La WUHO Gallery nel cuore di Hollywood, a pochi isolati dallo storico teatro dove si celebra la notte degli Oscar, fino al 23 Marzo ospita una mostra che non si fa solo visitare, guardare o semplicemente leggere.
 
Worlds of Cityvision è uno spazio aperto al dialogo, completamente gratuito, che si impegna a dare la possibilità di esprimersi, di partecipare e collaborare al futuro con parole, pensieri, provocazioni, contribuendo a riflessioni e a tentativi di risposta e di soluzioni a tematiche che spesso si credono distanti dall’architettura ma che non lo sono affatto, come spiega Francesco Lipari, architetto siciliano con residenza romana, vincitore di numerosi premi e con al vanto collaborazioni italiane ed estere importanti: “quando si parla di architettura si parla anche di natura, della creazione del mondo stesso, Cityvision non è solo una piattaforma architettonica, è un laboratorio contemporaneo che immagina il futuro delle città come risoluzione degli effetti negativi e positivi sul mondo.”
 
Cityvision nasce all’interno dell’atelier romano OFL architecture (www.oflstudio.com), fondato da Francesco Lipari nel 2009, uno studio d’architettura che basa la sua ricerca sull’integrazione tra l’architettura e discipline parallele (vedi progetto St Horto), ridefinendo il rapporto significativo tra la città contemporanea e le sue condizioni urbane attuali. Nel 2010, spinto dalla necessità di  diffondere una nuova cultura architettonica, una nuova linfa vitale  in una città “spenta”, ferma dal punto di vista contemporaneo, fonda insieme a Vanessa Todaro Cityvision, che ad oggi ha lanciato 5 concorsi internazionali di architettura sul futuro delle città coinvolgendo i miglior architetti del globo, emergenti e consolidati, una fitta programmazione di eventi, presentazioni e tantissimi altri progetti tra cui 9 numeri dell’omonimo free press magazine.
 
Francesco Lipari e Boris Prosperini (architetto romano, project manager per Cityvision) non potrebbero essere più lontani da qualsiasi classico stereotipo che la professione dell’architetto impone. Non parlano di planimetrie, di archi, scale, colori o campionari. Parlano di qualcosa di nuovo, di inesplorato, di veramente puro: parlano di filosofia dell’archiettura. Raccontano le città del futuro e il rapporto tra l’uomo, la tecnologia e la natura attraverso una trilogia d’ispirazione dantesca.
 
Se dovessi spiegare che cos’è Cityvision ad un bambino, come la presenteresti?
Cityvision è un luogo in cui puoi giocare con strumenti inaspettati, un luogo in cui puoi reinventarti, rigenerarti, spazio per l’ibridazione tra architettura e altre discipline da cui far nascere progetti nuovi, che ti fanno sognare.
 
Dopo aver trattato le tematiche che accompagnano la ricerca sul futuro delle città di Roma, Venezia, New York, Rio con i progetti Past Shock e Sick&Wonder in esposizione alla WUHO Gallery arriva Evolution: di cosa tratta?
Evolution indagherà sul futuro dell’umanità, sull’architettura dell’uomo partendo dal fatto che oggi dobbiamo fare i conti con un quantità di tecnologia altissima e talmente tanti input da non riuscire più a sopportarne la carica emotiva e tecnologica. Questa situazione dovrà necessariamente risolversi con un’evoluzione dell’uomo. Per la prima volta in 2000 anni ci troviamo in un momento in cui dobbiamo decidere se integrarci con la tecnologia stessa o rifuggire da essa. Se l’uomo dovesse optare per la seconda opzione si potrebbe regredire, magari positivamente, verso stadi evolutivi precedenti.
 
Che cos’è una città del futuro e cosa rappresenta?
Una città del futuro è una città che ha la consapevolezza di saper leggere il suo passato e di saperlo reinterpretare e rigenerare continuamente. È una città che non ha necessariamente a che fare con la sostenibilità, spesso si abusa di questa parola. Quando parliamo di città del futuro non parliamo di una città riciclabile al 100%, le città consumano, sporcano. La città del futuro non si da mai per scontata, deve costruirsi insieme ai cittadini, agli abitanti, in maniera più dinamica e veloce.
 
Ma la sostenibilità è sostenibile?
È un tema molto delicato. La sostenibilità non può essere intesa in modo totale. L’uomo tende a corrompere la nostra terra. Noi umani non siamo compatibili al 100% come lo può essere una mosca, un’ape, una mucca, una pecora. Noi siamo diversi, la nostra evoluzione ci ha portati ad un contrasto netto con la natura, quindi non siamo integrati pienamente con la natura, anzi ne siamo degli ospiti molto sgraditi. Bisogna lavorare su una nuova evoluzione, bisogna conoscere il passato e scorgere il futuro, e tramite questo pensare a un futuro prossimo e a come agire.
 
Insomma, volete ridefinire l’architettura e creare una filosofia e un’etica dell’architettura?
Si, e le nostre non sono provocazioni, sono riflessioni importanti, che vorremmo innescassero altre riflessioni, sollecitando campi e dinamiche attualmenti dormienti. Allo stesso tempo, con la nostra ricerca vogliamo denunciare dei sistemi che stanno uccidendo l’architettura e suggerire alle amministrazioni come correggerli promuovendo una corretta storiografia delle città.
 
Cityvision vuole umanizzare e dinamicizzare l’architettura, elementi che in Italia si stanno perdendo, dove un’architetto si riduce ad un burocrate, condonatore, colui che cerca alternative di guadagno utili solo a mandare avanti uno studio che vorrebbe diverso, perché fare l’architetto in Italia costa. Cityvision si preoccupa d’altro, come fa capire Boris: “Oltre a provocare, a far pensare, denunciare e fare ricerca, Cityvision si impegna ad andare in giro per il mondo a conoscere creativi e gente comune, ed è un impegno gravoso che ha bisogno di grandi fondi per continuare il suo impegno scientifico e culturale.”
 
Cityvision vuole che le città del futuro siano costruite in maniera etica e auspica un ritorno alle origini dell’architettura, creando una città a misura d’uomo.
 
La promessa di  Cityvision è che  l’impegno mostrato fin’ora rimanga lo stesso, e che anzi cresca, fondi permettendo, dando la possibilita di coinvolgere, esprimersi e condividere, perché “l’unione fa la forza”, sottolinea Boris, che invita a scoprire di più sul progetto, visitando www.cityvisionweb.com/ e https://www.kickstarter.com/projects/87272231/evolution-the-architecture-of-future-mankind
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