Diciotto anni dopo “Mina Celentano”, i due artisti tornano insieme con un nuovo album di inediti, cercando di ripetere quel grande successo che li portò ai vertici delle classifiche, arrivando a vendere un milione e seicentomila copie.
 
I due giganti della scena musicale italiana si ripropongono con 12 canzoni, 11 inedite più il remix di “Prisencolinensinainciusol”. 
“Le migliori”, titolo assolutamente ironico, nasce da uno scherzo telefonico tra i due e si riassume nelle fotografie della copertina e del libretto allegato al cd, dove Mina e Adriano sono ritratti in eccentrici abiti femminili.
 
Come affermato durante la conferenza stampa tenuta da Massimiliano Pani e Claudia Mori, rispettivamente figlio di Mina e moglie di Adriano, il progetto non è una celebrazione di due splendide carriere ma nasce dalla voglia di ritornare a lavorare insieme.
L’album è pubblicato in tre versioni: standard, vinile e deluxe, quest’ultima arricchita da cartoline, poster e un disco extra con dialoghi quasi clandestini, registrati durante le pause di lavoro.
 
Se nel primo cd il brano guida era “Acqua e sale”, qui il compito è affidato ad “Amami amami” scritto da Idan Raicher, con la collaborazione di Riccardo Sinigallia. Il videoclip del singolo è stato girato da Gaetano Morbioli al Venice Beach di Los Angeles in California, con giovani di ogni razza che si rincorrono mentre sui muri e le facciate dei palazzi scorrono le parole della canzone. I due artisti appaiono per mezzo di immagini digitali poste sullo schermo dello smartphone.
 
“Amami amami”, anticipato a sorpresa da Gianni Morandi nella sua seguitissima pagina su Facebook, descrive la ritrovata passione tra due persone mature: “Amami, amami, imperdonabilmente sì, con la tua vita nella mia, ricominciando da qui”, canta Celentano e subito dopo risponde Mina: “Amami, amami, indifferentemente sì, senza ragione né pietà, semplicemente così”.
 
La musica di “Quando la smetterò” è stata composta da Aldo Donati, il talentuoso musicista ex Schola Cantorum, scomparso nel 2014, autore di canzoni per Gianni Morandi (Canzoni stonate), Gianni Nazzaro, Donatella Rettore, Iva Zanicchi e la stessa Mina, interprete in passato di quattro suoi brani. Loriana Lana ne ha scritto una struggente confessione d’amore che la tigre di Cremona interpreta da sola con particolare immedesimazione, in quella che forse è la perla dell’album, arricchita dal tocco di Danilo Rea al pianoforte. 
 
“Come un diamante nascosto dalla neve” non rompe l’incantesimo creato con il brano precedente, i due tornano a duettare in un suggestivo intercalare di voci, cadenzato dalla batteria di Paolo Valli. Marco Bruni, lo sconosciuto autore, ha inviato la canzone direttamente a Mina che l’ha proposta a Celentano.  
 
“Prisencolinensinainciusol”, del 1972, anticipò l’era del rap in Italia grazie a una lingua inventata, una specie di inglese maccheronico tanto frenetico quanto fuori dalle convenzioni musicali dell’epoca. Mina e Adriano lo cantano insieme su una base musicale arrangiata dal dj Benny Benassi. Il brano, che all’epoca fece capolino anche nelle classifiche statunitensi, recentemente è stato scelto da Microsoft per promuovere il gioco “Forza Horizon 2”, per la consolle Xbox One.
 
“Il bambino col fucile” è il pezzo da solista di Celentano, scritto da Francesco Gabbani, recente vincitore della sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2016, con “Amen”. La canzone prende spunto dalle cronache giornalistiche, con le esasperazioni e la grinta a cui ci ha abituato Adriano.
 
Andrea Mingardi, storico autore di Mina e icona della scena musicale italiana, ha scritto “È l’amore”, una ballata dove l’orgoglio regola le leggi dell’amore, nell’attesa di una telefonata che tarda ad arrivare. I due amanti si evitano ma si cercano: “È l’amore che non mi lascia stare, guardo il telefono che tace, è l’amore che salva l’anima, non è vita questa senza lui/lei”. Finale simpaticamente sdrammatizzato.
 
Un po’ di rap leggero con “Se mi ami davvero”, Celentano si trova a suo agio nel gioco scritto da Gianmarco Marcello e arrangiato da Mondo Marcio, che realizzò “Nella bocca della tigre”, l’album con campioni di brani originali cantati da Mina.
“Ti lascio amore”, scritto da Berlincioni-Culotta, con l’aiuto di Toto Cutugno, è un brano drammatico, una storia d’amore contrastata dove vince l’angoscia di sbagliare. Di rilievo l’intervento di Massimo (Max) Tagliata, virtuoso della fisarmonica, che riesce a donare qualche brivido inatteso.
 
L’atmosfera sottile e delicata ben si adatta a “Sono le tre”, un lento d’altra epoca, di quelli con cui ci si innamorava per “quasi” tutta la vita. Luca Meneghello guida sapientemente il tempo con chitarra e basso, accompagnato da echi di piano Hammond; i due grandi non deludono.
Completano l’album i brani: “Ma che ci faccio qui”, “Ad un passo da te” e “Non mi ami”, quest’ultimo caratterizzato da sottili provocazioni e riferimenti a “Brivido Felino”, una delle hit del primo disco.
 
Dopo 18 anni la ditta MinaCelentano ha sfornato un nuovo disco, ben suonato, cantato e realizzato. Non si possono pretendere rivoluzioni ma il talento e la simpatia sono sempre ai massimi livelli; i fan dei due artisti non resteranno delusi.
 
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