Nel marzo del 2013 Gianfilippo De Rossi in collaborazione con Francesco Bauco, crea “Infinity”, progetto artistico/ fotografico; una storia scritta dai due italiani di base a Los Angeles, e raccontata con immagini.
“Ricordo i magazine che pubblicavano le foto storie” racconta Gianfilippo De Rossi, “o i fotoromanzi degli anni ’90… una versione cartacea delle soap operas insomma. Nonostante io abbia sempre avuto una scarsa considerazione per questo tipo di magazine, sia per la bassa qualità fotografica che per la semplicità della storia, sono tuttavia sempre stato attratto dall’abilità di raccontare una storia utilizzando solo delle immagini. Trasmettere sensazioni senza utilizzare dialoghi, suono, movimento o musica è una sfida che mi ha sempre affascinato.”
Nato a Roma nel 1987, da sette anni Gianfilippo vive e lavora come fotogiornalista a Los Angeles, collaborando con diversi giornali italiani e con grandi nomi della fotografia, tra cui Douglas Kirkland e Armando Gallo.
Sulla collaborazione con Francesco Bauco ci dice: “Ho conosciuto Francesco a Los Angeles circa un anno fa, e abbiamo subito pensato di poter lavorare a qualche progetto insieme. Sentivamo la necessità di creare qualcosa che andasse oltre i classici servizi di moda o i ritratti posati: volevamo raccontare una storia”.
È nato così il loro progetto, frutto dell’abilità di fotogiornalista e storyteller di Gianfilippo, e del talento di attore di Francesco, e ispirato sia alla serie televisiva americana The Twilight Zone, ideata da Rod Serling negli anni ’50, che al conosciutissimo La Donna che Visse Due Volte di Alfred Hitchcock. l’idea era quella di creare con le fotografie una storia che includesse anche un elemento onirico e surreale, proprio come gli episodi di The Twilight Zone o i film di Hitchcock.
Ne è nato un progetto particolare, la cui storia non segue il classico percorso inizio-sviluppo-fine della narrazione, ma che in qualche modo lo stravolge. Facendo attenzione a ogni singolo fotogramma, l’osservatore non si troverà davanti a una conclusione logica, bensì di fronte a una serie di eventi che trascinano i protagonisti in un vortice senza fine.
Per la parte femminile invece i due hanno pensato alla bella Daniela Lavander, attrice brasiliana e moglie del famoso attore britannico Ben Kingsley. A lei è stato richiesto di interpretare per la prima volta un ruolo senza utilizzare i mezzi cinematografici tradizionali, ma semplicemente posando di fronte alla macchina fotografica.
“È stata un’esperienza davvero unica quella con Francesco Bauco e Daniela Lavender” racconta Gianfilippo De Rossi, “che con la loro interpretazione sono riusciti a dare vita a ciò che avevo in mente”.
Altro su “Infinity” al sito http://starssystem.it/shooting-story-infinity/