anche i suoi dintorni. La prima parte della fortezza fu costruita nel 1342 dal duca di Atene Gualtieri VI di Brienne, all’epoca governatore di Firenze – questa parte è nota come “Rocca vecchia” – e ulteriormente ampliata nel 1475 da Lorenzo il Magnifico De Medici: è dalla famosa famiglia fiorentina che l’edificio prende, ovviamente, il nome. Oggi la Fortezza Medicea è un carcere di massima sicurezza, quindi non è possibile visitarla, ma la sua imponente architettura è sufficiente a lasciarvi a bocca aperta.
Tornando all’acropoli, le vestigia di due antichi templi etruschi sono ancora oggi visitabili. Famoso è anche il teatro romano costruito nel I secolo d.C. e situato appena fuori dalle mura medievali della città, vicino a Porta Fiorentina. Il teatro fu costruito su precedenti edifici etruschi ed è considerato uno degli esempi meglio conservati di teatro romano in Italia. È possibile visitarlo tutti i giorni da marzo a novembre e nei fine settimana durante i mesi più freddi dell’anno. Se siete appassionati di storia antica, sarete felici di sapere che Volterra possiede ancora un foro romano e delle terme, entrambi in ottimo stato di conservazione.
Il centro della città ha un fascino medievale, con i suoi vicoli stretti e i palazzi e le chiese splendidamente conservati. Piazza dei Priori, il cuore di Volterra, è una tappa obbligata con il Palazzo dei Priori del XIII secolo, il più antico municipio della Toscana, e il Palazzo Pretorio. Il Duomo, o Cattedrale di Santa Maria Assunta, con il suo battistero, è un esempio sorprendente di come stili artistici diversi possano convivere magnificamente: la sua facciata rimane essenzialmente romanica, come ci si aspetterebbe dal momento che la chiesa fu consacrata nel 1120, mentre il suo interno mostra splendidi dettagli di epoca rinascimentale, frutto dei lavori di ristrutturazione effettuati nel 1584, dopo il Concilio di Trento. Qui si possono ammirare opere di famosi artisti rinascimentali come Mino da Fiesole e Andrea della Robbia.
Arte, alabastro e storia, ma non dimentichiamo la buona tavola! Volterra, come ogni angolo della Toscana, è un luogo perfetto per sperimentare la cucina locale, sana e tradizionale: cercate il cinghiale alla contadina con polenta e funghi, o la lepre ai tre vini, se vi piace la selvaggina, o opzioni più leggere come la panzanella o la zuppa di ceci se volete qualcosa di vegetale.
Se intendete visitarla, sarete felici di sapere che è possibile usufruire di una Volterra Card che copre la maggior parte dei biglietti d’ingresso ai monumenti e alle attrazioni locali. La tessera è valida per tre giorni e dà accesso al Museo Etrusco Guarnacci, alla Pinacoteca, all’Ecomuseo dell’Alabastro, al Palazzo dei Priori, all’Acropoli Etrusca e al Teatro Romano. I prezzi sono più che ragionevoli: 16 euro l’intero, 24 euro per le famiglie e i bambini sotto i 6 anni hanno la tessera gratis. Infine, ma non per questo meno importante, non dimenticate di dare un’occhiata al mercato contadino di Volterra, che si svolge ogni sabato dalle 8 alle 13.
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