The "ceri" are lifted up shortly before the beginning of the race (Photo: Jon Kempner/Dreamstime)

The Festa dei Ceri, or Saint Ubaldo Day, is a centuries-old tradition held annually on May 15 in the medieval town of Gubbio, in Umbria. The festivity honors Saint Ubaldo Baldassini, the town’s patron saint, who died in 1160. Central to the celebration is the Corsa dei Ceri, a unique procession during which three towering wooden structures, each topped with a statue of a saint —Saint Ubaldo, Saint George, and Saint Anthony — are carried at a run through the steep and winding streets of Gubbio by teams of runners known as ceraioli.

The Corsa dei Ceri in Gubbio’s main square (Photo: Elisa Bistocchi/Dreamstime)

Although some historians suggest that the event may have roots in ancient pagan rites celebrating the return of spring, the prevailing belief is that it began as a solemn religious procession to commemorate the death of Saint Ubaldo during the Middle Ages.  Over time, the originally wholly religious observance transformed into the energetic and competitive event seen today.

The festivities begin early in the morning, with the sound of drummers and musicians filling the town’s historic center. The ceraioli, dressed in bright colors representing their saints — yellow for Saint Ubaldo, blue for Saint George, and black for Saint Anthony —gather to prepare for the arduous task ahead. Each Cero, made of heavy wood and weighing approximately 400 to 450 pounds, is mounted onto a wooden framework that allows teams of men to carry it on their shoulders. The procession winds its way through Gubbio’s narrow alleys and up the steep slopes toward the Basilica of Saint Ubaldo, perched atop Mount Ingino. The event culminates with the symbolic placing of the Ceri inside the Basilica, where they remain on display until the following year.

Despite the lively atmosphere and the physical intensity of the event, the Festa dei Ceri is not a competitive race: there is no official winner, as the purpose is not to defeat the other teams but to honor the saint and keep centuries of tradition alive. In 2013, UNESCO recognized the Festa dei Ceri as part of Intangible Cultural Heritage, stressing its importance in preserving local identity and social cohesion.

La Festa dei Ceri è una tradizione secolare che si tiene ogni anno il 15 maggio nella città medievale di Gubbio, in Umbria. La festa onora Sant’Ubaldo Baldassini, patrono della città, morto nel 1160. Fulcro della celebrazione è la Corsa dei Ceri, una processione unica nel suo genere durante la quale tre imponenti strutture in legno, ciascuna sormontata dalla statua di un santo – Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio – vengono portate di corsa per le ripide e tortuose vie di Gubbio da squadre di corridori noti come ceraioli.

Sebbene alcuni storici suggeriscano che l’evento possa affondare le radici in antichi riti pagani che celebravano il ritorno della primavera, la credenza prevalente è che abbia avuto origine come solenne processione religiosa per commemorare la morte di Sant’Ubaldo durante il Medioevo. Nel corso del tempo, la celebrazione, originariamente prettamente religiosa, si è trasformata nell’evento energico e competitivo che conosciamo oggi.

I festeggiamenti iniziano di buon mattino, con il suono di tamburi e musicisti che riempiono il centro storico della città. I ​​ceraioli, vestiti con i colori vivaci che rappresentano i loro santi – giallo per Sant’Ubaldo, blu per San Giorgio e nero per Sant’Antonio – si riuniscono per prepararsi all’arduo compito che li attende. Ogni Cero, fatto di legno pesante e del peso di circa 180-220 chili, viene montato su un’intelaiatura di legno che permette a squadre di uomini di trasportarlo sulle spalle. La processione si snoda attraverso gli stretti vicoli di Gubbio e risale i ripidi pendii verso la Basilica di Sant’Ubaldo, arroccata sulla cima del Monte Ingino. L’evento culmina con la deposizione simbolica dei Ceri all’interno della Basilica, dove rimangono esposti fino all’anno successivo.

Nonostante l’atmosfera vivace e l’intensità fisica dell’evento, la Festa dei Ceri non è una gara competitiva: non c’è un vincitore ufficiale, poiché lo scopo non è sconfiggere le altre squadre, ma onorare il santo e mantenere viva una tradizione secolare. Nel 2013 l’UNESCO ha riconosciuto la Festa dei Ceri come Patrimonio Culturale Immateriale, sottolineandone l’importanza nel preservare l’identità locale e la coesione sociale.

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