“Call this a comedy-drama in which the comedy is only a surface symptom.” This sentence, found on a copy of the New York Times from 1963, is the perfect explanation of what Dino Risi represented (and still represents) for the Italian cinema worldwide. Not only was Risi one of the most talented Italian movie-makers, but also worked with some of the finest actors, including Sophia Loren, Vittorio Gassman, and Alberto Sordi. Hence, he is one of the originators of the “comedy Italian style”, the popular Commedia all’Italiana.
Some of Risi’s movies are at the core of Cinema Italia, that comes back to the Castro Theatre in San Francisco on April 22nd, for a day full of history, stories, and laugh, Italian style.
Amelia Antonucci, the Program Director, celebrates the fifth edition together with the Italian Cultural Institute and Istituto Luce Cinecittà. “I expect some surprises. Life, after all, is not all it’s made out to be”, Director Risi once said. These words seem to best represent this 2017 edition.
Amelia, here we are again, with the new edition of Cinema Italia.
First of all, the festival moves from Fall to Spring and has now two editions per year and a completely new approach. We started by focusing only on authors, moving then to actors and actresses. Now we feature both, which means directors that worked with well known, international actors. For this edition, we have the pleasure to watch Vittorio Gassman, who became famous thanks to his early movies with Dino Risi.
Cinema Italia has become a not-to-miss event for the Italian-American community.
I am very proud of this fifth edition and all the achievements throughout the years. Cinema Italia has been presenting classic movie programs since 2013 with Pierpaolo Pasolini; followed by Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, and Anna Magnani. We are happy to have the support of the Italian Consul General, Lorenzo Ortona. It is amazing to hear that we have become a steady event for movie viewers in San Francisco. This is an overwhelming joy for both myself and the team.
Back to Dino Risi, before he became a director, he was a doctor devoted to psychiatry. The interest for such discipline well explains his passion for the neorealist style, that turned to be the focus of his second career. Risi tried and succeeded at breaking up some Italian stereotypes. From the charlatan to the cheating husband or the immoral father, the funny characters of the commedia come together with tragic endings, revealing depth and moral rigor behind the laughs.
Tell us about the choice of the movies.
I usually choose four films for each edition. As for Dino Risi, “Il mattatore” is a trade movie that gave Vittorio Gassman his name for a lifetime. He had seen Gassman at the theatre and also playing a role in a dramatic movie. He used to be the evil man, or the thief. Risi was the first to feel that Gassman had a comic potential. He made of Gassman his favorite interpreter, a kind of “alter ego”, the symbol of his histrionic, exhibitionist cinema. He has dignified his image to the public, making him more human and pleasant: a middle class little man, yet so fascinating.
Which ones do you like the most?
One of my favorite movies is Profumo di donna. That movie inspired also Al Pacino, who ended up doing a remake. However, it never reached the powerful and moving portrait of the blind captain. I also love Il sorpasso: it will be amazing to have a pristine restored copy by Cineteca Nazionale. Big surprise, we will also have the famous Aurelia – that Gassman and a young Jean-Louis Trintignant rode through the Tuscan roads – on display in front of the Castro Theatre. We will close the night with “I mostri”, to experience a great moment of the Italian cinema that will surely bring to tears and make laugh in a fast and breathless rhythm, that is the unique Risi’s trend.
Finally, the heritage of the Commedia all’Italiana…
As many probably know, the expression can be found in the Treccani dictionary with a definition by Masolino d’Amico. As the movie critic stated, Dino Risi is “Il padre della Commedia all’Italiana”. His movies made history because they portray funny, sad, and – often – hilarious stereotypes of the “Italian homo novus” for contemporary audience and young generations. Risi was able to show the economic boom and the way Italians were enjoying their life, following the misery and the tragedy of a destructive war: dancing, riding expensive cars, going to the beach, and seducing women. Risi did it by producing 84 movies and by working until the last days of his long life. He is a master of irony and rhythm.
Dino Risi passed away in 2008, yet the memory of his works is strong. “What we do will never be enough when it comes to understand the impact of the Commedia all’Italiana on the ‘50s and the ‘60s in Italy as well as on the perception that Italians get when abroad”, Director of the Italian Cultural Institute, Paolo Barlera, pointed out. “Dino Risi has probably been the most representative icon of the Commedia all’Italiana, while his stories and characters are the best at depicting the Prima Repubblica and its unique path.”
“Chiamala commedia drammatica ma la commedia è solamente un sintomo di superficie.” Questa frase, trovata su una copia del New York Times del 1963 è la perfetta spiegazione di ciò che Dino Risi ha rappresentato (ed ancora rappresenta) per il cinema italiano nel mondo. Non solo Risi è stato uno dei più talentuosi creatori italiani di film ma ha anche lavorato con alcuni degli attori più eccellenti, inclusi Sophia Loren, Vittorio Gassman ed Alberto Sordi. Inoltre è uno di quelli che ha ideato la “commedia in stile italiano”, la popolare Commedia all’Italiana.
Alcuni dei film di Risi sono al centro di Cinema Italia, che ritorna al Castro Theatre di San Francisco il 22 aprile per un giorno pieno di Storia, di storie, e risate in stile italiano.
Amelia Antonucci, Direttore del Programma, ne celebra la quinta edizione insieme all’Istituto Culturale Italiano e all’Istituto Luce Cinecittà. “Mi aspetto delle sorprese. La vita, dopotutto, non è tutto ciò che ci si aspetta sia”, disse una volta il regista Risi. Queste parole sembrano le migliori per presentare questa edizione del 2017.
Amelia Antonucci, Direttore del Programma, ne celebra la quinta edizione insieme all’Istituto Culturale Italiano e all’Istituto Luce Cinecittà
Amelia, siamo di nuovo qui, con la nuova edizione di Cinema Italia.
Prima di tutto, il festival si sposta dall’autunno alla primavera ed ora ha due edizioni per anno ed un approccio completamente nuovo. Avevamo cominciato concentrandoci solamente sugli autori, spostandoci poi su attori ed attrici. Ora li rappresentiamo entrambi, che vuole dire registi che hanno lavorato con attori internazionali e ben conosciuti. Per questa edizione, abbiamo il piacere di ammirare Vittorio Gassman che divenne famoso grazie ai suoi primi film con Dino Risi.
Cinema Italia è diventato un evento da non perdere per la comunità italo-americana.
Sono molto orgogliosa di questa quinta edizione e di tutti i risultati raccolti negli anni. Cinema Italia ha presentato programmi di film classici sin dal 2013 con Pierpaolo Pasolini; seguito da Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, ed Anna Magnani. Siamo felici di avere l’appoggio del Console Generale d’Italia, Lorenzo Ortona. E’ stupendo sentire che siamo divenuti un consolidato evento per chi ama i film a San Francisco. Questa è una gioia enorme per me e la mia squadra.
Tornando a Dino Risi, prima che lui diventasse un regista, era un medico che si dedicava alla psichiatria. L’interesse per tale disciplina spiega bene la sua passione per lo stile neorealista che è poi diventato il cuore della sua seconda carriera. Risi tentò e riuscì a rompere alcuni degli stereotipi italiani. Dal ciarlatano al marito imbroglione o al padre immorale, i caratteri divertenti della commedia diventano finali tragici, che rivelano la profondità e la rigidità morale dietro alle risate.
“Il Sorpasso” uno dei film in programma per la quinta edizione di Cinema Italia
Ci dica della scelta dei film.
Solitamente scelgo quattro film per ogni edizione. Così per Dino Risi. “Il mattatore” è un film commerciale che ha dato a Vittorio Gassman il suo nome per tutta la vita. Risi aveva visto Gassman a teatro e anche recitare in un film drammatico. Lui era il cattivo o il ladro. Risi è stato il primo a sentire che Gassman aveva un potenziale comico. Lo rese il suo interprete preferito, una sorta di “alter ego”, il simbolo del suo cinema istrionico, esibizionista. Aveva reso dignitosa la sua immagine al pubblico, rendendolo più umano e piacevole: un piccolo uomo di classe media ma così affascinante.
Quale le piace di più?
Uno dei miei film preferiti è “Profumo di donna”. Quel film inspirò anche Al Pacino che finì per farne un remake. Non arrivò mai, comunque, al potente e commovente ritratto del capitano cieco. Amo anche “Il sorpasso”: stupirà avere una prima copia, restaurata dalla Cineteca Nazionale. Grande sorpresa, avremo anche la famosa Aurelia – quella della corsa di Gassman e del giovane Jean-Louis Trintignant attraverso le strade toscane – in mostra di fronte al Castro Theatre. Chiuderemo la notte con “I mostri”, per rivivere un grande momento del cinema italiano che porterà certamente a far piangere e ridere con un ritmo veloce e senza fiato, che è la caratteristica unica di Risi.
E infine, l’eredità della Commedia all’Italiana…
Come molti probabilmente sanno, l’espressione può essere trovata nel dizionario Treccani con una definizione di Masolino d’Amico. Come affermò il critico di film, Dino Risi è “il padre della Commedia all’Italiana”. I suoi film hanno fatto la storia perché ritraggono stereotipi divertenti, tristi, e – spesso – ilari dello “homo novus italiano” per il pubblico contemporaneo e le giovani generazioni. Risi è stato capace di mostrare la rapida espansione economica ed il modo in cui gli italiani tornavano a godere della vita, dopo la miseria e la tragedia di una guerra distruttiva: ballando, guidando macchine costose, andando in spiaggia, e seducendo donne. Risi lo ha fatto producendo 84 film e lavorando fino agli ultimi giorni della sua lunga vita. Lui è stato un maestro di ironia e ritmo.
Dino Risi ci ha lasciati nel 2008, ma la memoria dei suoi lavori è ancora forte. “Quello che noi facciamo non sarà mai abbastanza per capire l’impatto della Commedia all’Italiana sugli anni Cinquanta e gli anni Sessanta in Italia così come sulla percezione che gli italiani trovano all’estero”, spiega il Direttore dell’Istituto Culturale italiano, Paolo Barlera. “Dino Risi probabilmente è stata l’icona più rappresentativa della Commedia all’Italiana, le sue storie e i suoi personaggi sono i migliori nel dipingere la Prima Repubblica ed il suo percorso unico.”