Le eccellenze dell’artigianato e dell’economia regionale del Friuli Venezia Giulia a New York.
“Negli ultimi dieci anni, il made in Italy sta conoscendo una crescente fortuna negli USA — ha spiegato Luca Balestra, Managing Director Head of European Corporates — I settori in cui i nostri prodotti sono più apprezzati sono quelli delle 3 f: food, fashion and forniture. In particolare sul settore dell’arredamento, è da notare che in questo momento i dazi sono a zero. E poi c’è anche la tecnologia: i nostri ingegneri sono riconosciuti come una eccellenza assoluta”.
E anche se il momento politico sembra creare delle incertezze e una generale imprevedibilità “continuiamo a vedere un forte interesse delle aziende italiane a investire su questo mercato”, ha detto Francesco Salvatori, Head of CIB Americas per UniCredit Bank S.p.A. New York Branch.
Il proficuo scambio tra gli imprenditori e i professionisti di base a New York con i corregionali è stato caratterizzato da un forte spirito di collaborazione: “La possibilità di scambiarci idee, conoscenze, opinioni e competenze con i friulani che da anni lavorano in queste aree è preziosa – ha commentato in chiusura dell’incontro Adriano Luci, presidente Ente Friuli nel Mondo – Parlare di italianità ci deve rendere orgogliosi e il nostro Friuli Venezia Giulia, per quanto piccolo, può esportare il meglio, soprattutto se saremo in grado di mettere in rete le nostre risorse, come puntiamo a fare con iniziative di queste genere”.
Si è discusso di opportunità commerciali nel corso della tavola rotonda Industria, artigianato, cultura e tradizioni del Friuli Venezia Giulia nell’America 4.0. A fare gli onori di casa l’avvocato Paolo Strino, presidente Alma (Italian L.L.M. Association) e partner dello studio legale Gibbons che ha ospitato l’evento. Strino ha auspicato che iniziative di confronto con chi dall’Italia è interessato a questo mercato siano frequenti e continuative. Nel creare questo ponte, strumentali e strategici possono essere i corregionali all’estero e le associazioni che li rappresentano.
Ne è convinto il friulano Tomaso Veneroso, ceo Am Cast Inc. e presidente Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo che, insieme ad Alma, Issnaf, Nova-Mba e Bocconi Alumni Association, fanno parte del Circolo Italiano, una “associazione delle associazioni”, come la definisce Veneroso, il cui scopo è di supportare un network di professionisti, imprenditori e ricercatori italiani negli Usa.
Tra questi, tanti friulani d’eccellenza, come Clara Flebus, court attorney presso la Corte d’appello dello Stato di New York, che, durante la tavola rotonda, ha offerto ai corregionali una panoramica del sistema giuridico e giudiziario americano sottolineando l’importanza di conoscere le regole del mercato in cui si vuole entrare. Sara Traverso, amministratore delegato REISOL ha invece concentrato il suo intervento sulle opportunità di investimento immobiliare, spiegando le particolarità del sistema del real estate newyorchese.
Infine, Cinzia Paveglio, americana di origini friulane e business manager North America di Officine Meccaniche Pontida ha raccomandato ai corregionali interessati ad esportare negli USA di arrivare preparati ad un mercato delle dimensioni di quello americano e di pianificare al meglio, dotando la propria azienda delle strutture e della mentalità necessarie per soddisfare le esigenze del cliente americano.
Grande enfasi è stata all’artigianato come settore del made in Italy da sviluppare all’estero e punto di forza di una filosofia incentrata sulla qualità e la specializzazione. Eva Seminara, capo categoria artigianato artistico Confartigianato-Imprese Udine, ha presentato alcuni dei prodotti degli artigiani friulani, andando dall’arte pasticcera alla gioielleria, dalla rilegatura di libri alla sartoria e arredamento. Fondamentale, ha spiegato Seminara, è il rapporto del settore artigianale con il territorio: “I nostri artigiani – ha detto – sono veicolo di turismo e sviluppo dell’intera regione. Le aziende artigianali si aprono e condividono il proprio sapere”.
A seguire la presentazione di una delle eccellenze artigianali assolute della regione, la quasi centenaria Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. A raccontarne le attività Giulia Palamin, maestra mosaicista della scuola che ha ripercorso la storia del mosaico, dai romani alla contemporaneità, sottolineando come la scuola di Spilimbergo esporti artisti ed opere d’arte in tutto il mondo, compresa New York , dove mosaici realizzati dalla scuola su disegno di Giulio Candussio adornano la stazione del World Trade Center.
La maestra Palamin ha illustrato tecniche e percorsi formativi offerti dalla scuola spiegando al pubblico come l’arte del mosaico sia fatta di attenta cura dei dettagli.
E’ stato anche presentato il libro Le nostre radici a tavola. La cultura del cibo legame con la terra d’origine. I prodotti e la cucina friulana, giuliana e slovena, realizzato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale Cultura, Sport e Solidarietà – Servizio Corregionali all’estero e Integrazione degli immigrati, in collaborazione con Ersa, Agenzia per lo sviluppo rurale, ed Ente Friuli nel Mondo, Associazione Giuliani nel Mondo, Efasce, Unione Emigranti Sloveni del FVG, Alef. Il libro raccoglie tradizioni, prodotti, ricette e curiosità della cucina della regione. “Il cibo è la nostra lingua comune — ha detto Adriano Luci — ed è per questo che abbiamo scelto di comunicarci attraverso questo libro che vogliamo portare in giro per il mondo, dovunque ci siano i nostri corregionali e amanti dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia in genere. Il nostro viaggio parte da New York ma proseguirà. Tradurremo il libro in altre cinque lingue, ai fini della sua distribuzione ai corregionali di tutto il mondo”.
L’iniziativa “Cultura, tradizioni, economia del Friuli Venezia Giulia a New York” è stata promossa da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Cultura, Sport e Solidarietà – Servizio Corregionali all’estero e Integrazione degli immigrati e realizzata in qualità di capofila dall’Ente Friuli nel Mondo, in partenariato con le quattro associazioni dei corregionali all’estero riconosciute dalla Regione Eraple, Associazione Giuliani nel Mondo, Efasce, Unione Emigranti Sloveni del FVG e con il coordinamento della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo di New York e Alma.