Duplero candles made at the cereria in Bevagna (Photo: Photo: Universal Images Group North America LLC / Alamy Stock Photo)

In the little town of Bevagna, Umbria, we find an example of long-lasting Made in Italy craftsmanship, established almost 800 years ago. The Cereria Medievale di Bevagna, founded in 1250, carries its age with nonchalance. As part of the broader cultural initiative within the Mercato delle Gaite, this workshop revives the ancient art of candle making, preserving techniques that date back to medieval times.

With its history and commitment to tradition, the Cereria embodies artisanal excellence and reflects the profound respect for tradition that Italy is known for. This workshop, integral to the local community and its history, offers a window into the past while also demonstrating how historical practices can be preserved and adapted to modern times. Here, the spirit of “Made in Italy” shines through the dedication to maintaining the authenticity of medieval techniques while embracing contemporary values like sustainability and education.

The origins of the Cereria Medievale are deeply connected with Bevagna’s medieval history. During the Middle Ages, this little Umbrian town was a flourishing trade center, renowned for its markets and fairs, which drew merchants from across the region. Among the many crafts practiced, candle making was a vital industry, driven by the necessity for light in an era when electricity was centuries away.

Today, the Cereria Medievale continues to employ traditional methods in its candle production. Artisans at the workshop use locally sourced beeswax and natural hemp wicks, following a meticulous process of melting, pouring, and molding the wax around the wick. A couple of years ago, Marco Gasparrini of the Cereria talked to Vogue Italia about the beauty of his job and explained how he and his fellow artisans still use old techniques to produce, among others, the workshop’s signature duplero candles—double-wicked creations known for their brighter flame and longer burn time. Gasparrini also discussed the sense of wonder he feels when finishing a candle “made through many a passage and many hours of work,” after which he still feels like “magic happens all over again, almost like I’ve never made a candle before.”

The medieval town of Bevagna, in Umbria (Photo: Massimo Scacco/Dreamstime)

The great thing is that we can experience the magic, too, as the workshop is open to visitors Monday through Friday, from 10 am to 1 pm. Here, it’s easy to find yourself transported in time, charmed by the simple yet profound act of traditional candle making.

As part of the annual Mercato delle Gaite festival, the Cereria Medievale becomes a hub of activity and learning. The festival, which recreates the atmosphere of a medieval market, features various artisans and craftsmen showcasing their skills. For the Cereria, this is an opportunity to demonstrate the candle-making process to a wide audience, engaging both locals and tourists in interactive workshops. These sessions allow participants to observe and also take part in creating their own candles, providing a hands-on experience of historical crafts.

But the commitment of the Cereria Medievale to preserving medieval crafts extends beyond mere production; the workshop is actively involved in research and educational projects aimed at promoting a deeper understanding of medieval life. This educational outreach includes collaborations with local schools and cultural organizations, and the aim here is twofold: to show younger generations and the wider public the secrets of an ancient craft deeply connected with the area and to ensure this wealth of know-how can be passed down to future generations through education and dissemination.

The Cereria Medievale di Bevagna also addresses modern sensibilities and sustainability concerns. The use of natural materials like beeswax and hemp meets contemporary environmental values, appealing to a demographic that values eco-friendly and artisanal products. Moreover, the workshop contributes to the local economy providing employment opportunities and attracting tourism, which in turn supports other local businesses and services.

Nella cittadina di Bevagna, in Umbria, troviamo un esempio di artigianato Made in Italy di lunga durata, fondato quasi 800 anni fa. La Cereria Medievale di Bevagna, fondata nel 1250, porta avanti la sua età con disinvoltura. Nell’ambito della più ampia iniziativa culturale del Mercato delle Gaite, questo laboratorio fa rivivere l’antica arte della lavorazione delle candele, preservando tecniche che risalgono al Medioevo.

Con la sua storia e il suo impegno per la tradizione, la Cereria incarna l’eccellenza artigianale e riflette il profondo rispetto per la tradizione per cui l’Italia è conosciuta. Questo laboratorio, parte integrante della comunità locale e della sua storia, offre una finestra sul passato dimostrando come le pratiche storiche possano essere preservate e adattate ai tempi moderni. Qui, lo spirito del “Made in Italy” traspare attraverso l’impegno nel mantenere l’autenticità delle tecniche medievali abbracciando valori contemporanei come la sostenibilità e l’educazione.

Le origini della Cereria Medievale sono profondamente legate alla storia medievale di Bevagna. Durante il Medioevo, questa piccola cittadina umbra era un fiorente centro commerciale, rinomato per i suoi mercati e le fiere, che attiravano mercanti da tutta la regione. Tra i tanti mestieri praticati, la produzione di candele era un’industria vitale, spinta dalla necessità di avere luce in un’epoca in cui l’elettricità era lontana secoli.

Oggi la Cereria Medievale continua ad utilizzare metodi tradizionali nella produzione delle candele. Gli artigiani del laboratorio utilizzano cera d’api di provenienza locale e stoppini di canapa naturale, seguendo un meticoloso processo di fusione, colatura e modellatura della cera attorno allo stoppino. Un paio di anni fa, Marco Gasparrini della Cereria ha parlato a Vogue Italia della bellezza del suo lavoro e ha spiegato come lui e i suoi colleghi artigiani utilizzino ancora le antiche tecniche per produrre, tra le altre, le tipiche candele duplero del laboratorio: creazioni a doppio stoppino conosciute per la fiamma più brillante e la durata di combustione più lunga. Gasparrini ha anche parlato del senso di meraviglia che prova quando finisce una candela “fatta attraverso molti passaggi e molte ore di lavoro”, dopo di che ha ancora la sensazione che “la magia si ripeta di nuovo, quasi come se non avessi mai fatto una candela prima”.

Il bello è che anche noi possiamo vivere questa magia, dato che il laboratorio è aperto ai visitatori dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13. Qui è facile ritrovarsi trasportati nel tempo, affascinati dall’atto semplice ma profondo della produzione tradizionale delle candele.

Nell’ambito dell’annuale festival Mercato delle Gaite, la Cereria Medievale diventa un centro di attività e apprendimento. Il festival, che ricrea l’atmosfera di un mercato medievale, presenta vari artigiani che mettono in mostra le loro abilità. Per la Cereria si tratta di un’occasione per mostrare ad un vasto pubblico il processo di realizzazione delle candele, coinvolgendo sia la gente del posto che i turisti in laboratori interattivi. Queste sessioni consentono ai partecipanti di osservare e anche di prendere parte alla creazione delle proprie candele, fornendo un’esperienza pratica dei mestieri storici.

Ma l’impegno della Cereria Medievale nel preservare l’artigianato medievale va oltre la mera produzione; il laboratorio è attivamente coinvolto in progetti didattici e di ricerca volti a promuovere una più profonda comprensione della vita medievale. Questo percorso formativo prevede collaborazioni con scuole e organizzazioni culturali locali e l’obiettivo è duplice: mostrare alle generazioni più giovani e al grande pubblico i segreti di un antico mestiere profondamente legato al territorio e garantire che questo patrimonio di know how possa essere tramandato alle generazioni future attraverso l’educazione e la divulgazione.

La Cereria Medievale di Bevagna si presta anche alla sensibilità moderna e alle preoccupazioni sulla sostenibilità. L’uso di materiali naturali come cera d’api e canapa incontra i valori ambientali contemporanei, facendo appello a quanti danno valore ai prodotti ecologici e artigianali. Inoltre, il workshop contribuisce all’economia locale fornendo opportunità di lavoro e attirando turismo, che a sua volta sostiene altre imprese e servizi locali.

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