Over 72,000 visitors in one week at the port of San Pedro. It is clear that it was a success. In the same place where Italian fishermen once arrived from the old country seeking the lost horizons of Sicily and Campania, and the blue sea that sparkled in their simple, poor villages, now stands the Lady of the Seas—the most beautiful training ship of the Italian Navy, a magnificent floating piece of Italy, the monumental Amerigo Vespucci. For nearly a century, young cadets embarking on this ship to become Navy officers have carried it in their hearts, forming bonds tighter and more enduring than the knots they master on board. Nothing can sever their connection to its white sails, golden portholes, and gleaming brass on the deck. Even those who admired it for the first time in Los Angeles will find it unforgettable. Unique in its kind, it embodies not just a piece of history but also a spirit of adventure and legend, exuding unmatched charisma as it sails the seas.
The docking of the Amerigo Vespucci on the Californian coast was a significant moment for many Italians and Italian-Americans. It was a blend of tradition and innovation, past and future, elegance and simplicity. Watching the sailors climb to the top of the masts, trying to count the sails, and following the intricate web of lines and ropes was mesmerizing. Some 42,000 visitors boarded, imagining themselves at sea, standing on the wooden poop deck, and feeling the thrill of the waves like the ship’s figurehead, which always holds a mythological allure. They were instantly captivated by the spectacle of the deck. On land, the entire atmosphere invited dreams of Italy. Con te partirò, su navi per mari che io lo so, no no, non esistono più: indeed, Andrea Bocelli’s famous song, with its lyrics about traveling on ships across the seas, perfectly captured the essence of this extraordinary journey. Villaggio Italia, featuring 30 events and 140 hours of shows, presented the best of Italy—evoking a sense of homecoming for many, a discovery for others, and joy for all.
From art displays to cooking shows; from performances by the Fanfare of the Carabinieri Cadet Legion to the music of the Accademia Teatro alla Scala; from screenings of Italian films curated by the Venice Biennale International Film Festival to the exhibition of historical Olympic torches; and then the Italia Geniale design exhibition organized by the Ministry of Enterprise and Made in Italy, all the way to the photographic exhibition showing the beauty of Italy’s seas. There was something for everyone. The event highlighted university research, World Oceans Day goals, international conferences on the Blue Economy, and prospects for the Space Economy. On the pier, a vibrant and comprehensive portrait of Italy came to life, showcasing its eclectic Made in Italy, unique agri-food products, enogastronomic quality, artisanal craftsmanship, technological expertise, inimitable beauty, and the millennial richness of its cultural and environmental heritage.
Social media also testified to the event’s success, serving as a real-time barometer of contemporary interest. Across six dedicated Vespucci Tour channels (Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, X, and YouTube), content garnered over 97 million views and 20 million interactions, with 36,000 contributions generated worldwide. Two words stood out: “Pride” from Italians and “Wonderful” from Americans. The American media, including all major television networks, closely followed the presence of the Vespucci and the Italian Village in Los Angeles.
Finally, the flyover by the National Aerobatic Patrol, which paid tribute to the Vespucci ship by drawing a gigantic Tricolor in the sky, stirred the hearts of those connected to Italy. This meeting of legends left a profound impression on the thoughts, memories, encounters, and future projects of the many who experienced Italy far from home or found it anew in their American home.
Oltre 72mila visitatori in una settimana di permanenza nel porto di San Pedro. E’ evidente che è stato un successo. Là dove i pescatori italiani arrivati dal vecchio Paese cercavano gli orizzonti perduti della Sicilia e della Campania, il mare blu che luccicava nei loro semplici e poveri villaggi, ecco stagliarsi la Signora dei Mari, la nave scuola più bella della Marina Italiana, quel mirabile pezzo di Italia galleggiante che è il monumentale veliero dell’Amerigo Vespucci. Chi in quasi un secolo di storia si è imbarcato giovanissimo per diventare ufficiale di Marina ce l’ha nel cuore, un nodo più stretto e resistente di quelli che si imparano a fare a bordo. Nulla lo separerà dalle sue vele candide, dagli oblò dorati, dagli ottoni tirati a lucido sul ponte. Ma anche chi l’ha potuta ammirare per la prima volta a Los Angeles, difficilmente se la dimenticherà. Unica nel suo genere, rappresenta non solo un pezzo di storia ma anche tutto quel senso di avventura e leggenda che una Regina dei Sette Mari con il suo inimitabile carisma si porta dietro mentre solca le onde.
L’attracco dell’Amerigo Vespucci sulle coste californiane è stato un momento importante per tantissimi italiani e italoamericani. Tradizione e innovazione, passato e futuro, eleganza e semplicità. Vedere i marinai arrampicarsi in cima ai pennoni, provare a contare le vele, seguire la ragnatela di cime e gomene. In 42mila sono saliti a bordo, hanno immaginato di affacciarsi in mare aperto sul cassero di legno, di volare sulle onde come la polena che ha sempre un fascino mitologico. Rapiti in un attimo dallo spettacolo del ponte. Ma anche tutta l’atmosfera a terra è stata un grande invito a sognare l’Italia. Sì, “con te partirò, su navi per mari che io lo so, no no, non esistono più”. Forse non c’è testo migliore di quello portato al successo da Andrea Bocelli e fra i maggiori successi internazionali della musica italiana, a fare da sottofondo a questo viaggio perfetto che il Sistema Italia ha offerto nella sua tappa americana. Il Villaggio Italia, 30 gli eventi e 140 ore di show che hanno esibito il meglio del Paese, è stato per moltissimi un ritorno a casa, per altri una scoperta e per tutti un piacere.
Dall’arte agli show cooking, dalle esibizioni della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri alle note dei musicisti dell’Accademia Teatro alla Scala, dalle proiezioni dei film italiani a cura della Mostra Internazionale del Cinema della Biennale di Venezia all’esposizione delle Fiaccole storiche delle Olimpiadi, dal design della mostra “Italia Geniale” organizzata dal ministero dell’Impresa e del Made in Italy al patrimonio paesaggistico italiano incorniciato nell’esposizione fotografica sulla bellezza dei mari italiani, dalla ricerca universitaria alla promozione degli obiettivi del World Oceans Day, dalle conferenze internazionali dedicate alla Blue Economy alle prospettive della Space Economy. Sul molo è andato in scena un ritratto autorevole e caleidoscopico di tutto quello che è l’Italia. Il suo eclettico Made in Italy e il suo essere Belpaese: prodotti d’eccellenza, unicità agroalimentare e qualità enogastronomica, sapere artigianale e know how tecnologico, bellezza inimitabile e ricchezza millenaria del suo patrimonio culturale e ambientale.
Che sia stato un successo lo sappiano anche dai social, termometro in tempo reale della contemporaneità. Sui sei canali dedicati al Tour Vespucci (Facebook, Instagram, Tik Tok, LinkedIn, X e Youtube) i contenuti hanno ottenuto oltre 97 milioni di visualizzazioni con 20 milioni di interazioni, mentre 36mila sono stati i contributi generati in tutto il mondo dagli utenti della rete. Due le parole ricorrenti: “Orgoglio” usata dagli italiani e “Wonderful” dagli americani. Grande attenzione anche da parte dei media americani, incluse tutte le principali reti televisive che hanno seguito la presenza del Vespucci e del Villaggio Italia a Los Angeles.
Come non ricordare infine il sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale che non solo ha reso omaggio alla nave Vespucci ma, tracciando un gigantesco Tricolore nel cielo, ha emozionato i cuori legati all’Italia. Un incontro tra leggende che ha lasciato un segno profondo nei pensieri, nelle memorie, negli incontri e nei progetti delle tante persone che hanno colto l’occasione di incontrare l’Italia lontano da casa o che l’hanno ritrovata nella loro casa americana.