Every city has them, the so-called “hidden gems.” The places rarely visited by tourists, and the ones often forgotten about by locals. Living in a historical city like Rome, you struggle to run out of hidden gem possibilities, yet it’s not easy collecting them all. You can stare just that little bit harder at a painting, or ask a local where to eat. Or, in this case, you sometimes have to take the chance and ring the doorbell of a rather lonely looking door at the side of a busy Pharmacy.
In Rome, the Antica Farmacia Santa Maria della Scala is hidden in plain sight. In everyone’s favorite Roman neighborhood, Trastevere, thousands of people walk right past its entrance each day. It’s hard to notice it, when you are so fixated on the sunset wash of the buildings, wrapped up in the beauty of the lazy vines creeping around corners, and ultimately trying to find that romantic looking bar to park yourself outside of, drink coffee or wine, and pass the afternoon people watching.
The Pharmacy is one of those “blink and you’ll miss it” kind of gems. There are certainly no signposts, and its entrance is tucked way. You only actually know you’ve arrived at the right place by squinting your eyes to read the scribbled name on the buzzer. One buzz and a friar, who will be our tour guide for the next hour, opens up the door.
He begins by explaining that the Farmacia was set up in the 16th century by Carmelite friars. The friars, who lived in the adjacent convent, would use plants and spices they had grown in their nursery to make natural medicines to cure common ailments. These medicines served the Papal court and even Royalty, before being made available to the general public in the 17th century. Today, the pharmacy is no longer in operation, but it is in perfect condition and for five Euros per person, it is well worth the visit.
Closing in 1954, making way for a more modern pharmacy next door, it’s as if the friars just stood up, walked out, and closed the doors behind them. The pharmacy remains frozen in time. Walking inside is almost like stepping back a few hundred years. The apothecary bottles with handwritten labels remain on display in the ornate glass cabinets. The walls and ceiling are painted with delicate frescoes. As you walk through the rooms, you’re almost unsure whether the haziness around is because this may all be a dream, or it’s just the dust settling from the gust of wind you brought in when opening the door. The friar points out the most common medicines sold in the pharmacy. One in particular, he stresses, is very important to the friars and helped put the pharmacy on the map. It’s called Acqua della Scala. The “secret ingredient” in this water, he claims, gives it curative powers to numb general pains, reduce inflammations, cure allergies and relieve respiratory problems.
Wondering what this secret ingredient could be, we wander into the office of the pharmacy. Cupboards stacked with spice drawers line the wall. Opening each door, you find portraits painted on the back of people who once visited the pharmacy. Princes, Popes and even the second king of Italy, King Umberto. In the spice drawers, you find ingredients that have been lying there since the day the Pharmacy closed in the 50s. Liquorice, elderflower, and what is described as “erb. fumar”- which the friar translates to the English speakers in the group as “marijuana.” Could this have been the secret ingredient of the curative waters? No matter how hard you try, the friar will not tell. As well as the shop floor and office, the friar also takes you to visit the laboratory.
Here, you find an old pill press and other man-powered machines used to crunch, extract and combine ingredients. The laboratory may no longer be in use, but a familiar smell sneaks up on you, almost like the smells of Vick’s vapor rub or some kind of cold and flu medicine. It’s almost comforting, in a way.
The friar continues talking about the methods used to make medicines and what has changed in recent years. He then returns towards his desk, opens a drawer and hands you what looks like a menu. They may not make medications here anymore, but you can still buy some of the old favorites at the end of the tour. Among the natural remedies on sale, you’ll find “Grains of Health,” a mild laxative suitable for children; “The Hermit’s Goodnight” to relieve nervousness before bed; “The Missionary Tonic,” taken to improve body strength; and “Wisdom Pearls” to prevent mental fatigue. Funnily enough, you also find Grappa, Limoncello and amaro on the list.
An hour of your time in a city with so much to see may sound like a lot. But for those who have visited Rome once, twice or more, it is places like this pharmacy that let you appreciate the city on another level and dig beneath the surface of the main attractions.
You find the Farmacia Santa Maria della Scala in Piazza della Scala 23, next to Santa Maria della Scala church. You must make an appointment to visit with the local friar, who offers tours in a variety of languages. Appointments should be made at least 7 days prior and via phone by calling +39.06.8414209.
Ogni città ha le cosiddette “gemme nascoste”. I luoghi raramente visitati dai turisti e quelli spesso dimenticati dalla gente del posto. Vivendo in una città storica come Roma, si cerca di scovare tutte le gemme nascoste, ma non è facile raccoglierle tutte. Potete fissare appena un po’ più a lungo un dipinto, o chiedere dove mangiare a uno del posto. Oppure, come in questo caso, dovete cogliere l’occasione di suonare il campanello di una porta piuttosto solitaria che si trova davanti a una farmacia trafficata.
A Roma, l’Antica Farmacia di Santa Maria della Scala è nascosta in bella vista. Nel quartiere romano preferito da tutti, Trastevere, migliaia di persone camminano proprio di fronte al suo ingresso ogni giorno.
E’ difficile notarla, quando si è così concentrati sul tramonto che inonda gli edifici, avvolti nella bellezza delle pigre piante rampicanti che si avviluppano intorno agli angoli, e si cerca di trovare quel bar romantico che vi fa stare all’esterno, a bere caffè o vino, e a passare il pomeriggio a guardare la gente.
La farmacia è una di quelle gemme che “basta un attimo e la perdi”. Non c’è certamente segnaletica, e la sua entrata è nascosta. Sai solo che sei arrivato al posto giusto, strizzando gli occhi per leggere il nome scribacchiato sul campanello. Uno scampanio e un frate, che sarà la nostra guida per l’ora successiva, apre la porta.
Inizia spiegando che la Farmacia fu fondata nel XVI secolo dai frati carmelitani. I frati, che vivevano nel convento adiacente, usavano piante e spezie che coltivavano nel loro vivaio per fare medicinali naturali per curare disturbi comuni. Questi medicinali servivano la corte papale e persino la famiglia reale, prima di essere messi a disposizione del grande pubblico nel XVII secolo. Oggi, la farmacia non è più in funzione, ma è in perfette condizioni e per cinque euro a persona, merita di essere visitata.
Chiusa nel 1954, per fare spazio a una farmacia più moderna accanto, è come se i frati si fossero alzati, fossero usciti e avessero chiuso le porte dietro di loro. La farmacia è rimasta congelata nel tempo. Camminandoci dentro è come fare un passo indietro di qualche centinaio di anni. I vasi speziali con le etichette scritte a mano sono esposti negli armadietti in vetro decorato. Le pareti e il soffitto sono dipinti con delicati affreschi. Mentre si cammina attraverso le stanze, non sai se la nebbia attorno a te c’è perché tutto questo è un sogno, o è solo la polvere che si è sollevata per la raffica di vento entrata quando hai aperto la porta.
Il frate mette in evidenza i farmaci più comuni venduti in farmacia. Uno in particolare, sottolinea, è molto importante per i frati e ha aiutato a mettere la farmacia sulla mappa. Si chiama Acqua della Scala. L’ “ingrediente segreto” in quest’acqua, afferma, le conferisce poteri curativi per calmare i dolori generali, ridurre le infiammazioni, curare le allergie e alleviare i problemi respiratori.
Pensando a quale potrebbe essere questo ingrediente segreto, passiamo nell’ufficio della farmacia. Gli armadi pieni di cassetti di spezie si allineano lungo il muro. Aprendo ogni porta, si trovano i ritratti dipinti di persone che una volta frequentavano la farmacia. Principi, papi ed anche il secondo re d’Italia, re Umberto. Nei cassetti di spezie ci sono ingredienti che sono rimasti lì dal giorno della chiusura della Farmacia negli anni ’50. Liquirizia, fiori di sambuco e ciò che viene descritto come “erb. fumar”, che il frate traduce a chi parla inglese del gruppo come “marijuana”. Potrebbe essere stato questo l’ingrediente segreto delle acque curative? Non importa quanto vi sforzerete, il frate non lo dirà.
Oltre al negozio e all’ufficio, il frate porta anche a visitare il laboratorio. Qui si trova una vecchia pressa per pillole e altre macchine a mano per macinare, estrarre e combinare gli ingredienti. Il laboratorio può non essere più in uso, ma un odore familiare vi assale, quasi come i profumi del Vick’s vapor rub o di qualche tipo di medicinale per raffreddore e influenza. È quasi confortante, in un certo senso.
Il frate continua a parlare dei metodi usati per fare i medicinali e di ciò che è cambiato negli ultimi anni. Poi torna verso la sua scrivania, apre un cassetto e porge quello che sembra un menù. Non possono più fare i farmaci, ma è comunque possibile acquistare alcuni dei vecchi prodotti alla fine del tour. Tra i rimedi naturali in vendita, troverete “Grani di Salute”, un lieve lassativo adatto ai bambini; “La buona notte dell’eremita” per alleviare la tensione prima di andare a letto; “Il tonico missionario”, preso per migliorare la forza del corpo; e “Perle di sapienza” per prevenire l’affaticamento mentale. Abbastanza carino, troverete anche Grappa, Limoncello e amaro nella lista.
Un’ora del vostro tempo in una città con tanto da vedere può sembrare molto. Ma per coloro che hanno visitato Roma una, due o più volte, sono luoghi come questa farmacia che permettono di apprezzare la città su un altro livello e di scavare sotto la superficie delle attrazioni principali.
La Farmacia Santa Maria della Scala si trova in Piazza della Scala 23, accanto alla chiesa di Santa Maria della Scala. Dovete prendere un appuntamento per visitarla con il frate del posto, che offre tour in varie lingue. Gli appuntamenti devono essere presi almeno 7 giorni prima e telefonicamente chiamando il numero +39. 06.8414209.
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