Il Circolo degli Artisti di Albissola Marina (Savona), in collaborazione con l’Associazione Culturale Arteam, presenta la doppia personale di due giovani artiste Under 30, Ilaria Gasparroni e Giulia Zappa – dal titolo Delicate Somiglianze.
Ricorre un filo sottile tra le ricerche di Ilaria Gasparroni e Giulia Zappa, due artiste che, in fatto di somiglianza e analogie, arrivano a sfiorarsi reciprocamente. Gasparroni, piegando un materiale difficile come il marmo, riesce a sottrargli il peso materiale e a mostrarci, con un delicatissimo lavoro scultoreo, frammenti di corpi e oggetti quotidiani resi con una maestria e tecnica tali da renderli non solo somiglianti, ma quasi vivi. Giulia Zappa, che per contro utilizza la fotografia termica e la copia in cera, imita anch’essa il soggetto reale, ma non lo fissa in permanenza, mai in modo totale, affinché l’opera finale subisca modifiche nel tempo e ponga la somiglianza col vero un fattore transitorio e aleatorio.
Anche l’eccesso di perfezionismo nella somiglianza le avvicina: la scultura di Gasparroni è esempio di figura-copia dell’originale di partenza, Zappa, con la cera, impiega un materiale che le permette di creare un’impronta-stampo minuziosa nella forma fin nei minimi, impercettibili, dettagli e difetti; in lei poi l’aggiunta di elementi naturali (fiori appassiti o fissati nella cera, legno per il basamento, finemente scelti per integrarsi compiutamente nell’opera) e le stampe su carta termica, che scandiscono il passare del tempo, si propongono quale ulteriore elemento di verità.
“Delicate Somiglianze” è una mostra di ritratti: collettivi, come nell’opera Giardino di Zappa in cui ogni copia delle borchie tombali ci ricorda un nostro caro scomparso e sottolinea la nostra condizione mortale, oppure individuali e personali, come ne Il Tempo, grande scultore di Gasparroni. Accanto abbiamo ritratti più spirituali: dal mistero religioso espresso da un busto di donna alla dolcezza degli incontri umani sottolineata da altre opere come La Dolcezza e, nello stesso spazio, di Se Mi Cerchi, due semicerchi fatti di legno, fiori e cera che quasi si uniscono a formare un cerchio completo in cui generare la loro perfezione.
Nell’installazione fotografica su carta termica “Una volta mi innamorai di te perché il cielo da grigio divenne blu” di Zappa e la scultura “L’Altro” di Gasparroni, le artiste pongono l’accento su alcuni aspetti delle relazioni umane: l’amore è forte e fragile al contempo (come il marmo di Gasparroni) oppure è leggero e infinito, come le quattro fotografie dedicate al cielo che scendono dal soffitto come dei festoni (di Zappa), ma pure fugace e repentino, arriva e sfugge in ogni istante di vita al pari di una stampa termica. Vengono ritratte le persone, le loro relazioni e anche i gesti e gli oggetti quotidiani: il “Tovagliolo” di Gasparroni, che fluttua congelato nel suo istante eterno, oppure la linea frastagliata di “Una Lina Blu”, calco ripetuto in cera di uno stampo per dolci, colorato col pigmento blu di prussia, colore tipico delle penne a sfera Bic.
La mostra è stata pensata non per dare luogo a un processo storico e narrativo, bensì psicologico che, facendo leva sulla concezione del materiale e della memoria, lascia presupporre una peculiare concezione dell’impronta, mai pensata nei termini di passato, ma di pensiero. C’è la volontà di mettere a contatto forme lontane, nel tempo e nella mente; di voler far incontrare un tempo con un altro e creare cortocircuiti per andare alla ricerca di un’altra idea di tempo.
Ilaria Gasparroni è nata a Sant’Omero (TE) nel 1989. Inizia la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino (PU) in Tecniche del marmo e delle pietre dure durante gli anni accademici 2009-2014, laureandosi col massimo dei voti.
Vive e lavora ad Alba Adriatica (TE) dove ha un laboratorio/studio di scultura e attualmente collabora con diversi privati e con un’azienda di lavorazione dei marmi e delle pietre nelle marche presso Ascoli Piceno (AP).
Il suo lavoro si articola attraverso un’ampia gamma di linguaggi che hanno come ispirazione la letteratura, la filosofia, la natura e la geometria. L’uomo e il suo quotidiano sono motivi di particolare attenzione dai quali l’artista trae spunto per affrontare le diverse tematiche che toccano la storia presente come quella passata, mettendo così in relazione individui, luoghi e narrazioni.
www.ilariagasparroni.com
Giulia Zappa è nata a Brescia nel 1988. Si diploma nel 2012 in Pittura e nel 2014 si specializza in Arti Visive Contemporanee, presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Tra il settembre 2012 e il febbraio 2013 ha partecipato a un progetto Erasmus presso Ecole Supérieure d’Art de Clermont Métropole, Clermont-Ferrand, Francia; dal 2010 al 2012 ha fatto parte di una galleria gestita da un gruppo di artisti, Spazio Qasba, situato a Brescia. Mentre nel 2015 vince la menzione speciale dei curatori durante il Premio San Fedele, presso la Galleria San fedele a Milano, nel 2017 durante il Premio Arteam Cup 2017 vince il Premio Speciale Circolo degli Artisti.
La sua ricerca artistica tocca diversi temi, come la relazione che lega la personale esperienza e memoria e la collettività che diventa storia, la diversa durata temporale di un oggetto, soggetto o situazione, ma soprattutto lo studio dell’Immagine e dei suoi possibili significati. Attraverso l’accumulazione e il recupero usa principalmente materiali fragili e delicati, che deperiscono facilmente, come la cera e la carta termica.