Il cinema italiano d’autore si conferma ancora una volta come il migliore veicolo per promuovere la cultura italiana nella Baia di San Francisco.
 
A distanza di ventiquattro anni dalla sua prima edizione, la rassegna cinematografica del New Italian Cinema Events ottiene un grande seguito di pubblico, grazie alla qualità dei film selezionati dall’organizzazione con sede a Firenze, mettendo in scena sette fra i migliori registi emergenti in Italia.
 
Presentato dalla San Francisco Film Society in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco e il Consolato Generale d’Italia, il festival ha proposto un’intensa cinque giorni di proiezioni per concludersi domenica 23 novembre presso il Vogue Theatre.
 Antonio Morabito con “Il Venditore di Medicine” è  stato il vincitore della 24^ edizione del NICE, conclusasi domenica 23 novembre. Photo Credit: Bill Proctor  

 Antonio Morabito con “Il Venditore di Medicine” è  stato il vincitore della 24^ edizione del NICE, conclusasi domenica 23 novembre. Photo Credit: Bill Proctor  

 
La cerimonia di chiusura ha visto Antonio Morabito con “Il Venditore di Medicine” ricevere il premio City of Florence Award, deciso dal voto del pubblico, annunciato da Rod Armstrong della San Francisco Film Society e da Grazia Santini in rappresentanza di New Italian Cinema Events.
 
La 24^ edizione del NICE è iniziata con una serata inaugurale “sold out” in compagnia dell’ospite speciale Edoardo Ponti, il quale ha presentato i suoi due cortometraggi “Il Turno di Notte Lo Fanno Le Stelle” e “Voce Umana”, lavoro che lo ha visto dirigere per la prima volta la diva e madre Sofia Loren in occasione del suo ritorno sul grande schermo.
 
“Mia madre mi ha dato la vita, il minimo che potessi fare per lei è regalarle un film”, ha dichiarato Edoardo Ponti in un intenso dibattito con il pubblico presente in sala.
 
Voce Umana è un’opera adattata da “La voix Humaine” di Jean Cocteau, presentato a Cannes e al Tribeca Film Festival a New York, la cui traduzione in dialetto napoletano è stata realizzata dal poeta Erri De Luca.
“Questo corto nasce anche grazie all’amicizia con Erri De Luca, e racconta sullo sfondo della Napoli degli anni ’50 la conversazione telefonica e le emozioni di una donna, la quale sta vivendo l’ultimo amore della propria vita.
 
Questa parte è stata recitata dalle più grandi donne della storia del cinema in passato, come Anna Magnani, la cui interpretazione è uno dei motivi per i quali mia madre decise di diventare attrice”, ha rivelato Edoardo Ponti.
  Grazia Santini, Direttrice del New Italian Cinema Events di Firenze, sul palco della Closing Night insieme a Rod Armstrong della San Francisco Film Society 

  Grazia Santini, Direttrice del New Italian Cinema Events di Firenze, sul palco della Closing Night insieme a Rod Armstrong della San Francisco Film Society 

“Mia madre ha desiderato recitare in questa parte per oltre 50 anni, ma non era mai riuscita a farlo perché in passato si è sempre cercato di fare un lungometraggio con questa storia. Nella sceneggiatura originale la protagonista è rassegnata al concludersi di questa storia, mentre nel mio corto l’interpretazione è differente, e sono orgoglioso del fatto che mia madre abbia vinto con questo ruolo l’oscar italiano David di Donatello”.
 
Interessante è stato il racconto di Ponti per quanto riguarda la genesi di “Il Turno di Notte lo Fanno le Stelle”, corto realizzato due anni fa e con il quale ha fatto già il giro dei festival più importanti al mondo.
 
“Tutto nasce dall’incontro con due produttori in un party a Hollywood a cui ero stato invitato ed inizialmente non volevo andare. La sorte ha voluto che loro avessero perso appena il regista, e offrirono a me di dirigere questo cortometraggio. Il giorno dopo mi sono trovato a leggere la sceneggiatura e piangere dalla felicità”.
 
Ha inoltre aggiunto Ponti: “Lo abbiamo girato completamente nelle Dolomiti italiane senza affetti speciali, in uno scenario incredibile e mutevole dove sembra che le Alpi incontrino il Grand Canyon.”
 
Fra i sette film in concorso che hanno celebrato la ricca tradizione cinematografica italiana, i film di registi emergenti come Rosella de Venuto “Controra”, Sydney Sibilia con “Smetto Quando Voglio”, Alessandro Lunardelli con “Il Mondo Fino in Fondo”, Paolo Genovese con “Tutta Colpa di Freud”.
 
Accanto a questi, il pubblico ha potuto apprezzare i nuovi lavori fuori concorso di artisti di prestigio come Asia Argento la quale ha presentato “Incompresa”, e dello scrittore e produttore Paolo Virzì il quale con il suo “Il Capitale Umano” ha ricevuto premi all’ultima edizione del David di Donatello, del Golden Globe, e del Tribeca Film Festival, oltre ad essere stato selezionato nella lista dei film stranieri che si contenderanno l’Oscar alla prossima edizione degli Academy Awards.
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