Per la prima volta nella storia del più antico evento sportivo internazionale, la competizione di vela dell’America’s Cup, insieme agli esperti team in gara ufficiale sono chiamate a partecipare le squadre giovanili under 25 di alcune nazioni selezionate, le quali parteciperanno alla Red Bull Youth America’s Cup la prossima estate nella Baia di San Francisco.
Le selezioni ufficiali si sono tenute nella stessa città dal 9 al 24 Febbraio, ed hanno visto competere ben dodici squadre delle quali solo cinque sarebbero state selezionate per le fasi finali della manifestazione, presentata per la prima volta durante le World Series tenutesi a Venezia l’anno scorso.
L’unico team italiano sfidante alle selezioni della Red Bull Youth AC è stato Team Italy powered by Stig, composto dai nove migliori giovani provenienti da differenti discipline della vela italiana, selezionati dal Team Manager Enrico Zennaro, insieme all’allenatore ed esperto velista italiano Lorenzo Mazza.
L’equipaggio dei ragazzi era composto da: Giovanni Coccoluto, Laura Cosentino, Jas Farneti, Matteo Ferraglia, Filippo La Mantia, Francesco Marrai, Alessandro Siviero, Martino Tortarolo, Simon Sivitz Kosuta. Il team era accompagnato in questa fantastica avventura dal responsabile commerciale Lorenzo Zanotto, mentre la comunicazione e relazione con i media era curata da Mauro Melandri e Gianna Buriani dello staff di Zerogradinord.
Nell’ultima sessione giornaliera di allenamento prima dell’inizio delle gare ufficiali, l’organizzazione dell’America’s Cup ha ospitato L’Italo-Americano nella stupenda media boat, per seguire più da vicino ed osservare in azione i protagonisti di questa avvincente esperienza sportiva.
Il bravissimo Team Manager Andrea Zennaro ci ha spiegato come l’equipaggio di Team Italy powered by Stig sia stato formato con le eccellenze della vela giovanile in Italia, sia delle classi olimpiche (4 ragazzi sono campioni mondiali juniores nelle loro rispettive classi), sia della vela d’altura e dei multiscafi (come Matteo dal campionato mondiale Tornado), i quali sono simili ai multiscafi da 45 piedi usati in queste selezioni. Alcuni di questi ragazzi fanno già parte della nazionale italiana, selezionati dalla fiamme gialle, e sono impegnati in gare a livello internazionale per tutto l’anno rimanendo fuori anche per 200 giorni all’anno.
Team Italy gareggia per il guidone dello Yatch Club Marina di Loano, una nuova e moderna struttura aperta nel marzo 2012, dove tutta la squadra è stata ospitata per due settimane di allenamenti su barca extreme 40 prestata da Luna Rossa, come preparazione per l’esperienza di San Francisco per la prima volta con multiscafi AC45 con ala rigida.
A guidare i ragazzi in questa difficile sfida internazionale, è stato chiamato l’allenatore Lorenzo Mazza, soprannominato “la leggenda vivente della vela italiana” con le sue sette partecipazioni all’America’s Cup, il quale è un grande esperto sia di monoscafi che di multiscafi, capacità ideali per lavorare con campioni provenienti da varie specialità.
Durante le splendide giornate di allenamento nelle acque di San Francisco, nelle quali i ragazzi hanno mostrato un grande impegno a bordo dei catamarani a doppio scafo, e alla conclusione delle gare ufficiali, l’allenatore Lorenzo Mazza ci ha rilasciato una breve intervista:
Quali sono stati i criteri nel selezionare i ragazzi che fanno parte del Team Italy alla Red Bull Youth AC?
La selezione dei ragazzi è avvenuta ampliamente in anticipo rispetto a quando il progetto è partito, io sono infatti con il team dai primi di gennaio. Abbiamo ad esempio il campione del mondo juniors 470, due ragazzi che hanno vinto i mondiali youth 2011 e 2012, insieme ad altri elementi non a questi livelli olimpici, ma che hanno molta esperienza nelle classi di altura.
Dopo le giornate di allenamento e la tre giorni di gare ufficiali, in attesa del risultato finale, quali sono le sue conclusioni?
Era difficile fare previsioni dopo i pochi allenamenti disponibili, comunque dopo solo due giorni qui a San Francisco di miglioramenti ce ne sono stati tanti. Grosso modo nella preparazione si sono visti dei livelli molto simili ma, essendo le barche nuove per tutte le squadre, la differenza l’ha fatta chi è riuscito ad ambientarsi sulla barca più velocemente e mostrando maggiori abilità.
Il bilancio a oggi è positivo, sapevamo già che era difficile ambire alla selezione finale, ma credo che oggi per i ragazzi sia stata una buona giornata (due primi ed un secondo posto) per concludere la settimana di lavoro. In ogni caso sono contentissimo per loro, perché nonostante la poca esperienza sui multiscafi, hanno mostrato le loro doti.
Non so quali sono i criteri che useranno per la decisione finale, oltre ai risultati delle regate i quali potevano essere migliori, ma sarà sicuramente un’esperienza molto importante per la loro carriera futura. Sarebbe bello continuare a lavorare con loro, abbinando alle loro classi olimpiche esperienze di questo genere.
Vista la grande esperienza nelle precedenti edizioni dell’America’s Cup, quale è il suo giudizio sul lavoro di Luna Rossa?
Non ho seguito molto in realtà cosa sta succedendo nell’America’s Cup, ma la scelta che hanno fatto di affiancarsi a New Zeland ha aumentato le possibilità concrete che avevano. Per adesso sembra che vada molto bene, infatti adesso penso sia in una buona posizione rispetto ad Arthemis e Oracle. Un buon approccio fino a questo momento, poi ovviamente negli ultimi mesi ognuno farà il suo lavoro per ottenere dei miglioramenti.
Dopo momenti di attesa, i direttori tecnici della manifestazione Roman Hagara e Hans-Peter Steinacher, hanno reso note le loro scelte e purtroppo i ragazzi di Team Italy non sono stati selezionati fra i cinque finalisti della Red Bull Youth America’s Cup il prossimo settembre.
A essere premiati con la wild card sono stati gli equipaggi di Full Metal Jacket (NZL), STG/NRV Youth Team (GER), Objective Australia (AUS), Team Tilt (SUI) e ROFF Cascais Sailing Team (POR).
Rimane la grande soddisfazione per la partecipazione ad una gara così importante e formativa, oltre agli ottimi risultati individuali ottenuti nelle prove atletiche da Filippo La Mantia e Francesco Marrai, finiti sul podio dei due grinding test davanti a oltre quaranta concorrenti provenienti da tutto il mondo.
La realizzazione di questo sogno sportivo è stata possibile grazie al grande lavoro svolto dal Team Manager Andrea Zennaro, vero ideatore di questo progetto, in collaborazione con Lorenzo Zanzotto il quale organizza eventi sportivi in Italia. Il fondamentale supporto finanziario è stato fornito dell’armatore Alessandro Rombelli, e importanti aziende italiane che hanno reso possibile la partecipazione, come il Main Sponsor Gaga Milano, oltre a Persico Marine (cantiere che costruisce Luna Rossa in Italia e scafi per la World Water Race) e Protect tapes, i quali sono delle eccellenze mondiali nel settore della vela rispettivamente nella cantieristica e nei nastri e film protettivi per imbarcazioni, con un grande interesse nel sostenere i giovani in questa competizione.