While the vaccination campaign against Covid-19 in Italy and Europe continues, new ways to limit the spread of the disease, which has become more contagious because of its delta variant, have been discussed and implemented around the continent. Recently France – where cases have risen exponentially – made the EU green pass compulsory to access public events, restaurants and public transports across the country, in a bid not only to limit the circulation of the virus, but also to push more people to get vaccinated. Italy has been following suit.
But, first of all, what is the EU green pass?
Officially known as the EU Digital Covid Certificate, it is the digital proof that you have either been fully vaccinated against Covid-19 (it is valid for 9 months from the date of the second dose) or recovered from Covid-19 in the past 6 months, or received a negative PCR test result within the previous 72 hours (48 for rapid antigen tests, where accepted). The certificate can be either downloaded or printed and contains a QR code with a digital signature to ensure it cannot be falsified.
Right now, travel among EU countries is allowed without quarantine (unless further restrictions based on infection rates exist) for all people with the green pass, but it is clear the document will soon become a necessity also for other activities.
As of today (3rd of August 2021), 31.9 million (53% of the total population) of people over 12 are fully vaccinated, and a total of 69.2 million doses administered. However, the Italian government and the CTS (Technical Scientific Committee, the specialized medico-scientific body working with the government during the pandemic) feel there are still too many people who are refusing the jab, or remain undecided: this could create issues, especially later in the year, when schools reopen and the cold season returns. And while daily cases are far from the peak of the winter months, they have been rising steadily, partly because of the higher infectiousness of the delta variant, partly because people – especially young and non vaccinated – have been enjoying the sun and the holidays, gathering more often.
At the end of July, the Italian government decided to make the Green Pass compulsory to access all public events like fairs, concerts, parades, to enter cinemas and theaters and to take part to all types of large gatherings, such as weddings. It is also compulsory to access gyms, pools, bars, cafés and restaurants indoors, an option which displeases part of the majority (Lega and a section of Forza Italia) and the opposition (Fratelli d’Italia).
There are other issues at stake, though. With the increasing number of cases across the country (+61% in a week), the hypothesis of closures and restrictions (evening curfews, limited opening hours for cafés and restaurants) is real for some regions, including Lazio and Sicily. However, it has been argued, thanks to vaccines and to the younger age of the people infected, current cases are not as serious, and our hospitals – including ICU units – remain largely empty. For this reason, the government and the CTS chose new parameters to decide whether restrictions should be applied, not based on the number of infections but, rather, on the percentage of people vaccinated in a region, and that of people hospitalized. At the moment, a region enters the “yellow zone” (face masks compulsory also outdoors, dining allowed only outdoors and limited opening hours for restaurants and cafés) when hospitalizations reach 10% of ICU capacity and 15% of regular wards capacity.
Decisions are yet to be made — but are expected this week — about other important issues, including compulsory vaccination for teachers and school personnel, the use of the Green Pass to travel on public national transport, as well as better outreach for those categories – the under 29 and the over 60, in particular – who have been answering too slowly to the call to get vaccinated. Indeed, while the vaccination campaign has been going fast, there are still too many people refusing to get inoculated, either for fear or lack of information: it is paramount that rates of vaccination among these categories increase quickly, if we want to avoid the risk of a fourth wave in the Fall, experts say.
Two weeks ago, Confindustria (the Italian association of trade and business) proposed to introduce the use of the green pass also for employees and workers of affiliated companies, creating a wave of disdain among workers unions’ representatives.
Talks will continue in Rome, with a new DPCM (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, that is, a decree from our Prime Minister) expected later in the week.
Mentre la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Italia e in Europa continua, nuovi modi per limitare la diffusione della malattia, che è diventata più contagiosa a causa della variante Delta, sono stati discussi e attuati in tutto il continente. Recentemente la Francia – dove i casi sono aumentati esponenzialmente – ha reso obbligatorio l’EU green pass per accedere a eventi pubblici, ristoranti e trasporti pubblici in tutto il Paese, nel tentativo non solo di limitare la circolazione del virus, ma anche di spingere più persone a vaccinarsi. L’Italia ne sta seguendo l’esempio.
Ma, prima di tutto, cos’è il green pass dell’UE?
Conosciuto ufficialmente come Certificato Digitale Covid dell’UE, è la prova digitale che sei stato completamente vaccinato contro il Covid-19 (è valido per 9 mesi dalla data della seconda dose) o sei guarito dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi, o hai ricevuto un risultato negativo del test PCR nelle 72 ore precedenti (48 per i test antigene rapidi, dove accettati). Il certificato può essere scaricato o stampato e contiene un codice QR con una firma digitale per garantire che non possa essere falsificato.
In questo momento, i viaggi tra i Paesi dell’UE sono consentiti senza quarantena (a meno che non esistano ulteriori restrizioni basate sui tassi di infezione) per tutte le persone con il green pass.
Ad oggi (3 Agosto 2021), 31.9 milioni di persone sopra i 12 anni (53% della popolazione) sono totalmente vaccinati, e un totale di 69.2 milioni di dosi sono state somministrate.
Tuttavia, il governo italiano e il CTS (Comitato Tecnico Scientifico, l’organismo medico-scientifico specializzato che sta collaborando con il governo per la pandemia) ritengono che ci siano ancora troppe persone che rifiutano il vaccino, o sono indecise: questo potrebbe creare problemi, soprattutto più avanti nell’anno, quando riapriranno le scuole e tornerà la stagione fredda. E se i casi giornalieri sono lontani dal picco dei mesi invernali, sono in costante aumento, in parte a causa della maggiore infettività della variante Delta, in parte perché le persone – soprattutto giovani e non vaccinate – si sono godute il sole e le vacanze, riunendosi più spesso.
Alla fine di Luglio, il governo Italiano ha reso il green pass obbligatorio per accedere a tutti gli eventi pubblici come fiere, concerti e sfilate, per andare al cinema e a teatro, e per prendere parte a tutti i tipi di grandi raduni, come i matrimoni. E’ anche necessario per accedere a palestre, piscine, bar e ristoranti al chiuso, opzione non gradita a parte della maggioranza (Lega e parte di Forza Italia) e all’opposizione (Fratelli d’Italia).
Le questioni in gioco, però, sono altre. Con l’aumento dei casi in tutto il Paese (+61% in una settimana), l’ipotesi di chiusure e restrizioni (coprifuoco serale, orari limitati per bar e ristoranti) è reale per alcune regioni, tra cui Lazio e Sicilia. Tuttavia, grazie ai vaccini e alla più giovane età delle persone infettate, i casi attuali non sono così gravi, e i nostri ospedali – compresi i reparti di terapia intensiva – rimangono in gran parte vuoti. Per questo motivo, il governo e il CTS stanno discutendo nuovi parametri per decidere se applicare restrizioni, non basate sul numero di infezioni ma, piuttosto, sulla percentuale di persone vaccinate in una regione, e su quella degli ospedalizzati. Al momento, una regione entra nella “zona gialla” (mascherine obbligatorie anche all’aperto, pasti consentiti solo all’aperto e orari di apertura limitati per ristoranti e caffè) quando i ricoveri raggiungono il 10% della capacità delle terapie intensive e il 15% della capacità dei reparti normali.
Entro fine settimana sono attese decisioni relative ad altre importanti questioni, tra cui la vaccinazione obbligatoria per gli insegnanti e il personale scolastico, uso del green pass per accedere ai trasporti pubblici, nonché una migliore diffusione per quelle categorie – gli under 29 e gli over 60, in particolare – che hanno risposto troppo lentamente all’invito a vaccinarsi. Infatti, mentre la campagna di vaccinazione è andata veloce, ci sono ancora troppe persone che si rifiutano di vaccinarsi, per paura o per mancanza di informazioni: è fondamentale che i tassi di vaccinazione tra queste categorie aumentino rapidamente, se vogliamo evitare il rischio di una quarta ondata in autunno, dicono gli esperti.
Due settimane fa, Confindustria ha proposto di introdurre l’uso del green pass anche per i dipendenti e i lavoratori delle aziende affiliate, creando un’ondata di sdegno tra i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori.
I colloqui continueranno a Roma, con un nuovo DPCM (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri)atteso entro fine settimana.
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