Pubblicata sul Federal Register, la black list dei prodotti che a partire dalla mezzanotte e un minuto del 18 ottobre saranno colpiti dai dazi Usa per un valore di 7,5 miliardi di dollari.

L’amministrazione Usa ha minacciato la regola del “carosello” (carousel retaliation), che modifica la lista dei dazi e la percentuale: dopo i primi 120 giorni e poi ogni 180 giorni, aumentando il grado di incertezza per gli Stati Ue.

Colpiti dagli aumenti del 25% le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro con la presenza nella black list di prodotti come: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e altri prodotti lattiero caseari ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello. Salvi olio extravergine di oliva, conserve di pomodoro, pasta e vino, mozzarella di bufala campana e prosciutti di Parma e san Daniele.

La scure dei dazi si abbatte sul record storico per il Made in Italy negli Stati Uniti, che rappresentano il principale mercato di sbocco fuori dai confini europei, con un balzo del +8,3% nei primi otto mesi del 2019. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero ad agosto, in occasione dell’entrata in vigore dei dazi Usa sui prodotti europei a partire dalle ore 00.01 (eastern time) del 18 ottobre secondo il Federal Register che ha pubblicato la black list definitiva dei prodotti Ue colpiti, decisa dalla Rappresentanza Usa per il commercio (Ustr) nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus.

Sul mercato Usa il Made in Italy è cresciuto fino ad ora più del doppio rispetto al mercato mondiale dove la crescita è stata pari ad appena il 2,6% nei primi otto mesi.

Ad essere maggiormente interessati dai dazi sono peraltro i prodotti alimentari che fanno registrare in Usa un boom del 13% da gennaio ad agosto 2019 dopo aver messo a segno nel 2018 – sottolinea la Coldiretti – il record dell’export a 4,2 miliardi. Dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano fino al Gorgonzola ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori per un valore delle esportazioni di circa mezzo miliardo di euro saranno colpiti da dazi aggiuntivi del 25% che provocheranno il rincaro dei prezzi al consumo ed una preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi


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