The ancient curule seats had a very distinctive X shape that many chairs of today still have (Photo: Grafisphos/Dreamstime)

If you’ve ever been camping, you definitely own one: the ubiquitous foldable chair. You may have one with a full back, or perhaps a simpler, more portable version, the one with legs shaped like an “X” and a seat made with a square of sturdy fabric. In Italy, we often bring them to the beach, too.

So, we are all familiar with them, but did you know foldable chairs were made popular by the ancient Romans?

Our beloved ancestors were quite fond of a type of seat called sella curulis or curule seat, a portable and foldable X-shaped stool, often very ornate, which was associated with judiciary power. In the beginning, the curule seat was used only by the Roman kings then, at a later stage, also by magistrates who had their own jurisdiction, who were called curuli. Of course, when Rome became an empire, the Emperor had the right to use curule seats, too. In fact, emperors had a special version of it, called sella aurea, or golden seat, which was introduced by Julius Caesar.

If we want to be precise, however, the Romans didn’t invent their foldable curule seats, they inherited them from the Etruscans and it was Rome’s fifth king, Tarquinius Priscus, who made them popular in the Eternal City – which, back then, wasn’t known as such quite yet.

Did you know that our common foldable chairs were invented by the Romans? (Photo: Linjerry/Dreamstime)

We also know that curule seats were used by generals in the army, in name of their association with power and leadership. However, sellae curules were eventually also adapted to domestic use, which meant that regular soldiers often had their own, too.

Indeed, archeological findings from Pompeii show that the curule seat evolved into a slightly larger piece of furniture, always foldable, popular among common people. Romans had the habit of carrying it with them if they went on long, leisurely walks, so that they could open them and sit to relax or chat with their companions.

Whether we are talking about curule seats for magistrates, emperors and generals, or the domestic versions the Romans carried with them on walks, these were, more often than not, beautifully decorated pieces, with animal heads carvings and intricate patterns enriching their wooden structure.

Se siete mai stati in campeggio, sicuramente ne possedete una: l’onnipresente sedia pieghevole. Forse ne avete una con lo schienale intero, o forse una versione più semplice e portatile, quella con le gambe a forma di “X” e la seduta realizzata con un quadrato di tessuto robusto. In Italia le portiamo spesso anche in spiaggia.

Quindi, le conosciamo tutti, ma sapevate che le sedie pieghevoli sono state rese popolari dagli antichi Romani?

I nostri amati antenati erano molto affezionati a un tipo di sedile chiamato sella curulis o curule, uno sgabello portatile e pieghevole a forma di X, spesso molto decorato, che era associato al potere giudiziario. All’inizio la sella curule era utilizzata solo dai re romani, poi, in una fase successiva, anche dai magistrati che avevano una propria giurisdizione, chiamati curuli. Naturalmente, quando Roma divenne un impero, anche l’imperatore ebbe il diritto di utilizzare le sedi curule. Anzi, gli imperatori ne avevano una versione speciale, chiamata sella aurea, introdotta da Giulio Cesare.

Se vogliamo essere precisi, però, i Romani non hanno inventato i sedili curuli pieghevoli, ma li hanno ereditati dagli Etruschi e fu il quinto re di Roma, Tarquinio Prisco, a renderli popolari nella Città Eterna, che allora non era ancora conosciuta come tale.

Sappiamo anche che le sellae curule erano utilizzate dai generali dell’esercito, in nome della loro associazione con il potere e la leadership. Tuttavia, le sellae curule

vennero adattate anche all’uso domestico, il che significa che anche i soldati regolari spesso ne avevano una.

Infatti, i reperti archeologici di Pompei dimostrano che si sono evolute in un mobile leggermente più grande, sempre pieghevole, popolare tra la gente comune. I Romani avevano l’abitudine di portarli con sé durante le lunghe passeggiate, in modo da poterli aprire e sedersi per rilassarsi o chiacchierare con i compagni.

Sia che si tratti di sedili curuli per magistrati, imperatori e generali, sia che si tratti di versioni domestiche che i Romani portavano con sé durante le passeggiate, il più delle volte si trattava di pezzi splendidamente decorati, con intagli di teste di animali e motivi intricati che arricchivano la loro struttura in legno.


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