The invention of the modern coffee machine is credited to Angelo Moriondo, an Italian entrepreneur from Turin, who patented the first steam-powered device for brewing coffee in 1884. This revolutionary machine laid the foundation for the espresso machines we know today.
Angelo Moriondo came from a family of innovators and entrepreneurs. His grandfather founded a successful liquor company, and his father established the Moriondo and Gariglio chocolate company, which later became Caffarel. Building on this heritage of innovation, Angelo turned his attention to coffee, recognizing the need for a faster method of brewing to meet the demands of busy cafés. At the time, coffee preparation was slow, typically relying on boiling water poured over grounds, which could take several minutes per cup. Moriondo’s invention aimed to make the process quicker and more efficient, providing café owners with a way to serve more customers in less time.
The patent for Moriondo’s machine, titled “New Steam Machinery for the Economic and Instantaneous Confection of Coffee Beverage,” was registered on May 16, 1884, in Turin. His machine used a combination of steam and boiling water to brew coffee faster than traditional methods. The device featured a boiler that pushed pressurized steam through coffee grounds, as well as a separate system for hot water to control the brewing process. This innovative approach allowed for the extraction of coffee with greater speed and efficiency, producing a stronger and more concentrated beverage.
Unlike today’s espresso machines, which evolved from his design, Moriondo’s invention was not mass-produced or widely distributed. Instead, he focused on showcasing his machine at events, such as the General Expo of Turin in 1884, where it won a bronze medal. Despite its potential, the machine remained a local marvel rather than a global phenomenon during Moriondo’s time.
It wasn’t until the early 20th century, with the work of inventors like Luigi Bezzera and Desiderio Pavoni, that espresso machines were commercialized and refined, leading to their widespread use. Nevertheless, Moriondo’s invention is recognized as the first step toward the modern espresso machine, a cornerstone of coffee culture today.
L’invenzione della moderna macchina per il caffè è attribuita ad Angelo Moriondo, imprenditore torinese che brevettò il primo dispositivo a vapore per preparare il caffè nel 1884. Questa macchina rivoluzionaria gettò le basi per le macchine per l’espresso che conosciamo oggi.
Angelo Moriondo proveniva da una famiglia di innovatori e imprenditori. Suo nonno fondò una fiorente azienda di liquori e suo padre fondò la Moriondo and Gariglio chocolate company, che in seguito divenne Caffarel. Basandosi su questa tradizione di innovazione, Angelo rivolse la sua attenzione al caffè, riconoscendo la necessità di un metodo di preparazione più veloce per soddisfare le esigenze dei bar affollati. All’epoca, la preparazione del caffè era lenta, in genere basata sull’acqua bollente versata sui fondi, il che poteva richiedere diversi minuti per tazza. L’invenzione di Moriondo mirava a rendere il processo più rapido ed efficiente, fornendo ai proprietari dei bar un modo per servire più clienti in meno tempo.
Il brevetto per la macchina di Moriondo, intitolato “Nuova macchina a vapore per la preparazione economica e istantanea di bevande al caffè”, fu registrato il 16 maggio 1884 a Torino. La sua macchina utilizzava una combinazione di vapore e acqua bollente per preparare il caffè più velocemente rispetto ai metodi tradizionali. Il dispositivo era dotato di una caldaia che spingeva vapore pressurizzato attraverso i fondi di caffè, nonché di un sistema separato per l’acqua calda per controllare il processo di preparazione. Questo approccio innovativo consentiva l’estrazione del caffè con maggiore velocità ed efficienza, producendo una bevanda più forte e concentrata.
A differenza delle odierne macchine per l’espresso, che si sono evolute dal suo progetto, l’invenzione di Moriondo non fu prodotta in serie o ampiamente distribuita. Si concentrò piuttosto sulla presentazione della sua macchina in occasione di eventi, come l’Esposizione generale di Torino del 1884, dove vinse una medaglia di bronzo. Nonostante il potenziale, la macchina rimase una meraviglia locale piuttosto che un fenomeno globale durante l’epoca di Moriondo.
Fu solo all’inizio del XX secolo, con il lavoro di inventori come Luigi Bezzera e Desiderio Pavoni, che le macchine per l’espresso vennero commercializzate e perfezionate, portando al loro uso diffuso. Tuttavia, l’invenzione di Moriondo è riconosciuta come il primo passo verso la moderna macchina per l’espresso, una pietra angolare della cultura del caffè di oggi.
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