Direttamente dalle ceneri di Ercolano, la statua del controverso imperatore Tiberio è  giunta sotto il sole di Los Angeles. In occasione del 2013 – Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, grazie alla collaborazione tra la Getty Villa e la Soprintendenza Speciale per i beni Archeologici di Napoli e Pompei è stata organizzata la mostra Tiberius, Portrait of an Emperor, visibile dal 16 Ottobre al 4 Marzo nelle sale della Getty Villa. Questa grande statua di bronzo, 246 cm di altezza e 115 di larghezza, ben più grande delle fattezze reali dell’imperatore, è stata rinvenuta nel 1741 durante i primi anni di scavi a Ercolano.
 
Prestata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la statua ha solcato l’oceano un anno fa per lavori di conservazione e analisi. “Seguendo lo studio e il progetto di conservazione dell’Apollo Saettante di due anni fa, siamo onorati di collaborare ancora una volta con i colleghi di Napoli” ha spiegato Timothy Potts, direttore del J. Paul Getty Museum. “La mostra è un’occasione per riesaminare la carriera e il carattere del secondo imperatore romano”.   
  La presentazione della mostra Tiberius portrait of an Emperor è avvenuta in presenza del console italiano Giuseppe Perrone e di Timothy Potts, direttore del J. Paul Getty Museum

  La presentazione della mostra Tiberius portrait of an Emperor è avvenuta in presenza del console italiano Giuseppe Perrone e di Timothy Potts, direttore del J. Paul Getty Museum

La figura di Tiberio ha sempre affascinato gli storici. Denigrato dai suoi contemporanei,  la storiografia moderna ha cercato di riabilitare il suo operato. Oggi sono in molti ad accordare all’imperatore una grande intelligenza politica nella risoluzione dei conflitti, valore in campo militare ed una notevole abilità strategica. Tiberio diede buona prova di sè come amministratore, tutelando le province con un fisco più equo e con maggior controllo sugli abusi dei funzionari pubblici. In politica estera mirò a consolidare i confini dell’impero come aveva fatto Augusto. Molto meno abile si dimostrò invece nella politica interna.
 
Non riuscì a conquistare l’appoggio del senato e nel 26 d.C. e per sottrarsi al cupo clima politico della capitale si ritirò a Capri da dove continuò a governare. In sua assenza si verificò l’ascesa del prefetto del pretorio Seiano che organizzò una congiura contro l’imperatore. Anche se fallimentare, l’episodio di Seiano segnò l’inizio di un periodo di grave crisi, caratterizzato da vendette e nuovi tentativi di sbarazzarsi di Tiberio promossi anche dall’aristocrazia senatoria.   
 
Mancando di quella comunicativa che contraddistingueva il predecessore Augusto ed essendo di indole tenebrosa e sospettosa, il suo comportamento è sempre stato oggetto di critiche. Durante il suo lungo ritiro a Capri, si narra che l’impertore si fosse dedicato a molteplici vizi ed eccessi. Vi è accordo nel ritenere che la demonizzazione di Tiberio, la cui figura acquisisce in Svetonio e Tacito una connotazione mostruosa tanto a livello comportamentale quanto puramente fisico, fosse determinata, nel caso di Svetonio, dalla volontà dello storico di raccontare ogni dettaglio scabroso e nel secondo caso, quello di Tacito, dal rimpianto del sistema repubblicano. È comunque interessante leggere degli aneddoti, veri o falsi che siano, legati alla sua vita. Tiberio era noto per la sua passione per il vino, in alcuni circoli era chiamato “Biberio” (dal latino “bibo“, “bere”).
 
Alcune fonti sostengono che nominò consoli due suoi amici di bevute.  Negli ultimi anni della sua vita si ammalò di saturnismo, un’intossicazione da piombo, dovuta al fatto di bere vino addolcito in otri di piombo, consuetudine dei ricchi romani. Tiberio aveva portato le classi agiate romane a considerare il potere solo ed esclusivamente come libero sfogo a ogni sorta di attività consacrata all’eccesso. Pare che nel suo rifugio a Capri avesse allestito una coreografia con la rappresentazione dei godimenti sessuali in modo da risvegliare in lui il desiderio. Centinaia di schiavi e schiave ogni giorno davano vita ad ogni sorta di rapporto sessuale secondo canoni ben precisi. Caligola, nipote di Tiberio frequentava spesso il palazzo di Capri, e da queste sue visite “imparerà” l’arte di governare Roma ed il suo popolo ma anche la piacevolezza di attorniarsi di corpi sinuosi.    
 
“La statua per decenni ha avuto problemi di debolezza strutturale nella base e nelle sezioni inferiori. Mostrare nuovamente al pubblico questo grande ritratto imperiale è  stato il primo scopo della collaborazione con l’Italia” ha spiegato all’inaugurazione David Sunders, conservatore al J. Paul Getty Museum. “I conservatori del Getty hanno sviluppato un nuovo supporto interno che distribuisce equamente il peso corporeo – quasi 477 kilogrammi di bronzo – garantendo una nuova stabiltà alla statua”. La figura è stata completamente pulita, rivelando la patina lucida e scura che aveva quando è stata esposta la prima volta nel Palazzo Reale di Portici. Questo ritratto e altri lavori artistici furono pesantemente danneggiati dai detriti del vulcano che sommersero Ercolano.
 
La ricerca del Getty ha rivelato molto sulle tecniche usate nei primi restauri, per esempio, l’uso massiccio di bronzo fuso per riempire le parti mancanti, l’impiego di una serie di viti per fissare le aggiunte e la patinatura che serviva a coprire ogni traccia del restauratore. Le pratiche ottocentesche di restauro facevano apparire le sculture senza difetti. Lo studio ha fatto luce inoltre su come la statua è stata scolpita nell’antichità. Come per molte statue in bronzo di grandi dimensioni, Tiberio è  stato modellato usando la tecnica di fusione a cera persa. La colata di bronzo e l’assemblaggio furono insolitamente complessi e vennero utilizzati sessanta pezzi individuali per creare le numerose pieghe della toga e della tunica.   
 
Il prossimo anno saranno trascorsi duemila anni dell’ascesa al potere di Tiberio. Oltre alla mostra, due conferenze avranno luogo alla Getty Villa, la prima il 23 gennaio 2014, Tiberius: From Myth to History, la seconda il 19 febbraio, Tiberius to Nero: Roman Emperors on the stage and Screen. Questi eventi saranno l’occasione per avere un punto di vista più bilanciato su questo complicato sovrano e per scoprire le sue virtù, i suoi fallimenti, i giochi di potere e gli eccessi che si sono susseguiti durante la sua vita. 
 
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