E’ aperta fino al 28 gennaio 2018, a palazzo Pitti, la mostra su Leopoldo de’ Medici, il figlio del granduca Cosimo II e dell’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria divenuto cardinale a 50 anni.
Enciclopedica figura di erudito, nel corso della sua vita il principe Leopoldo radunò, servendosi di abilissimi agenti, mercanti e segretari, esemplari eccellenti e raffinati nei più diversi ambiti: sculture antiche e moderne, monete, medaglie, cammei, dipinti, disegni e incisioni, avori, oggetti preziosi e in pietre dure, ritratti di piccolo e grande formato, libri, strumenti scientifici e rarità naturali.
Uomo scrupoloso e di indole riflessiva, lasciò traccia delle sue predilezioni nella ricchissima corrispondenza intrattenuta con gli agenti.
“Il cardinale era dominato da una passione totale per l’arte – ha spiegato il direttore degli Uffizi e del complesso di Palazzo Pitti Eike Schmidt – Lo guidava negli acquisti la sua genialità visionaria, che lo portò ad esplorare – e ad accaparrarsi – interi nuovi continenti nella materia collezionistica, e a disporne con finissimo intuito museologico. Si deve a lui, ad esempio, il primo nucleo della raccolta degli autoritratti, ancor oggi unica al mondo per genere e ampiezza”.
Alla morte del cardinale, la maggior parte delle opere a lui appartenute entrarono nelle collezioni granducali e molte di esse furono espressamente destinate dal nipote, il granduca Cosimo III, ad abbellire la Galleria degli Uffizi: l’ingresso sistematico dell’eredità di Leopoldo nelle raccolte del principale museo della Casata toscana provocò uno dei più radicali rinnovamenti nella sua storia.
Nel quarto centenario della nascita di Leopoldo, le Gallerie degli Uffizi hanno voluto dedicare un’esposizione alla sua figura con lo scopo di presentare al pubblico esempi significativi del suo gusto nei diversi campi in cui esercitò la sua azione di conoscitore.
Il principe Leopoldo è presente in mostra con pitture, sculture e miniature che lo raffigurano nel trascorrere del tempo, dal poco noto quadro del castello di Konopiště di Giusto Suttermans, che lo mostra bambino, vestito alla polacca a cavallo di un destriero parato a festa, alle immagini di pittura e scultura che lo ritraggono nella sua nuova veste cardinalizia.
La mostra è allestita nelle sale di rappresentanza del Tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti, dove erano custodite in origine le vastissime raccolte di Leopoldo, ospitate nel suo fastoso appartamento al secondo piano della reggia.