“Pitti Bimbo è diventato il portavoce di un’industria che vuole rispondere con creatività, innovazione e massima qualità in termini di offerta di moda e lifestyle per bambini, a una fase economica complessa”, afferma Raffaello Napoleone, CEO di Pitti Immagine. “La prima cosa che mi ha colpito è stata l’enorme quantità di lavoro svolto dagli espositori – oltre 550 in questa edizione – per quanto riguarda la creatività espressa dalle loro nuove collezioni che mostrano un crescente interesse non solo nella ricerca e nelle tendenze della moda più innovative, ma anche nei temi più caldi del mondo di oggi, a partire dal rispetto per l’ambiente e dai processi di produzione sostenibili: nei metodi di presentazione adottati, nei nuovi progetti che sono stati lanciati a Firenze”.
I dati sulle presenze finali per l’edizione di gennaio hanno mostrato che il numero di compratori ha subito un calo lieve e fisiologico rispetto a un anno fa. I numeri di questa edizione parlano comunque di 553 collezioni, di cui 356 dall’estero (64% del totale). Inoltre ci sono stati 6.400 buyer e un totale di 10,000 visitatori all’ultima edizione invernale. Per quanto riguarda i mercati esteri, vi sono state importanti conferme dai numeri per la Russia che è ancora una volta il principale mercato di riferimento della fiera, Francia e Turchia, e performance positive per i compratori di Stati Uniti, Cina, Ucraina ed Emirati Arabi Uniti. Complessivamente il numero di visitatori ha raggiunto un totale di 10.000 unità.
In 45 anni, il Salone di Pitti Immagine dedicato ai più piccoli non ha mai smesso di evolversi. Dal guardaroba si è ampliato fino a toccare le sfere del lifestyle e dell’oggettistica, in un mondo che, partendo dal bambino, riesce a coinvolgere tutta la famiglia mostrando persino attenzione alla sostenibilità. In questo senso la partnership tra Petit Bateau, storica maison francese di abbigliamento e intimo per l’infanzia, e Treedom, l’unica piattaforma web al mondo per la piantumazione a distanza di alberi, che si sono unite per proporre un’iniziativa concreta di sostenibilità ambientale e sociale.
Si ritiene che infatti ci sia una particolare sinergia tra la piantumazione di un albero e una delle più importanti fasi della vita: la nascita di un bambino. È un dato di fatto che esista un legame tra neonato e un piccolo albero, entrambi hanno bisogno di cure ed è un piacere vederli crescere producendo i loro frutti che rappresentano il nostro futuro. Piantare un albero non rappresenta un gesto fine a sé stesso: collegarlo alla nascita può essere un messaggio di consapevolezza e amore per il nostro pianeta, sensibilizzando le nuove generazioni.
Treedom è l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online.
Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di 700.000 alberi in Africa, America, Asia e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Ogni albero di Treedom ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Grazie a queste caratteristiche, l’albero di Treedom coinvolge le persone in modo positivo e crea un legame emozionale che dura nel tempo