Photo: Kondratova | Dreamstime.com

Merry Christmas, cari lettori! The year’s favorite holiday is finally here, with its load of expectations, colorful packets, and presents to exchange; it’s time for a much-needed break and for family traditions filled with memories, surrounded by the magic atmosphere of sparkly decorations, trees covered in ornaments, presepi and carols.

 We all need comfort, warmth, love. We all need carefree hugs and smiles, the very same smiles that face masks will likely keep on hiding for months to come. Two years after the beginning of the pandemic, we all want normality; we want those family parties filled with noise and relatives, we want dinners out with our friends, we want to meet people in busy bars, we want to walk in crowded streets and do window shopping. 

The Christmas holidays used to be dedicated to socializing, they used to satisfy our need to be with others. And that was more than a habit. We feel its absence, it’s like we miss a vital vitamin in our body.

 We’re holding on to go through yet another winter, long months of necessary – but heavy – restrictions. Another period of forced solitude, of distanced relationships, of reduced and controlled contacts with others, of trips postponed in favor of much safer video calls. Because danger and infection are just around the corner and long shadows are cast over our freedom of movement.

 It was a long, tiring 2021, and now we are facing a new variant, even more contagious than the last. A year that’s coming to an end, but, as you can see from the colors of our front page, we are hoping for a bright new one.

We are hoping that things are soon going to improve and that, finally, a silvery light will shine on our lives. We want hope to return. We’d like to say goodbye to the past and turn the page, ready to look at the future with serenity and confidence again. Yet, we cannot forget how, in these past two years, we fought, resisted, and battled against the disease, how we showed strength and resilience. We must treasure what we learned, our adaptability, and what science managed to give us. Normality hasn’t come back yet, nor has the world as we knew it, but we made many steps forward and more will be made because world research is working in the same direction and following the same aim. But we all must commit to doing our part, without exceptions, because one single face mask can make the difference; because with the vaccine, we protect ourselves and those around us.

Christmas in Piazza San Pietro (Photo: Danflcreativo | Dreamstime.com)

We should do the same for the environment. Climate change and pollution depend on the governments that represent us, but the way we behave, our priorities, our activism, and our commitment can make the difference, too.

Basically, it all comes down to our actions as a community, to being an integrant, active, purposeful, united part of an entity interested in collective wellbeing. If this idea of group doesn’t exist, if we don’t personally contribute to the common good and we don’t share the same goals together, then progress is unlikely.

No one can understand this as well as we, members of the Italian-American family, do. We understand our “togetherness” even if we come from different places and our heritage is colorful and varied – and time demonstrated it: we are different but we share the same roots, culture, language, traditions, and habits. Similar traits,  that make us closer and make us feel “on the same side.” That is, they make us feel we are going the same direction, not that we are together against someone else, because being welcoming, in the end, is natural to Italians. Our unity, our understanding that “there’s strength in numbers,” made us more solid when we recognized it: that was the moment we truly spread our wings. We created a network among all Italians, establishing connections and growing as a community. Therefore, we need to keep being together and “promote Italianness at 360 degrees,” as Ambassador Zappia told us in our interview last September.  We need to keep flying, setting our talents free and giving them support: that’s how we’ll reach excellence, yet another quality typical of our Made in Italy.

Let’s keep steady and reach for the sky, cari lettori. These should be our goals for the new year: let’s be bold and proud, let’s trust our abilities, and be aware of our talent, of the beauty of our culture. This is our wish for the Italian-American community, to which we try to “give voice” with the same spirit and commitment the founders of L’Italo-Americano had more than a century ago. We want to promote the community, presenting its protagonists, stories, and changes. This is the meaning of the face on our front page, a contemporary portrait of The Girl with a Pearl Earring, Lady Gaga: brilliant talent, pride in our roots, love for our connection with Italy, and enthusiasm for our familiar and cultural heritage. This is the spirit we’ll represent in 2022, wishing you light, wellbeing, and social renaissance. Buon Anno!

Buon Natale, cari lettori! Sono finalmente arrivate le festività più attese dell’anno con il loro carico di aspettative, di pacchetti colorati e doni da scambiare, di necessarie vacanze per riprendere fiato e di tradizioni familiari cariche di ricordi, avvolte nella magica atmosfera delle decorazioni luccicanti, degli abeti pieni di palline, dei presepi e dei suggestivi canti in coro.

Abbiamo tutti bisogno di conforto, di calore, di affetto, di stringerci in abbracci spensierati e di quei sorrisi che le mascherine ancora ci nasconderanno per mesi. A due anni dall’inizio della pandemia abbiamo tutti una gran voglia di normalità, di quelle feste piene di confusione che si facevano una volta in casa con tanti parenti, delle cene rilassate e chiassose con gli amici, di incontrare gente nei locali affollati, di passeggiare con tante persone accanto per vedere le vetrine scintillanti dei negozi. Queste festività erano cariche di questa socialità, colmavano il nostro bisogno di stare insieme. Che è più di un’abitudine: ne sentiamo la carenza, ci manca una vitamina vitale.

Stiamo tutti stringendo i denti per superare un altro inverno, lunghi mesi di necessarie ma pesanti restrizioni, questo ennesimo periodo di solitudine forzata, di relazioni a distanza, di contatti ridotti e controllati, di viaggi rimandati e di più sicure videochiamate. Dietro l’angolo ci sono sempre rischi, contagi, ombre sulla nostra libertà di movimento.

Questo faticoso 2021, su cui ora aleggia l’arrivo di una nuova e ancora più contagiosa variante, volge al termine ma come vedete dai colori della copertina scelta per questa edizione, speriamo in un nuovo anno scintillante. Ci auguriamo che le cose cambino presto in meglio, che oltre il buio finalmente brilli argentea la luce, che torni la speranza. Vorremmo voltare le spalle al passato e girare pagina, pronti a guardare nuovamente al futuro con serenità. Vorremmo che il nostro sguardo un po’ malinconico e carico di pensieri, tornasse presto fiducioso.

Ma non dobbiamo dimenticare che in questi due anni abbiamo combattuto, resistito, lottato per sconfiggere la malattia, tirato fuori resistenza e resilienza. Continuiamo a fare tesoro della lezione appresa, dello spirito di adattamento e degli strumenti che la scienza è riuscita a metterci a disposizione. Non è tornata la normalità, non ci è stato restituito il mondo di prima, ma molti passi in avanti sono stati fatti e altri se ne faranno perché la ricerca mondiale sta remando in un’unica direzione, con un obiettivo comune.

Tutti però dobbiamo impegnarci a fare la nostra parte, senza delegare, perché una sola mascherina indossata può fare la differenza, perché vaccinandoci proteggiamo noi e gli altri. Esattamente come per l’ambiente. I cambiamenti climatici o l’inquinamento dipendono certo dai governi che ci rappresentano, ma molto passa dal nostro modo di comportarci, dalle nostre priorità, dal nostro attivismo e impegno.

Fondamentalmente molto deriva dal nostro essere comunità, dal sentirci parte integrante, attiva, propositiva, solidale, interessata al benessere collettivo. Se non c’è questo senso di gruppo, il nostro personale contributo al bene comune, il fare squadra condividendo gli stessi obiettivi, difficilmente potremo fare passi in avanti.
Il nostro essere parte della famiglia italoamericana, riconoscendoci reciprocamente come insieme, pur con tutte le nostre differenti provenienze e i nostri variopinti patrimoni culturali, ce lo ha ripetutamente dimostrato nel tempo: siamo diversi ma con la medesima radice, la stessa cultura, lingua, tradizioni, usanze. Tratti simili che ci avvicinano e ci fanno sentire “dalla stessa parte”. Nel senso di remare nella stessa direzione, non certo di fare fronte comune contro qualcun altro, perché l’accoglienza è qualcosa che in fondo caratterizza l’italiano. Ebbene, questo riconoscerci, questa “unione che fa la forza”, ci ha resi più forti proprio nel momento in cui ci siamo riconosciuti comunità. Solo da quel trampolino abbiamo spiccato il volo. Solo facendo rete tra le tante anime italiane, creando rapporti tra i vari presidi della comunità, siamo cresciuti. Dunque continuiamo ad allearci, “promuoviamo l’italianità a 360 gradi” come ci ha detto l’Ambasciatrice Zappia intervistata a settembre. E volando, liberando i nostri talenti, sostenendoli, otterremo l’eccellenza, che poi è una qualità di tutto il made in italy.

Teniamo dritta la barra, puntiamo in alto, cari lettori. Ecco gli obiettivi a cui mirare per l’anno nuovo: sguardo fiero, sicurezza nelle nostre capacità, consapevoli del talento, forti della bellezza della nostra cultura e audaci. E’ il nostro augurio alla comunità italoamericana, a cui cerchiamo di “dare voce” con lo stesso spirito e impegno con cui è stato fondato L’Italo-Americano oltre un secolo fa, per “promuovere” la comunità, interpretandone i protagonisti, le storie, l’evoluzione.

Questo è il senso del volto in copertina, ritratto contemporaneo della Ragazza con l’orecchino di Perla: Lady Gaga, talento brillante e orgoglio delle radici italoamericane, emozione per i legami con l’Italia, entusiasmo per il patrimonio familiare e culturale. E’ lo spirito con cui L’Italo-Americano si propone di accompagnavi nel 2022 augurandovi luce, benessere e rinascita sociale. Buon Anno!


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