Tony Bennett during a concert (Photo: Michael Bush/Dreamstime)

The last of the iconic quartet has departed. The alluring realm of the grand crooners has closed its doors, ending a golden era etched in the warmth, perfection, and emotional richness of hundreds of songs. Music and ambiance; an intimate, entrancing tone that required no special effects to capture the stage. Just the voice, the performance, the sensuality of music were sufficient. Each had their unique style, hits, repertoire, yet a shared thread ties them together.

Their names were Dino Paolo Martino Crocetti, Pierino Ronald Como, Francis Albert Sinatra, Anthony Dominick Benedetto. Or as we know them, Dean Martin, Perry Como, Frank Sinatra, and Tony Bennett. These four crooners par excellence, stalwarts of American musical history, share their roots in the vast Italian-American family. They neither spoke nor sang in Italian, but they propelled classic sounds and melodies to the limelight, enchanting those who were raised with a soundtrack of Bel Canto. 

Their unmatched musical ensemble established a self-sustaining genre, that managed to build an audience and foster musical appreciation for a harmonious, understated, emotional style. They crafted a timeless soundtrack, eternally fashionable, that transcended generations.

The collaboration between Stefani Joanne Angelina Germanotta, more commonly known as Lady Gaga, and an aging Tony Bennett exemplifies this. Multiple collaborations between them leveraged each other’s experiences, vocal prowess, and fan bases. They bridged two seemingly incompatible worlds: the effervescent pop queen and his refined, collected world, the young and the old. This universality lies not only in their musical talent but also flows subtly beneath their social narratives. A shared identity, a common cultural history, an ancient heritage, bind them. He has Calabrian roots, and she Sicilian, origins subtly present in their fully American public lives, a silent sense of belonging that marches alongside mutual professional respect.

Come September, The Lady and The Legend will stream the tale of the decade-long friendship that drew Lady Gaga closer to the icon of American jazz. The near-centenarian’s influence on the eclectic, gifted artist, known as much for her chameleon-like transformations as her phenomenal musical talent, is the crux of the documentary. His son, Danny Bennett, explains that it uncovers the solidarity between two singers or, more accurately, two individuals pursuing the same profession.

In a way, it echoes the relationship Bennett and Sinatra shared decades ago.

Danny Bennett shared with Variety, “They met at a time when she was struggling, following Artpop and the end of her partnership with Troy Carter, her former manager, which had her doubting herself. Tony helped her, encouraging her to believe in herself and persevere. Then, when he needed it, she was there to support him.” With kindness and empathy, she guided him as Alzheimer’s disease progressed.

Their genuine, deeply human connection might explain why both Cheek To Cheek and Love For Sale resonated so profoundly with the audience, garnering immense success. Their collaboration wasn’t a commercial endeavor but a shared decision, a challenge, an opportunity for mutual growth.

And as we move into a different subject, let’s hold on to these final words: choice, challenge, growth.

L’Italo-Americano continually draws inspiration from these tenets to present its readers with an ever-evolving newspaper, consistently true to its roots but innovative. It refreshes its content, pushes its boundaries. It strives to cater to its faithful audience’s tastes while offering new, exciting avenues within the tradition’s framework. The latest addition to our pages is the linguistic challenge posed by crosswords. Readers can immerse themselves in this game that fuels curiosity and research, tests their Italian-ness, and aids in honing their vocabulary with each new edition. Enjoy!

Anche l’ultimo dei fantastici quattro se ne è andato. Il mondo suadente dei grandi crooner si è chiuso, un’epoca d’oro incisa in centinaia di brani dalle vocalità calde, perfette, emozionali. Musica e atmosfera, quel tono confidenziale e affascinante che sul palco non aveva bisogno di effetti speciali per attirare l’attenzione. Bastava la voce, l’interpretazione, la sensualità del canto. Ciascuno con il proprio stile, i suoi successi, il suo repertorio. Un fil rouge però li accomuna.

Dino Paolo Martino Crocetti, Pierino Ronald Como, Francis Albert Sinatra, Anthony Dominick Benedetto. Ovvero Dean Martin, Perry Como, Frank Sinatra e Tony Bennett. I quattro crooner per eccellenza, un pezzo della storia musicale americana, condividono l’appartenenza alla grande famiglia italoamericana. Non parlano e non cantano italiano ma portano al successo sonorità classiche, melodie che si fanno amare da chi è cresciuto con la colonna sonora del bel canto.

Un poker musicale ineguagliabile che crea un filone che si autoalimenta, consolidando un pubblico, facendo crescere un gusto musicale, il piacere per uno stile armonico, non urlato, sentimentale. Producono una colonna sonora senza tempo, capace di non essere mai fuori moda. Tanto da divenire intergenerazionale. 

Lo dimostra la collaborazione che poco alla volta avvicina sempre di più la più che contemporanea Stefani Joanne Angelina Germanotta a un ormai agée Tony Bennett. Lavorano insieme a più riprese avvantaggiandosi l’uno dell’esperienza dell’altro, della rispettiva caratura vocale, dei fan dell’altro. Avvicinano due mondi che sembrano incompatibili: quello della brillante regina del pop e quello posato, composto e raffinato di lui, quello dei nipoti e quello dei nonni: una trasversalità che non sta solo nella musica o nel saper cantare bene ma che corre sotterranea nella biografia sociale di questi divi lontani tra loro ma non troppo. C’è come un legame identitario che li unisce, un passato culturale condiviso, un’eredità antica che li accomuna, lui con radici calabresi e lei siciliane, una provenienza silenziosa nella dimensione pubblica pienamente americana, un’appartenenza sottotraccia che condividono e che si fa strada insieme al reciproco rispetto professionale. 

A settembre “The Lady and The Legend” racconterà in streaming l’amicizia decennale che ha avvicinato Lady Gaga all’icona del jazz americano, l’influenza che questo quasi centenario ha avuto sulla carriera dell’eclettica e talentuosa artista che si è fatta notare per i suoi tanti trasformismi prima che per il suo eccezionale talento musicale. Il documentario, spiega il figlio Danny Bennett, racconta il dietro le quinte di un rapporto solidale tra i due cantanti, anzi, meglio detto, tra due persone che fanno lo stesso mestiere.

Un po’ quello che in modi differenti e decenni prima era avvenuto tra Bennett e Sinatra. 

“Si sono incontrati – ha raccontato Danny Bennett a Variety – in un momento in cui lei non si sentiva molto bene, dopo Artpop e la fine della sua collaborazione con Troy Carter, il suo ex manager, che le fece dubitare di se stessa. Tony l’ha aiutata e le ha detto di andare avanti, credendo in se stessa. E poi all’improvviso, alla fine, è stata lei a sostenere lui”. Con dolcezza ed empatia lo ha guidato mentre l’Alzheimer avanzava.

Un feeling veritiero, profondamente umano, autentico, che forse spiega perchè sia “Cheek To Cheek” sia “Love For Sale” siano stati accolti così bene dal pubblico e siano diventati grandi successi. Il loro featuring, insomma, non una partnership commerciale ma una scelta reciproca, una sfida e una crescita per entrambi.

Cambiamo argomento ma non queste ultime parole: scelta, sfida, crescita. 

Ad esse L’Italo-Americano si ispira continuamente per dare ai suoi lettori un giornale in costante evoluzione, per proporsi continuamente fedele a se stesso ma innovativo. Cambia i contenuti, si mette alla prova. Asseconda i gusti del suo fedele pubblico ma cerca di suggerire percorsi e interessi sempre nuovi nel solco della tradizione. Ultimo arrivato sulle nostre pagine è la sfida linguistica del cruciverba. Ciascuno potrà cimentarsi con questo gioco che stimola curiosità e ricerca, mette alla prova la propria italianità e aiuta a migliorare, edizione dopo edizione, la padronanza del proprio vocabolario. Buon divertimento!


Receive more stories like this in your inbox