Una grotta misteriosa, da brividi e che cela un mistero inquietante. È questo il soggetto scelto da Giordany Orellana per realizzare il film The Grotto, presentato lo scorso 9 settembre alla School of Cinematic Arts di Los Angeles. La grotta in questione è quella di Posillipo, a Napoli, un luogo dall’incredibile fascino che ha ispirato un lavoro impreziosito dalla presenza di giovani talenti della recitazione del calibro di Mario Rivelli.
 
Svizzero di nascita, ma italiano fino al midollo, Mario ha vissuto tra Napoli e Roma gran parte della sua giovinezza prima di trasferirsi a Los Angeles dove ha coltivato la propria passione per la recitazione. Tanto studio e gavetta prima di assaggiare il set e quindi ritagliarsi un ruolo importante nel film “The Grotto”, recitato in inglese, che ha riscosso consensi e gradimento da un primo campione di pubblico americano anche grazie al sostegno garantitogli dall’Istituto di Cultura Italiana di Los Angeles.
 
Come mai avete deciso di ambientare un film catalogabile come Noir o addirittura Horror in una città tanto solare e gioviale come Napoli?
Lo abbiamo girato a Napoli per una questione puramente di fascino. La nostra idea era quella di regalare un’immagine di Napoli, attraverso gli scorci e le ambientazioni di questo film, a livello mondiale. Napoli è una città magica che merita grande considerazione anche e soprattutto artistica. Sa regalare degli scorci assolutamente incantevoli che rendono il lavoro di registi e tecnici ancor più efficace. Posillipo e il conosciutissimo Cimitero delle Fontanelle hanno fatto da cornice al film senza considerare che molte scene sono state poi girate nel centro storico.
 
Raccontaci come sta procedendo la promozione di questo film.
È un film noir, a tratti un vero e proprio Horror, genere particolare reso ancor più suggestivo dalla location scelta. Lo abbiamo presentato all’Ischia Global Film Festival ottenendo buoni riscontri e in generale adesso in California sono fioccati attestati di stima e considerazioni positive. Siamo soddisfatti e sicuri che la distribuzione saprà fare le scelte giuste per il bene di questa produzione.
 
La tua carriera è forse giunta a un primo significativo bivio. In tal senso quanto è stata importante l’esperienza maturata a Los Angeles in questi anni?
Ho vissuto a Los Angeles per oltre 10 anni. Los Angeles mi ha permesso di perfezionare il mio modo di recitare e soprattutto di conoscere tantissimi professionisti di valore. Non riesco neanche a quantificare tale esperienza che è stata a dir poco significativa nel mio percorso di crescita.
 
Italia-Stati Uniti: è stato semplice far convivere due diverse anime nella realizzazione di “The Grotto”?
Il Film è stato girato nel 2013 nell’anno in cui si celebrava proprio a Los Angeles la cultura italiana. La squadra era molto variegata, composta cioè da attori italiani, anche molto famosi, come Patrizio Rispo, e altri americani. Così come i tecnici che, devo essere sincero, sono rimasti molto affascinati dall’ambientazione napoletana. Unire il modo di lavorare e intendere l’arte degli americani con la genialità italiana, a mio avviso è sinonimo di successo e pertanto non posso che definirmi soddisfatto di come le cose sono andate sul set così come fuori.
 
Come è stato accolto il film in California?
Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle reazioni di chi ha assistito alla prima di “The Grotto”. Il film è piaciuto e questo ci fa ben sperare dal punto di vista di una distribuzione che, da quel che so, sta procedendo piuttosto bene anche in altre parti del mondo. Questo è chiaramente un film indipendente ed è inutile sottolineare quanto siano importanti per noi pareri e riscontri positivi.
 
Ti senti realizzato e soprattutto qual è il tuo sogno americano?
Continuare a lavorare, programmare, impegnarsi sempre in nuovi progetti, è questo il mio obiettivo e se vogliamo il mio sogno americano. Voglio assolutamente andare avanti senza fermarmi vagliando proposte e idee in cui mi imbatterò. Per me l’America è il luogo dove si possono creare i propri sogni partendo da zero. Ho studiato e poi ho creato un gruppo di lavoro. Stiamo crescendo assieme. Il mio sogno è appena iniziato.  
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