View from Ferrazzano Photo credit MATTEO BERTETTO

Though ancient, the aerie of Ferrazzano has survived unspoiled into the 21st century. The medieval village of Samnite origin also gave birth to actor Robert De Niro’s great grandparents, Giovanni Di Niro and Angelina Mercurio, who left in search of their US dream in 1887. 

“Old villagers say Robert De Niro travelled incognito to Ferrazzano when he was very young and not yet famous,” says Antonio Cerio, mayor of Ferrazzano in the southern Molise region. 

But that might be an urban legend. 

The only certainty is that De Niro is enrolled in the AIRE (Registry of Italians Resident Abroad), which means that the Oscar winner has the right of absentee voting in Italian elections, referendums and for election of Italian representatives to the European Parliament. 

Ferrazzano

A detail of a home in Ferrazzano. Photo Credit GIOVANNI PASQUALE PHOTOGRAPHER

Only two miles from Campobasso, Ferrazzano is a tangle of winding cobbled streets and fieldstone row houses with clay tile roofs. Sited on an emerald green hilltop immersed in a pine forest, it is known as la Sentinella del Molise – the sentinel of Molise. 

“In the old times, it was commonly called lo Spione (the Spy) because at 872 m above sea level it overlooks the whole region. It seems to be monitoring the entire Molise region,” Cerio explains. 

All around are breathtaking views that stretch as far as the Majella Mountains and embrace the Matese massif and the Mainarde mountain chain. A stark Norman castle, the Carafa Castle, dominates the village. The family of the great comic actor Totò owned it in the 17th century. The castle’s vaults are covered with graffiti, love notes and all kinds of messages left behind by the Ferrazzanesi before leaving home in search of a future. “Among the multitude of names, there is also that of Gerardo, who ended up as De Niro’s tailor,” says Cerio. 

 A stark Norman castle, the Carafa Castle, dominates the village. GIOVANNI PASQUALE PHOTOGRAPHER

Right below Carafa Castle are the town’s small piazza and the Mother Church of The Assumption. Nearby, in the heart of Ferrazzano, the old home of De Niro’s great- grandfather is still standing. “It is empty and ruined,” Cerio says. “Now, the house belongs to a Ferrazzano family who owns several properties.” 

Not surprisingly Ferrazzano’s 3.400 residents are great fans of De Niro. Two of them tell me there are no direct De Niro family descendants in the village — they left en masse to escape poverty at the end of the 19th century. De Niro’s family name was originally Di Niro, but when his great grandfather arrived at Ellis Island, immigration recorded his name as “De Niro.” 

Only one Di Niro from Ferrazzano is buried at the local cemetery. Named Donato Di Niro, “among the Di Niro brothers he was the only one who didn’t migrate”, says Cerio. He claims the legendary actor still has a third cousin in Ferrazzano and promises me to give me the contact details, but then he does not follow through, leaving the subject open to doubt, wonder and curiosity. 

As one of the most destitute regions of Italy, the Ferrazzanesi’s departure from Molise was forced by poverty and desperation. GIOVANNI PASQUALE PHOTOGRAPHER

Ferrazzanesi are everywhere in the US.  “The third generation usually returns,” Cerio says. “They become interested in discovering their ancestral village.” As one of the most destitute regions of Italy, the Ferrazzanesi’s departure from Molise was forced by poverty and desperation. Each Ferrazzanese who reached America lived in difficult conditions at the beginning. But most managed to survive, and their descendants have become a vibrant part of American culture. 

De Niro’s bisnonno, Giovanni Di Niro, was a poor farmer as well,” says Cerio. “And see what a great success the family achieved!” After two generations, De Niro’s father, Robert Henry De Niro, better known as Robert De Niro Sr., became one of America’s most prominent figurative expressionist painters. 

Ferrazzano

View from Ferrazzano Photo credit MATTEO BERTETTO

Palazzo Chiarulli could host an enriching retrospective art show on De Niro’s father. “I would be thrilled,” he says. “If I win the upcoming local elections again, I will put my work into organizing the show. He is an illustrious son of Ferrazzano,” he says. At this point, the mayor says he hopes the superstar actor can come for a visit. “I renew my invitation,” he says. “It would be fantastic if he could come to vote for my political party on May 26, the polling day,” he jokes. Cerio is planning to organize an international short film festival named after Robert De Niro open to filmmakers from around the world.  “Filming or shooting in Ferrazzano is a sine qua non of entering the competition,” he says. 

Ferrazzano is not a poor place anymore. It has a thick stratum of professionals: a wealthy population of lawyers, doctors, architects and office workers, most of whom commute to work in the nearby town of Campobasso. “I always say Ferrazzano is the noble part of Campobasso due to our lovely stone houses that offer history and a special appeal,” Cerio laughs. Some of those homes are available to be restored to their former glory and modern-day living. 

“American professionals can come here and work remotely,” Cerio says. “Ferrazzano is an idyll of peace, the air aromatic and fresh. It offers tranquility and healthy food.” 

The heart of Ferazzano cooking remains in its rustic, homespun nature. It’s la cucina povera, peasant food with rich, exquisite flavors starting from the fuller flavor of mozzarella and caciocavallo. 

Sebbene antico, il nido d’aquila di Ferrazzano è sopravvissuto intatto fino al XXI secolo. Il borgo medievale di origine sannita ha dato i natali anche ai bisnonni dell’attore Robert De Niro, Giovanni Di Niro e Angelina Mercurio, partiti alla ricerca del loro sogno americano nel 1887. 

“I paesani più anziani dicono che Robert De Niro è venuto in incognito a Ferrazzano quando era molto giovane e non ancora famoso”, dice Antonio Cerio, sindaco di Ferrazzano, nel Molise meridionale. 

Ma potrebbe essere una leggenda urbana. 

L’unica certezza è che De Niro è iscritto all’AIRE (Registro degli Italiani residenti all’estero), il che significa che il vincitore dell’Oscar ha diritto di voto nelle elezioni italiane, nei referendum e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo. 

A sole due miglia da Campobasso, Ferrazzano è un groviglio di tortuose strade acciottolate e di case a schiera con tetti in tegole di argilla. Situata su una collina verde smeraldo immersa in una pineta, è conosciuta come la Sentinella del Molise. 

“Anticamente si chiamava comunemente lo Spione perché a 872 m. s.l.m. domina l’intera regione. Sembra che controlli l’intero Molise”, spiega Cerio. 

Tutt’intorno, panorami mozzafiato che si estendono fino alla Majella e abbracciano il massiccio del Matese e la catena delle Mainarde. Un severo castello normanno, il castello dei Carafa, domina il paese. La famiglia del grande attore comico Totò ne era proprietaria nel XVII secolo. Le volte del castello sono coperte di graffiti, note d’amore e messaggi di ogni tipo lasciati dai Ferrazzanesi prima di lasciare casa in cerca di futuro. “Tra la moltitudine dei nomi, c’è anche quello di Gerardo, che finì per diventare il sarto di De Niro”, dice Cerio. 

Proprio sotto il Castello Carafa si trovano la piazzetta del paese e la Chiesa Madre dell’Assunta. Nelle vicinanze, nel cuore di Ferrazzano, l’antica dimora del bisnonno di De Niro. “È vuota e in rovina”, dice Cerio. “Ora la casa appartiene ad una famiglia di Ferrazzano che possiede diverse proprietà”. 

Ovviamente i 3.400 abitanti di Ferrazzano sono grandi fan di De Niro. Due di loro mi dicono che non ci sono discendenti diretti della famiglia De Niro nel villaggio: partirono in massa per sfuggire alla povertà alla fine del XIX secolo. Il nome della famiglia De Niro era originariamente Di Niro, ma quando il suo bisnonno arrivò a Ellis Island, l’immigrazione registrò il suo nome come “De Niro”. 

Solo un Di Niro di Ferrazzano è sepolto nel cimitero locale. Si chiama Donato Di Niro, “tra i fratelli Di Niro fu l’unico a non emigrare”, dice Cerio. Afferma che il leggendario attore ha ancora un terzo cugino a Ferrazzano e mi promette di darmi i recapiti, ma poi non lo fa, lasciando l’argomento aperto al dubbio, alla meraviglia e alla curiosità. 

I Ferrazzanesi sono ovunque negli Stati Uniti.  “La terza generazione di solito ritorna”, dice Cerio. “Sono interessati a scoprire il loro villaggio ancestrale”. Fra le regioni più povere d’Italia, la partenza dei Ferrazzanesi dal Molise fu indotta dalla povertà e dalla disperazione. Ogni Ferrazzanese che raggiungeva l’America all’inizio viveva in condizioni difficili. Ma i più sono riusciti a sopravvivere, e i loro discendenti sono diventati parte attiva della cultura americana. 

“Anche il bisnonno di De Niro, Giovanni Di Niro, era un povero contadino”, dice Cerio. “E guardate che grande successo ha ottenuto la sua famiglia”. Dopo due generazioni, il padre di De Niro, Robert Henry De Niro, meglio conosciuto come Robert De Niro Sr., è diventato uno dei più importanti pittori espressionisti figurativi americani. 

Palazzo Chiarulli potrebbe ospitare una ricca retrospettiva sul padre di De Niro. “Sarei entusiasta”, dice. “Se vincerò di nuovo le prossime elezioni locali, mi impegnerò nell’organizzazione della mostra. È un figlio illustre di Ferrazzano”, dice. A questo punto, dice il sindaco, spera che l’attore e superstar possa far visita al paese. “Rinnovo il mio invito”, dice. “Sarebbe fantastico se potesse venire a votare per il mio partito politico il 26 maggio, giorno delle votazioni”, scherza. Cerio sta progettando di organizzare un festival internazionale di cortometraggi in onore a Robert De Niro aperto ai registi di tutto il mondo. “Filmare o girare a Ferrazzano sarà una condizione sine qua non per partecipare al concorso”, dice. 

Ferrazzano non è più un luogo povero. Ha una folta schiera di professionisti: una ricca popolazione di avvocati, medici, architetti e impiegati, la maggior parte dei quali si reca a lavorare nella vicina città di Campobasso. “Dico sempre che Ferrazzano è la parte nobile di Campobasso grazie alle nostre belle case di pietra che offrono storia e un fascino particolare”, ride Cerio. Alcune di queste case sono a disposizione per essere riportate al loro antico splendore e alla vita moderna. 

“I professionisti americani possono venire qui e lavorare a distanza”, dice Cerio. “Ferrazzano è un idillio di pace, aria aromatica e fresca. Offre tranquillità e cibo sano”. 

Il cuore della cucina Ferrazzanese rimane nella sua natura rustica e casalinga. E’ una cucina povera, una cucina contadina dai sapori ricchi e squisiti che partono dal sapore pieno di mozzarella e caciocavallo. 


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