Corciano sits atop a hill, proudly guarding the valley that connects the Trasimeno and Tuscany territories with the Tiber Valley. A little jewel of Umbria, some believe its name derives from the Latin Curtius or Coricius, referring to the owner of a rustic estate, while popular tradition suggests that Corciano means “Heart of Janus” or “Hill of Janus.” For others still, the village’s name traces back to Coragino, a companion of Ulysses.
Walking through its streets is like stepping back in time. The original settlement features concentric road systems enclosed within triple walls dating back to the 13th and 14th centuries. Dominating the highest point of the village is the Torre del Comune, a magnificent 13th-century structure built with limestone and reused blocks of travertine. Nearby stands the Palazzo Municipale, the current Town Hall, which was once the residence of the noble della Corgna family, the Dukes of Corciano. Another architectural gem is the Palazzo del Capitano del Popolo, an elegant 15th-century building that served as the seat of the magistracy governing Corciano on behalf of the dominant city of Perugia.
Here, you’ll also find several remarkable churches. Among them, the Parish Church of Santa Maria Assunta, dating back to the 13th century, where we can find two notable masterpieces: the Assumption painted by Perugino in 1513 and the Gonfalone by Benedetto Bonfigli, dated 1472. We should also remember the Church of San Cristoforo, built in 1537 which today houses the Museum of Pievania, an intriguing collection of frescoes and sacred art objects.
Not far from the former location of Porta San Francesco, which once was the northern access to the castle, and got destroyed in the late 19th century, you’ll find the Church and former Convent of San Francesco. According to tradition, this complex was established in 1223 after the visit of Saint Francis of Assisi to Corciano, following his journey from Lake Trasimeno. However, it is more likely that its construction took place at the end of the 13th century.
Corciano is also a paradise for food lovers. The village boasts a variety of local culinary delights that showcase the authentic flavors of Umbria. One such specialty is the traditional torta al testo, a low, flatbread typical of Umbrian gastronomy. In Corciano, this savory treat is served in two ways: stuffed with local sausages and wild herbs or with thinly sliced prosciutto, a delicacy hand-cut at the table. And to be faithful to the old saying that goes, “Del maiale non si butta via niente,” once all the ham is gone into delicious torte al testo, the bone is often used to make a flavorful broth. Additionally, the torta al testo accompanies another local specialty, the pollo all’arrabbiata. If you visit during Easter season, you must try the torta di Pasqua al formaggio, a cheese-filled loaf.
To savor the authentic flavors of the village, visitors can also explore local producers offering specialties such as honey (with educational beehives), saffron, ancient grains, terrestrial snails (with a farm for educational purposes), organic olive oil, and wine.
While in Corciano, history enthusiasts can discover ancient Etruscan tombs at the Necropolis of Strozzacapponi and Fosso Rigo. Over 50 tombs, carved from local travertine between the late 3rd and 1st centuries BC, provide a fascinating glimpse into this ancient civilization’s burial practices.
For a deeper understanding of the region’s history, a visit to the Antiquarium Comunale is a must. This museum houses artifacts discovered throughout the territory and presents them in chronological order, highlighting the presence of humans in Umbria from prehistoric times to the classical era. The collection includes sections on paleontology, prehistory, classical archaeology, and an important exhibition space dedicated to the Etruscan-Roman period.
Corciano si trova in cima a una collina, a guardia orgogliosa della valle che collega il territorio del Trasimeno e della Toscana con la Valle del Tevere. Piccolo gioiello dell’Umbria, secondo alcuni il suo nome deriverebbe dal latino Curtius o Coricius, riferito al proprietario di un fondo rustico, mentre la tradizione popolare vuole che Corciano significhi “Cuore di Giano” o “Collina di Giano”. Per altri ancora il nome del paese risalirebbe a Coragino, compagno di Ulisse.
Passeggiare per le sue strade è come tornare indietro nel tempo. L’insediamento originario presenta sistemi viari concentrici racchiusi all’interno di una triplice cinta muraria risalente al XIII e XIV secolo. A dominare il punto più alto del paese è la Torre del Comune, magnifica struttura duecentesca costruita con pietra calcarea e blocchi di travertino di reimpiego. Nelle vicinanze sorge il Palazzo Municipale, attuale sede municipale, un tempo residenza della nobile famiglia della Corgna, duchi di Corciano. Altro gioiello architettonico è il Palazzo del Capitano del Popolo, elegante edificio quattrocentesco che fungeva da sede della magistratura che governava Corciano per conto della città dominante di Perugia.
Qui troverai anche molte chiese notevoli. Tra queste, la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, risalente al XIII secolo, dove si trovano due notevoli capolavori: l’Assunta dipinta dal Perugino del 1513 e il Gonfalone di Benedetto Bonfigli, datato 1472. Da ricordare la Chiesa di San Cristoforo, edificata nel 1537 che oggi ospita il Museo della Pievania, un’interessante raccolta di affreschi e oggetti d’arte sacra.
Poco distante dall’antica sede di Porta San Francesco, che un tempo era l’accesso settentrionale al castello, distrutta alla fine dell’Ottocento, si trovano la Chiesa e l’ex Convento di San Francesco. Secondo la tradizione, questo complesso fu fondato nel 1223 dopo la visita di San Francesco d’Assisi a Corciano, dopo il suo viaggio al Lago Trasimeno. Tuttavia, è più probabile che la costruzione sia avvenuta alla fine del XIII secolo.
Corciano è anche un paradiso per gli amanti del cibo. Il villaggio vanta una varietà di delizie culinarie locali che mettono in mostra i sapori autentici dell’Umbria. Una di queste specialità è la tradizionale torta al testo, focaccia bassa tipica della gastronomia umbra. A Corciano questa gustosa bontà viene servita in due modi: farcita con insaccati locali ed erbe selvatiche oppure con prosciutto a fette sottili, una prelibatezza tagliata a mano in tavola. E per essere fedeli al vecchio detto che dice “Del maiale non si butta via niente“, una volta che tutto il prosciutto è finito nelle deliziose torte al testo, l’osso viene spesso utilizzato per fare un saporito brodo. Inoltre, la torta al testo accompagna un’altra specialità locale, il pollo all’arrabbiata. Se visiterete Corciano durante il periodo pasquale, va provata la torta di Pasqua al formaggio, un pane ripieno di formaggio.
Per assaporare i sapori autentici del borgo, i visitatori possono anche far visita ai produttori locali che offrono specialità come il miele (con alveari didattici), lo zafferano, i grani antichi, le lumache di terra (con una fattoria a scopo didattico), l’olio d’oliva biologico e il vino. A Corciano poi, gli appassionati di storia possono scoprire antiche tombe etrusche presso la Necropoli di Strozzacapponi e Fosso Rigo. Oltre 50 tombe, scolpite nel travertino locale tra la fine del III e il I secolo a.C., offrono uno sguardo affascinante sulle pratiche di sepoltura di questa antica civiltà.
Per approfondire la storia della regione è d’obbligo una visita all’Antiquarium Comunale. Questo museo ospita reperti rinvenuti in tutto il territorio e li presenta in ordine cronologico, evidenziando la presenza dell’uomo in Umbria dalla preistoria all’età classica. La collezione comprende sezioni di paleontologia, preistoria, archeologia classica e un importante spazio espositivo dedicato al periodo etrusco-romano.
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