(Photos from left to right: Angel Studios; Siculodoc/Dreamstime; Featureflash/Dreamstime; Flavio Massari/Dreamstime; NASA, Axiom Space and Italian Air Force; Marco Secchi)

At the beginning of December, the UNESCO Intergovernmental Committee for the Safeguarding of Intangible Cultural Heritage officially declared Italy’s traditional bell-ringing art as part of the Intangible Cultural Heritage of Humanity. This millennia-old sound, heard in towns and cities across the peninsula and marking the rhythms of daily life, is yet another precious gift to Italy, delivered just in time for Christmas. It highlights the shared value of a tradition that has always united generations and cultures through the harmonious chime of bells. Beyond their “din-don-dan”, there’s more than acoustics and ringing techniques—it’s also about craftsmanship: from the art of bronze casting to the skill of constructing sturdy bell towers and belfries.

“I want to dedicate this recognition to the younger generations so they can continue preserving the traditional art of bell-ringers. That sound, coming from thousands of bell towers in villages and towns across Italy, touches our very souls. It’s the famous ‘Sunday sound’ that has always marked our festive days,” said Gianmarco Mazzi, Italy’s Undersecretary of Culture, following UNESCO’s acknowledgment.

Just two days ago, the Jubilee officially began with the rite of opening the Holy Door at St. Peter’s Basilica, led by the Holy Father. For believers, it is a time to experience God’s grace and transformative power. For others, it remains a unique opportunity to encounter a city as breathtaking as ever, preparing once again to step into the spotlight. Rome, with its eternal beauty, holds a charm that must be lived rather than merely told. It’s not just in its monuments but in the chance to share a moment of life with this millennial city, which has watched history unfold at its feet.

The Turismo delle Radici (Roots Tourism) national project is an invitation to all Italian Americans to return home and discover lesser-known routes—places that may not be as famous but are no less surprising than the Colosseum. In Italy, after all, this is quite common: even the smallest village can boast a monument, painting, artifact, or hidden treasure. Every corner of the Peninsula of Wonders has a gem waiting to be uncovered. Let 2025 be the year to finally turn that long-awaited dream trip into reality. And this invitation isn’t just for the lucky winner of our annual Sweepstakes—which we promise to hold again next year—but for everyone who truly wants to reconnect with their roots.

Speaking of which, if you’d like to suggest an itinerary for our lottery—a vital fundraiser that allows our non-profit to continue delivering the newspaper to your home—we’re all ears! Every suggestion is welcome. Likewise, our mailbox is always open to your letters, memories, stories, and notifications about events organized by your Italian-American associations. Never forget: “LItalo-Americano is your voice.”

Founded to tell the stories and address the challenges of the Italian-American community, our newspaper remains as important today as ever, even in an age where we’re glued to our phones. It’s vital to share our experiences with the broader community, to feel part of a larger network, united under one umbrella that embraces our differences. Rediscovering our Italian roots, promoting them, sharing them, and living them together—or even putting them at the service of others—enriches not only our individual well-being but also the health of our society.

We are proud to renew our commitment for the coming year and look forward to accompanying you on this new journey. Over the course of 26 issues—from January to December— (only 59 dollars for the paper subscription, and 24 for the digital!), we’ll continue to tell the stories, places, and events that embody Italian-American identity. We invite you to renew your subscriptions (all details can be found at italoamericano.org) and to support LItalo-Americano with your donations. Only together can we ensure the long life of a newspaper that strives to be a useful resource, a teacher of language, a reliable companion, and a valuable lens through which to explore both the Italian and Italian-American worlds.

And now, as these final lines come to a close, we take the opportunity to wish you all a Happy New Year—may it bring health, happiness, and new achievements.

Happy 2025 to all of you, dear readers!

A inizio dicembre il Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale dell’Unesco ha proclamato l’Arte Campanaria tradizionale italiana Patrimonio Culturale Immateriale. Il suono millenario che hanno diffuso in tutti i paesi e le città della penisola, scandendo i ritmi della vita quotidiana, è l’ennesimo grande regalo all’Italia proprio a ridosso del Natale. Conferma il valore condiviso di una tradizione che accompagna da sempre la vita delle comunità unendo generazioni e culture nel melodioso rintocco delle campane, senza dimenticare che nel loro “Din-Don-Dan” non c’è solo acustica e tecniche di suonata ma la maestria artigianale che va dall’arte della fusione del bronzo alla capacità di allestire le resistenti strutture architettoniche delle celle campanarie e dei campanili.

“Voglio dedicare questo riconoscimento alle nuove generazioni, affinché possano continuare a preservare l’arte tradizionale dei campanari.  Quel suono che proviene da migliaia di campanili sparsi in borghi e comuni di tutta Italia, tocca la nostra anima. È il famoso ‘suono della domenica’ che scandisce da sempre i nostri giorni di festa”, ha detto il sottosegretario di Stato alla Cultura Gianmarco Mazzi dopo il riconoscimento dell’Unesco. 

Appena due giorni fa invece, è iniziato ufficialmente il Giubileo con il rito dell’apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre. Per chi crede è il tempo nel quale si sperimenta la santità di Dio che ci trasforma. Per chi non crede è comunque una grande occasione di incontro con una città sempre meravigliosa che si prepara a stare sotto i riflettori ancora una volta. Roma splende di una bellezza eterna, ha un fascino che va vissuto più che raccontato perché non si trova solo nei monumenti ma proprio nella possibilità di condividere un pezzo di strada insieme a questa città millenaria che ha visto la Storia scorrere ai suoi piedi.

Il progetto nazionale del Turismo delle Radici è un invito a tutti gli italoamericani a sperimentare il ritorno a casa e a scoprire rotte meno battute, itinerari forse poco famosi ma capaci di sorprendere tanto quanto il Colosseo perché oggettivamente è cosa piuttosto semplice in Italia: non c’è campanile, persino nel più piccolo dei borghi, che non possa vantare qualche monumento, dipinto, reperto o tesoro. Ogni angolo, nell’incantevole Penisola delle Meraviglie, ha sempre uno scrigno da aprire. Il 2025 può davvero essere l’anno giusto per trasformare in realtà quel viaggio che desideriamo tanto fare. E questo sarà vero non solo per il fortunato vincitore della Sweepstake che vi promettiamo anche l’anno prossimo, ma per tutti coloro che avranno davvero voglia di tornare a casa. 

A proposito, se desiderate suggerirci un itinerario per la fortunata lotteria che permette alla nostra no-profit di continuare a portare una copia del giornale a casa vostra, siamo a disposizione: ogni consiglio è ben accetto! Analogamente, la nostra casella postale è sempre in attesa di vostre lettere, ricordi, racconti e delle segnalazioni degli eventi che organizzate nelle vostre associazioni italoamericane. Non dimenticate che “L’Italo Americano è la vostra voce”. 

Nato proprio per raccontare ed esprimere le problematiche della comunità italoamericana, anche oggi che viviamo chini sui telefonini, cerchiamo di non dimenticare quanto sia importante condividere quel che viviamo con la comunità: è importante sentirci parte di una rete, stare sotto un ombrello più ampio che ci raccoglie nelle nostre differenze. Riscoprire la nostra italianità promuoverla, farla conoscere, condividerla e viverla insieme o anche metterla al servizio degli altri è estremamente salutare per il benessere sociale, oltre che individuale.

Noi siamo fieri di poter rinnovare il nostro impegno per l’anno che verrà e non aspettiamo che di potervi accompagnare in questo nuovo viaggio lungo 26 numeri (appena 59 dollari per il cartaceo e solo 24 dollari per una copia digitale!) che da gennaio a dicembre racconterà luoghi, eventi ed espressioni dell’italo-americanicità. Vi invitiamo a rinnovare gli abbonamenti (tutte le informazioni le trovate su italoamericano.org) e le donazioni a L’Italo Americano perché solo insieme possiamo garantire lunga vita a un giornale che cerca sempre di essere uno strumento utile, un insegnante di lingua, una compagnia affidabile e una chiave di lettura preziosa per conoscere il mondo italiano e italoamericano.

Ma ora non possiamo che cogliere l’occasione, in queste ultime righe, di auguravi Buon Anno perché porti benessere e nuovi traguardi a tutti voi, cari lettori. Felice 2025 a tutti!

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