Nel 2014 le vendite del Gallo Nero sono salite del 5%, merito  di un’ulteriore crescita delle esportazioni che assorbono l’82% delle produzioni.
 
È quanto emerso a Firenze, nell’ambito di Chianti Classico Collection, la presentazione delle nuove annate vinicole. Anche per il 2014 gli Stati Uniti sono il primo mercato del Chianti Classico assorbendo circa il 31% delle vendite totali, seguiti dalla Germania con il 12%, dal Canada con il 10%, da Regno Unito, Svizzera e Giappone con il 5%, dai Paesi Scandinavi al 4%, da Benelux, Cina e Hong Kong al 3%, e infine dalla Russia con l’1% e da altri Paesi al 3%.
 
La produzione vinicola 2014 di Chianti Classico ha raggiunto i 290 mila ettolitri, registrando un incremento di oltre il 10% sul 2013 e riportandosi nella media degli ultimi 20 anni. 
 
I soci del Consorzio Vino Chianti Classico sono 566, di cui 371 costituiti da imbottigliatori. Il fatturato globale è stimabile in oltre 600 milioni di euro, con un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 360 milioni di euro e di 10 milioni per quella olivicola.
 
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del mercato – ha sottolineato il direttore del consorzio Giuseppe Liberatore – un risultato che almeno in parte è stato determinato dall’effetto traino generato anche dalla Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico presentata agli operatori esattamente un anno fa.
 
Con l’introduzione della Gran Selezione, il Chianti Classico ha dato al mercato un deciso segnale sulla volontà di accrescere il livello qualitativo della denominazione, e questa scelta ha sicuramente influenzato positivamente l’immagine del prodotto e le vendite. Oggi la Gran Selezione costituisce il vertice qualitativo della denominazione, con vendite che si attestano intorno al 5% del totale”.
 
Il primo consorzio fra produttori vitivinicoli viene istituito il 14 maggio 1924, quando un gruppo di 33 produttori si riunisce a Radda in Chianti per dar vita al Consorzio per la difesa del vino Chianti e della sua marca d’origine. Il famoso vino prodotto in Chianti viene imitato in altre parti della Toscana, rendendo necessaria la creazione di un organismo che tuteli dai plagi e promuova lo sviluppo del territorio vinicolo già delimitato nel lontano 1716 con un editto del granduca di Toscana Cosimo III. Da subito, gli associati scelgono come immagine il Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti. 
 
Nel 1984, il Chianti, e di conseguenza la zona di origine più antica il Chianti Classico, ottiene la Docg, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il riconoscimento più alto per i vini italiani di qualità.
 
Garanzia alla portata di tutti. Dalla fine del 2007 il consumatore è in grado di poter controllare tramite Internet la genesi e la storia di una bottiglia di vino attraverso il numero identificativo riportato sul contrassegno di stato (la fascetta rosa che contraddistingue i vini Docg).
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