2 giugno. È festa anche oltreoceano e anche qui a Los Angeles, dove la comunità italiana è particolarmente numerosa. Anche quest’anno Istituzioni e cittadini hanno voluto ricordare quel giorno del 1946 in cui con un referendum gli italiani scelsero la Repubblica.
Festa quindi a Pico House, una delle strutture più interessanti di downtown Los Angeles. La costruzione, ufficialmente inaugurata nel 1870, era originariamente un hotel, sorto proprio dove gli emigrati provenienti dal vecchio continente avevano ricreato una piccola Italia. Non a caso, in questa stessa area, nascerà presto il nuovo Museo Italo-Americano.
Nel frattempo, gli italiani si ritrovano qui per occasioni speciali, come la Festa della Repubblica, affollata più degli scorsi anni per l’occasione.
Diversi gli ospiti in rappresentanza sia dell’Italia che della città di Los Angeles, a rimarcare la stretta e fondamentale collaborazione tra le due sponde dell’oceano. Tra loro, lo chef Bruno Serato, proprietario dell’Anaheim White House e ben conosciuto dalla comunità locale per il suo impegno nel sociale.
In occasione della Festa delle Repubblica, Serato è stato investito di una delle onorificenze più importanti, il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, voluta dal Presidente Giorgio Napolitano e consegnata ufficialmente dal Console Generale Giuseppe Perrone.
Svago poi, con un programma ideato da Fabrizio Mancinelli e Andrea Speroni, che ha spaziato dalla musica del duo Federico Ferrandina e Jasmine Tommaso e del Coro ArteMusica, alla fotografia,con una mostra di Anna Dusi, Gianfilippo De Rossi e Massimiliano Leanza, curata da Luigia Martelloni, fino al reading di passi di Elena Vannoni interpretati da Romina Caruana.
Una festa sì, ma anche un momento per riflettere sulle difficoltà dell’Italia, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante le celebrazioni a Roma. Punto su cui si è soffermato anche il Console Generale Perrone durante la cerimonia di Pico House: “Come molti altri Paesi, anche l’Italia al momento sta attraversando un periodo difficile” ha dichiarato. “Molte sono le sfide che ci troviamo ad affrontare. In un momento come questo, è importante l’impegno di ciascuno di noi, in ogni parte del mondo”.
Che la Festa della Repubblica sia dunque un momento di coesione e celebrazione della propria storia e cultura, ma anche uno stimolo all’impegno per una ripresa rapida ed efficace. Anche da lontano si può fare molto, e si può fare bene.