Si è tenuta a Milano la “Business maratona del food”, due giornate dense di incontri d’affari organizzati da Assocamerestero – l’Associazione di cui fanno parte le 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), Soggetti imprenditoriali privati, esteri e di mercato, e Unioncamere – e Promos, Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi per le attività internazionali. 

L’evento è inserito nel quadro della più ampia campagna “The Extraordinary Italian Taste”, promossa e finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e da ICE Agenzia, e diretta a favorire una maggiore diffusione e conoscenza dei prodotti autenticamente italiani, con l’obiettivo di aiutare il consumatore estero a distinguerli da quelli Italian Sounding per un acquisto più consapevole. 

“L’importanza dei mercati europei per le aziende italiane è confermata non solo dalle sempre consistenti quote del nostro export verso tali paesi, ma anche dal largo numero di imprese europee associate alle CCIE, che rappresentano circa il 30% delle oltre 18.000 aziende associate al sistema camerale italiano all’estero. Il progetto True Italian Taste intende favorire anche lo sviluppo di iniziative volte a consolidare l’ingresso delle aziende italiane in nuovi segmenti di mercato” dichiara Gian Domenico Auricchio, Presidente di Assocamerestero.

“Si tratta di un’importante iniziativa di sistema, sviluppata insieme ad Assocamerestero, con l’obiettivo di favorire concrete opportunità di business per le aziende italiane di un settore, quello del food and beverages, i cui prodotti sono riconosciuti in tutto il mondo come eccellenze del Made in Italy”, spiega Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi per l’internazionalizzazione.
4 miliardi di euro è il valore dell’interscambio di prodotti alimentari e bevande della Lombardia con Germania, Francia, UK, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo nei primi sei mesi del 2017 (elaborazione Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat al secondo trimestre 2017 e 2016).

Si tratta di 1,6 miliardi di export (pari al 20% sul totale italiano) e 2,4 miliardi di import (30% sul totale nazionale). Più nel dettaglio Milano con 291 milioni di export e 809 di import si posiziona al primo posto, seguita da Mantova e Bergamo per export (circa 200 milioni) e Lodi (354 milioni) e Brescia (237 milioni) per import.
Il mercato più importante per i prodotti alimentari lombardi è la Francia che ha assorbito in sei mesi 403 milioni di euro di alimenti e bevande made in Lombardy, seguita da Germania (318 milioni) e Regno Unito (240 milioni), ma in sei mesi è soprattutto l’export verso il Lussemburgo (+16,7%) e i Paesi Bassi (+13,1%) a far registrare la crescita maggiore.

A livello di prodotto, sono i formaggi i protagonisti dell’export lombardo verso questi mercati europei, con 369 milioni di euro raggiunti in sei mesi, seguiti da prodotti vari come caffè, cioccolato e condimenti (230 milioni circa), bevande (187 milioni) e salumi ed altri prodotti a base di carne (181 milioni). 
Diverse le specializzazioni in export delle province lombarde: prodotti a base di carne per Lecco (29 milioni di euro su 74 milioni di esportazioni che si dirigono da questo territorio verso questi otto Paesi europei) e Sondrio (8,5 milioni su 24), pesce lavorato e conservato per Como (21 milioni su 81), formaggi per Lodi (111 milioni su 150), Mantova (72 milioni su 199), Cremona (66 milioni su 148), Brescia (42 milioni su 142), prodotti della lavorazione delle granaglie per Pavia (55 milioni su 97), prodotti da forno per Milano (72 milioni su 291), prodotti misti come caffè, cioccolato e spezie per Varese (40 milioni su 127) e Monza (13 milioni su 34) e bevande per Bergamo (56 milioni su 192).

livello nazionale l’interscambio alimentare italiano con i Paesi di riferimento (Germania, Francia, UK, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) si attesta a 16 miliardi in sei mesi (nei primi sei mesi del 2017) di cui 7,8 miliardi di export e 8 miliardi di import. Le prime regioni per export sono Lombardia (1,6 miliardi), Emilia Romagna e Veneto (1,3 miliardi ciascuno) e Piemonte (1,2 miliardi); per import Lombardia (2,4 miliardi), Veneto (1,3 miliardi), Emilia Romagna (1 miliardo circa) e Toscana (588 milioni). Nel dettaglio 2,4 miliardi di export si è diretto in Germania, 1,8 miliardi in Francia, 1,4 miliardi nel Regno Unito, 584 milioni in Spagna, 572 milioni in Svizzera, 534 milioni verso i Paesi Bassi, 468 milioni in Belgio e 38 milioni in Lussemburgo.


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