A panorama of Ronciglione showing the beauty of its Medieval architecture (Photo: Mikolaj64/Dreamstime)

Nestled amidst the picturesque landscapes of the Lazio region lies a village that has recently been crowned the most beautiful in the country for 2023: Ronciglione. This accolade is no small feat if you think of the competition! But what makes Ronciglione stand out in a nation rife with scenic towns and historical marvels? Well, let’s explore together this beautiful hamlet and find out, what do you think?

Toponomy and history are always a good place to start. 

The origins of Ronciglione’s name remain a subject of debate among historians: some believe it stems from the Etruscan root rum or rom, while others argue it might be derived from the words runcola or roncilio, referencing the village’s ancient iron tools manufacturing. Yet, the most widely accepted theory suggests the name is inspired by the cliff’s shape resembling a roncola, upon which the ancient settlement was built.

Historical records first mention Ronciglione in 1103, with its foundation believed to have taken place around 1045, under the Prefects of Vico’s influence. The village flourished notably under the Farnese family’s rule between 1526 and 1649, becoming an economically advanced center with a plethora of manufacturing units, including ironworks, paper mills, ceramics, armories, and printing presses. This era also witnessed a cultural renaissance, with various academies and printing houses producing notable works.

But, as you would expect from a charming village with an ancient history, there are also interesting tales surrounding Ronciglione, like the one about Hercules having visited it: legend has it that the Lake of Vico was formed when Hercules, in a display of his immense strength, pulled out a club he had previously thrust into the ground. This act caused water to gush out, forming the lake. It was on this occasion that the demigod visited Ronciglione, driven by his quest for the nymphs Melissa and Amaltea.

And while we may not meet Hercules around Ronciglione’s streets, there are many many natural and architectural wonders to enjoy in town and in its surroundings. The medieval Rocca is certainly one of them: it was constructed by the Prefects of Vico and underwent significant modifications under Pope Sixtus IV when it became the iconic castle known today as I Torrioni. The Fontana Grande or degli Unicorni, crafted by architect Antonio Gentili da Faenza, is a marvel in sandstone, featuring three unicorns from whose mouths water flows into the basins below. The Porta Romana, built in 1618, demarcates the historical town center from the southern area of the commune. 

the majestic Anguillara castle, in Ronciglione, Lazio (Photo: Milla74/Dreamstime)

Not far from the village, nature lovers can enjoy the beauty of  Lake of Vico, considered one of Italy’s best-preserved volcanic lakes, and known for its particular flora and fauna. 

Let’s move back into town and take a look at the many events and traditions that put Ronciglione on the map. The first we should mention is the Carnevale di Ronciglione, an event that traces back over three centuries and is among Central Italy’s oldest carnevali; then we have the  Palio di San Bartolomeo, a unique horse race where horses run without jockeys, a tribute to this majestic and beautiful animal. Then, we have the Palio di Vico, a much-anticipated lake festival, culminating in a rowing regatta.

And if you decide to stay in town for a couple of days, you’ll have the opportunity to enjoy Ronciglione’s amazing cuisine: its tortorelli are a simple pasta made from water and flour, traditionally enjoyed during Sunday lunches, and if you end up there around Christmas, you can try pampapato,  a festive treat made primarily from local hazelnuts and chocolate.

All in all, I think that Ronciglione’s recent recognition as the most beautiful village of 2023 is well-deserved: its rich history and culture, along with the stunning landscapes that surround it, make it a must-visit destination. And while we immerse ourselves in its tales and traditions, we can’t help but wonder what other hidden gems Italy holds for us to discover. 

Immerso tra i pittoreschi paesaggi del Lazio si trova un borgo che è stato recentemente incoronato come il più bel borgo italiano per il 2023: Ronciglione. Il titolo non è cosa da poco se si pensa alla concorrenza! Ma cosa fa spiccare Ronciglione in una nazione ricca di città pittoresche e meraviglie storiche? Bene, esploriamo insieme questo bellissimo borgo e scopriamolo, cosa ne pensate?

La toponomastica e la storia sono sempre un buon punto di partenza.

L’origine del nome Ronciglione rimane oggetto di dibattito tra gli storici: alcuni ritengono che derivi dalla radice etrusca rum o rom, mentre altri sostengono che possa derivare dalle parole runcola o roncilio, con riferimento all’antica produzione di utensili in ferro del paese. Secondo la teoria più accreditata, però, il nome trarrebbe ispirazione dalla forma, simile a una roncola, della rupe su cui fu edificato l’antico insediamento.

Le notizie storiche menzionano per la prima volta Ronciglione nel 1103, la sua fondazione sarebbe avvenuta intorno al 1045, sotto l’influenza dei Prefetti di Vico. Il villaggio fiorì notevolmente sotto il dominio della famiglia Farnese tra il 1526 e il 1649, diventando un centro economicamente avanzato con una pletora di unità produttive, tra cui ferriere, cartiere, ceramiche, armerie e torchi da stampa. Quest’epoca vide anche una rinascita culturale, con varie accademie e tipografie che producevano opere degne di nota.

Ma, come ci si aspetta da un borgo affascinante e dalla storia antica, intorno a Ronciglione ci sono anche racconti interessanti, come quello che narra di Ercole che lo visitò: la leggenda narra che il Lago di Vico si formò quando Ercole, in uno sfoggio della sua forza immensa, tirò fuori una mazza che aveva precedentemente conficcato nel terreno. Questo atto fece sgorgare l’acqua, formando il lago. Fu in questa occasione che il semidio visitò Ronciglione, spinto dalla ricerca delle ninfe Melissa e Amaltea.

E anche se per le strade di Ronciglione forse non incontreremo Ercole, sono tante le meraviglie naturali e architettoniche di cui godere nel borgo e nei suoi dintorni. La Rocca medievale è sicuramente una di queste: fu costruita dai Prefetti di Vico e subì significative modifiche sotto Papa Sisto IV quando divenne l’iconico castello conosciuto oggi come I Torrioni. La Fontana Grande o degli Unicorni, realizzata dall’architetto Antonio Gentili da Faenza, è una meraviglia in arenaria, raffigurante tre unicorni dalle cui bocche sgorga l’acqua nelle vasche sottostanti. La Porta Romana, costruita nel 1618, delimita il centro storico dalla zona meridionale del comune.

Non lontano dal paese, gli amanti della natura potranno godere della bellezza del Lago di Vico, considerato uno dei laghi vulcanici meglio conservati d’Italia, e noto per la sua particolare flora e fauna.

Torniamo in paese e diamo uno sguardo ai tanti eventi e tradizioni che mettono Ronciglione sulla mappa. Il primo da citare è il Carnevale di Ronciglione, manifestazione che risale a oltre tre secoli fa ed è tra i carnevali più antichi dell’Italia Centrale; abbiamo poi il Palio di San Bartolomeo, una corsa equestre unica nel suo genere dove i cavalli corrono senza fantini, in omaggio a questo maestoso e bellissimo animale. Poi c’è il Palio di Vico, festa lacustre molto attesa,che culmina con una regata remiera.

E se decidete di fermarti in città per un paio di giorni, avrete l’opportunità di gustare la straordinaria cucina di Ronciglione: i tortorelli sono una pasta semplice a base di acqua e farina, tradizionalmente gustata durante i pranzi domenicali, e se capitate da queste parti nel periodo natalizio potete provare il pampapato, dolcetto festivo a base principalmente di nocciole e cioccolato locali.

Tutto sommato, penso che il recente riconoscimento di Ronciglione quale borgo più bello del 2023 sia meritato: la sua ricca storia e la cultura, insieme agli splendidi paesaggi che lo circondano, lo rendono una destinazione imperdibile. E mentre ci immergiamo nei suoi racconti e nelle sue tradizioni, non possiamo fare a meno di chiederci quali altre gemme nascoste e da scoprire l’Italia ci riservi.


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