Jean Louis Trintignant e Vittorio Gassman
A scene from "Il Sorpasso," the iconic Dino Risi's film. Copyrighted work available under Creative Commons Attribution. Author: Totorosan1. License:https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Cinema Italia celebrated its fifth anniversary on April 22, bringing the best of Dino Risi to San Francisco. Once again, for one entire day, the Castro Theatre welcomed Italian cinema lovers, who watched four movies and enjoyed the Commedia all’Italiana Party at the Mezzanine.
Thanks to the collaboration with the Italian Cultural Institute and Luce Cinecittà, four of Risi’s most significant movies – all featuring renowned Italian actor Vittorio Gassman in his shooting star roles – were shown. The Italian director had the ability to break up some Italian stereotypes: from the charlatan to the cheating husband, the characters of the commedia all’italiana find themselves playing funny roles, most times with tragic endings revealing depth and moral rigor behind the laughs.
After the premiere at the Museum of Modern Art a few months ago, the series in San Francisco showcased the regional premiere of the new 4K restorations of Il Sorpasso (The Easy Life) and Profumo di donna (Scent of a Woman),  a new 35 mm prints of Il mattatore (Love and Larceny), and I mostri (15 from Rome – Opiate ’67).
Left to right: Camilla Cormanni (Istituto Luce Cinecittà) and Daniela Cilia (Cinema Italia San Francisco) at Dino Risi – A Film Series Ph Credits: Flavia Loreto

The event became also an opportunity for a conversation with Camilla Cormanni, responsible of International Cultural Events at Luce Cinecittà. Camilla explored the status of the Italian cinema and the important role of the Institute.
Camilla, what does Luce Cinecittà represent today?
Luce Cinecittà was created by putting together the historical Istituto Luce, launched in 1924, and Cinecittà Holding SpA. The new organization is responsible for all the events related to the Italian cinema, on behalf of the Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo. On one side, we have one of the largest archives in Europe, today also UNESCO World Heritage, that runs the digitalization of photos, videos, and also documentaries and movies production. On the other hand, we promote Italian cinema worldwide, both classic and contemporary, through the support of important festivals around the globe. The role also includes a support to the production, some homages to well-known directors, actors, and actresses of our past, as well as restorations and exhibitions.
There is special connection with San Francisco. Why? 
I do believe that Europeans in general and Italians in particular consider San Francisco very close to their culture and interests. People here are very curious and open to influences from other cultures and countries. We have been presenting movie festivals in San Francisco and Berkeley for 20 years now, also through the collaboration with the Pacific Film Archive and, in the past, with the San Francisco International Film Festival. Because of some changes in the direction and the PFA reorganization, for some time we did not run any activity. Then, five years ago, we started again by screening big movies from the past and receiving a great support by the public and the local media.
A finely restored Lancia Aurelia B24 at the Regional Premiere of Dino Risi’s iconic film Il Sorpasso at San Francisco’s iconic Castro Theatre. (ph: Flavia Loreto)
What’s your feeling about the local audience and its involvement?
As I already mentioned, we feel at home here. The Castro Theatre and Berkeley have an amazing audience, people that attended our events thanked us for the movie selections many times. One of my greatest memories ever regards a conversation with one of the directors of the San Francisco Film Festival: since there was some criticism around the choice of Totò at the Castro Theatre, he joked and suggested to bring a jacket for the premiere. According to him, the theatre would have been empty and cold. The day after, I told him that a thousand people showed up, keeping the place nice and warm. We were sold out, and Toto’s daughter and niece were very happy of the general outcome. I have never been so grateful to the San Francisco’s audience as I was that night.
You pick the best Italian directors, actors/actresses, and movies. 
Every year, we organize a festival focused on a big name of the Italian cinema. We usually have the remake of the movie or we run a digital restoration. We have a world premiere at the MoMa in New York in December. The names are chosen according, for example, to anniversaries, nevertheless in 2016 we celebrated Dino Risi’s 100 birthday anniversary.
Luce Cinecittà is trying to promote Italian cinema worldwide. Why is that important?
Luce Cinecittà is not trying, it promotes Italian Cinema worldwide. Cinema is the most immediate and clear way to spread the local culture, and very few countries can count on a tradition similar to our cinema from the past, as well as on the energy of the contemporary productions. If you think about the last editions of the Academy Awards, Fuocoammare by Gianfranco Rosi has run as best documentary, whereas Paolo Sorrentino actually won with The Great Beauty in 2014. Big success abroad also for Perfetti Sconosciuti by Paolo Genovese, and Lo chiamavano Jeeg Robot by Gabriele Mainetti. We are active with many festivals and activities across ninety countries because the Italian cinema is well appreciated everywhere.
Cinema Italia ha celebrato il suo quinto anniversario il 22 aprile, portando il meglio di Dino Risi a San Francisco. Ancora una volta, per un giorno intero, il Castro Theatre ha dato il benvenuto agli amanti del cinema italiano che hanno visto quattro film e goduto del party in stile Commedia all’Italiana nel mezzanino.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Culturale Italiano e Luce Cinecittà, sono stati proiettati quattro dei film più significativi di Risi, tutti interpretati dal famoso attore italiano Vittorio Gassman in ruoli da protagonista. Il regista italiano ha avuto la capacità di rompere alcuni degli stereotipi italiani: dal ciarlatano al marito imbroglione, i personaggi della Commedia all’italiana si sono trovati a interpretare ruoli divertenti, il più delle volte con finali tragici per rivelare profondità e rigore morale dietro alle risate.

Da sinistra Camilla Cormanni (Istituto Luce Cinecittà) e Daniela Cilia (Cinema Italia San Francisco) at Dino Risi – A Film Series Ph Credits: Flavia Loreto

L’evento ha dato anche l’opportunità di fare una conversazione con Camilla Cormanni, responsabile degli Eventi Culturali Internazionali di Luce Cinecittà. Camilla ha discusso dello stato del cinema italiano e dell’importante ruolo dell’ Istituto.
Camilla, cosa rappresenta oggi Luce Cinecittà? 
Luce Cinecittà è stata creata mettendo insieme lo storico Istituto Luce, lanciato nel 1924, e Cinecittà Holding SpA. La nuova organizzazione è responsabile di tutti gli eventi relativi al cinema italiano, per conto del Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo. Da un lato, abbiamo uno dei più grandi archivi in Europa, oggi anche Patrimonio mondiale Unesco, che gestisce la digitalizzazione di fotografie, video ed anche documentari e produzione cinematografica. Dall’altro lato promuoviamo il cinema italiano nel mondo, sia classico che contemporaneo, attraverso il supporto di importanti festival in giro per il globo. Tra gli scopi anche il sostegno alla produzione, omaggi a importanti registi, attori ed attrici del nostro passato, come pure restauri e mostre.

La Lancia Aurelia B24 spider, macchina iconica usata nel film Il sorpasso 1962 esposta di fronte al Castro Theatre. (ph: Flavia Loreto)

C’è un collegamento speciale con San Francisco. Perché?  
Credo che gli europei in generale e gli italiani in particolare, considerino San Francisco molto vicina alla loro cultura e ai loro interessi. La gente qui è molto curiosa ed aperta alle influenze di altre culture e Paesi. Stiamo portando festival cinematografici a San Francisco e Berkeley da 20 anni, anche tramite la collaborazione col Pacific Film Archive e, in passato, del San Francisco International Film Festival. A causa di alcuni cambi nella direzione e della riorganizzazione di PFA, per un certo periodo di tempo non abbiamo svolto alcuna attività. Poi, 5 anni fa, abbiamo ripreso proiettando grandi film del passato e ricevendo un grosso consenso da parte del pubblico e dei media locali.
Che idea si è fatta del pubblico locale e del suo coinvolgimento? 
Come ho già detto, qui ci sentiamo a casa. Il Castro Theatre e Berkeley hanno un pubblico sorprendente, persone che hanno presenziato ai nostri eventi ringraziandoci molto per i film selezionati. Uno dei miei ricordi preferiti riguarda la conversazione con uno dei direttori del San Francisco Film Festival: poiché c’erano critiche sulla scelta di Totò al Castro Theatre, lui ha scherzato e suggerito di portare una giacca per la première. Secondo lui, il teatro sarebbe stato vuoto e freddo. Il giorno dopo, gli dissi che si erano presentate mille persone, che avevano reso il luogo bello e caldo. Abbiamo fatto sold out, e la figlia e la nipote di Totò sono state molto felici del risultato finale. Non sono mai stata così grata al pubblico di San Francisco come quella sera.
Voi scegliete i migliori registi italiani, attori-attrici, e film.  
Ogni anno, organizziamo un festival che si concentra su un nome importante del cinema italiano. Di solito abbiamo il remake del film o un restauro digitale. Abbiamo avuto una première mondiale al MoMa di New York a dicembre. I nomi sono scelti, per esempio, in base agli anniversari e non è un caso che nel 2016 sia celebrato il 100° anniversario della nascita di Dino Risi.
Luce Cinecittà sta cercando di promuovere il cinema italiano nel mondo. Perché è importante? 
Luce Cinecittà non sta cercando, promuove il Cinema italiano nel mondo. Il cinema è il modo più immediato e chiaro di diffondere la cultura locale, e pochissimi Paesi possono contare su una tradizione simile a quella del nostro cinema del passato, così come sull’energia delle produzioni contemporanee. Se si pensa alle ultime edizioni dei Premi dell’Academy, Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha concorso come miglior documentario, mentre Paolo Sorrentino ha vinto con La Grande Bellezza nel 2014. Grande successo all’estero anche per Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese, e Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Siamo attivi attraverso molti festival e iniziative in novanta Paesi perché il Cinema italiano è ben apprezzato dappertutto.
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