Fino al 29 luglio è aperta la mostra ” Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura” curata da Bruce Edelstein e ospitata nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti.
L’Alabardiere, il ritratto eseguito da Pontormo e oggi conservato al Getty Museum di Los Angeles (che lo acquistò nel 1989 alla più che considerevole cifra di 32,5 milioni di dollari), ritrova la strada per Firenze dopo quasi 30 anni e si riunisce in mostra col suo disegno preparatorio.
La disputa se si tratti del ritratto di Francesco Guardi, giovanissimo soldato della Repubblica Fiorentina, o del giovane Cosimo de’ Medici, figlio di Giovanni delle Bande Nere, non è ancora giunta all’atto finale per quanto ormai la prima ipotesi sembri prevalere.
Insieme all’Alabardiere sono esposti anche il Ritratto di giovane uomo con berretto rosso, di Pontormo, proveniente da una collezione privata londinese e il Pigmalione attribuito al Bronzino che si avvalse di due disegni originali del suo maestro, qui in mostra.
Non poteva mancare uno dei capolavori di Jacopo Carucci da Pontorme (Empoli), ossia la Visitazione di proprietà della pieve dei Santi Michele e Francesco di Carmignano alla quale il recente restauro ha reso gli smaglianti colori. L’accompagnano, nella Sala delle Nicchie, i due disegni preparatori e l’incisione di Dürer, “Quattro donne nude” , al quale il Carucci si sarebbe ispirato per definire il gruppo di donne della pala. La mostra, realizzata insieme al J. Paul Getty Museum di Los Angeles e a The Morgan Library & Museum di New York, raggiungerà successivamente le due sedi americane.