Sono arrivati alla Chiesa Italiana di San Pietro da vicino e da lontano, dalla città e dalla contea. Ma tutti con fede ardente e religiosità e moltissimi con gli occhi pieni di commozione. La loro provenienza e nazionalità non importava.
 
La data è da ricordare: 16 aprile 2013 e rimarrà scolpita nella storia di questa collettività non solo perché si sono recati in chiesa centinaia di fedeli per pregare e vedere da vicino le reliquie di Sant’Antonio arrivate da Padova, ma anche perché grazie alla religione insegnataci soprattutto dalle nostre mamme è stato possibile realizzare un sogno da tempo cullato: la fratellanza e l’unione di quattro popoli riuniti per un avvenimento agognato. Erano infatti presenti soprattutto fedeli di origine italiana, cinese, messicana e filippina.
 
È stata un’esplosione di fraternalismo, di devozione e di religiosità.
Il gruppo antoniano giunto a Los Angeles era capeggiato dal Rev. Mario Conte, che di tanto in tanto ha parlato al folto pubblico in un ottimo inglese, mentre la Santa Messa è stata celebrata dal parroco, Rev. Louis Piran, assistito dal vice parroco, Rev. Luigi Gandolfi, e da tre altri scalabriniani, i Rev. Raniero Alessandrini, Ramiro Chan e Leandro Fossa.
 
Nel corso della Messa abbiamo ammirato il contegno dei nostri fratelli ospiti. Li abbiamo osservati come seguivano la Messa, e con quale fervore cantavano gli inni religiosi proposti dal popolare duo Ralph Jr. e Victoria Strong Mohutsky.
 
Prima e dopo la Messa, le reliquie del Santo deceduto a Padova 750 anni fa sono state viste dai fedeli commossi. Si trattava di un pezzo di lingua rinchiuso in un cofanetto e situato vicino al petto di una statuetta dorata del Santo e di un pezzo di pelle, ambedue in sorprendenti condizioni nonostante i secoli trascorsi.
 
Davanti a tutti nelle prime file della chiesa straripante sono stati notati gli ufficiali e i soci della Società di Sant’Antonio guidati dal loro solerte presidente, il connazionale Johnny Angiuli.
Una serata da non dimenticare!

Receive more stories like this in your inbox