La forchetta, in tutte le sue declinazioni dal suo debutto in società ad oggi, è la protagonista dell’insolita mostra fotografica ‘NoTools_Fork1’, una raccolta di 40 immagini scattate dal fotografo di cibi, di cucine e di chef Davide Dutto. Si tratta della prima parte del progetto No Tools diviso in tre capitoli Fork1, Spoon2, Knife3. La mostra si è già tenuta a Torino e adesso debutta in Toscana, in uno dei saloni di Villa Ferdinanda di Artimino, una splendida villa medicea patrimonio UNESCO, in occasione dell’11° Premio Italia a Tavola.

Nelle mostre di Dutto le posate non hanno più solo valenza estetica o funzionale, ma diventano simboli dell’agire umano. Alcuni dei 40 scatti riproducono forchette appartenenti alla famiglia dello chef siciliano Pino Cuttaia con cui Dutto lavora da anni. Le altre sono state trovate da Dutto nei mercatini delle pulci, “che portano alla superficie – spiega il fotografo – segni che lasciano immaginare numerose storie di vite, di persone, di piatti, di palati e di bocche”. L’utensile, in questo modo, diventa oggetto di poesia e di storia umana.

 Davide Dutto esplora con la fotografia il mondo delle forchette, sottolineando la centralità nella vita di tutti i giorni della tavola e dello stile di vita italiano ad esso legato. Una rassegna di alto valore emozionale che ha fra i suoi focus la riproduzione della prima forchetta della storia, quella portata da Caterina de’ Medici “in dote” alla corte di Francia e grazie alla quale è cambiato il modo di stare a tavola ed è nata la storia moderna della Cucina, di cui l’Italia può e deve rivendicare l’avvio.

Davide Dutto, classe 1961, piemontese, è da più di trent’anni fotografo professionista e presto avvicinatosi alla realtà gastronomica, per esplorarne territori, prodotti e protagonisti, spesso al servizio dell’editoria di settore, e negli ultimi anni alle prese con il progetto Chef Profile, che attraverso le immagini stabilisce un dialogo tra fotografo e cuoco, traducendosi in una raffinata riflessione sulle ombre cinesi.

No Tools si svilupperà in tre capitoli, a partire dalle forchette di Fork1 (seguiranno Spoon2 e Knife3). “NoTools simboleggia un attrezzo che non è solo un attrezzo e ti permette di concretizzare un pensiero. – afferma Dutto – Agli oggetti, alla fine ti affeziona: la forchetta cui mi sono legato di più con questo progetto, per esempio, è la prima che ho acquistato; è molto vecchia e l’ho trovata in un mercatino delle pulci di Fossano. Oggi ne ho tantissime e le sto acquistando anche online dall’Inghilterra e da tutta Europa: più sono rovinate, più sono intrise di storia e più posso immaginare il percorso che hanno fatto prima di arrivare a me”.


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