Castel di Tora offers breathtaking views on Lake Turano (Photo: e55evu/Dreamstime)

Castel di Tora is a striking medieval village located in the Lazio region of central Italy, about 50 kilometers (31 miles) northeast of Rome. It lies on the shores of Lake Turano, surrounded by the mountains of the Monte Navegna and Monte Cervia Nature Reserve. Its setting offers one of the most picturesque landscapes in the province of Rieti. Despite its small size, Castel di Tora is considered one of Italy’s official Borghi più belli d’Italia, the association that recognizes the country’s most beautiful historic villages.

The origins of Castel di Tora date back to the early Middle Ages: the first documented mention of the settlement appears in 1035, under the name Castrum Vetus, meaning “Old Castle,” indicating the presence of an earlier fortification likely intended for defense purposes during the volatile post-Roman period. The name Castel di Tora was officially adopted in 1864, referring to the nearby, much older Sabine settlement of Thora; while little is known about Thora’s exact location, it is believed to have been destroyed during the Lombard invasions of the early Middle Ages.

Throughout the centuries, Castel di Tora’s strategic position overlooking the valley made it an important defensive site and, during the Middle Ages, the village was under the control of various feudal lords, including the powerful Orsini family. The structure of the village, with its compact layout and narrow alleys, reflects the need for defensive cohesion against frequent military threats. The original castle around which the village developed no longer stands in its entirety, but its pentagonal tower, a rare architectural feature, still dominates the skyline. The thick stone walls and steep, winding streets preserve the original medieval character. 

Several important architectural and artistic sites are scattered throughout Castel di Tora. Among them is the Church of San Giovanni Evangelista, a modest Romanesque building located near the town’s entrance, but perhaps more important is the sanctuary of Santa Anatolia, dedicated to the village’s patron saint. Though largely rebuilt over centuries, the sanctuary houses traditions tied closely to Castel di Tora’s religious life. Nearby, the hermitage of San Salvatore, set in a more isolated location, offers visitors a place of spiritual retreat and is surrounded by hiking trails leading into the protected nature reserve.

A view of Castel di Tora (Photo: e55evu/Dreamstime)

The villages traditions remain very much alive. Each year, Castel di Tora hosts the Festa di Santa Anatolia on the second Sunday of July, celebrating its patron saint with religious processions, music, and communal meals. Another key event is the Sagra del Polentone, held on the first Sunday of Lent, which is one of the oldest food festivals in the area and draws visitors from across the region. During the event, villagers prepare and serve large quantities of polenta topped with a sauce made of salted cod, herring, tuna, and anchovies, once a staple during Lent when meat consumption was forbidden.

 Indeed, food plays a central role in Castel di Tora’s identity, and its traditional dishes are simple but flavorful, using local ingredients and reflecting the village’s rural and lacustrine heritage. Handmade pasta varieties like strigliozzi, a type of thick, rustic noodle, are often served with seasonal truffles or porcini mushrooms harvested from nearby woods. Fish from Lake Turano, such as eel and trout, also feature in local recipes. Dairy products, especially pecorino and fresh ricotta, are produced in the surrounding countryside and remain central to everyday cooking. Chestnuts, wild herbs, and olive oil from nearby groves also appear prominently in the local diet.

Curiously, Castel di Tora is one of the few villages in the region that has managed to maintain a balance between preserving historical authenticity and promoting sustainable tourism: restoration projects have been carefully managed to maintain original materials and building styles, ensuring that the village stays in harmony with its medieval past.

Castel di Tora è un suggestivo borgo medievale situato nel Lazio, a circa 50 chilometri a nord-est di Roma. Sorge sulle rive del Lago del Turano, circondato dalle montagne della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia. La sua posizione offre uno dei paesaggi più suggestivi della provincia di Rieti. Nonostante le piccole dimensioni, Castel di Tora è considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, l’associazione che premia i borghi storici più belli d’Italia.

Le origini di Castel di Tora risalgono all’Alto Medioevo: la prima menzione documentata dell’insediamento risale al 1035, con il nome di Castrum Vetus, che significa “Castello Vecchio”, a indicare la presenza di una precedente fortificazione probabilmente destinata a scopi difensivi durante il turbolento periodo post-romano. Il nome Castel di Tora fu adottato ufficialmente nel 1864, in riferimento al vicino e molto più antico insediamento sabino di Thora; Sebbene si conosca poco dell’esatta ubicazione di Thora, si ritiene che sia stata distrutta durante le invasioni longobarde dell’Alto Medioevo.

Nel corso dei secoli, la posizione strategica di Castel di Tora, dominante la valle, ne fece un importante sito difensivo e, durante il Medioevo, il borgo fu sotto il controllo di diversi feudatari, tra cui la potente famiglia Orsini. La struttura del borgo, con la sua pianta compatta e i vicoli stretti, riflette l’esigenza di coesione difensiva contro le frequenti minacce militari. Il castello originale attorno al quale si sviluppò il borgo non si erge più nella sua interezza, ma la torre pentagonale, una rara caratteristica architettonica, domina ancora il panorama. Le spesse mura in pietra e le ripide e tortuose strade preservano l’originale carattere medievale.

Diversi importanti siti architettonici e artistici sono disseminati in tutta Castel di Tora. Tra questi, la Chiesa di San Giovanni Evangelista, un modesto edificio romanico situato vicino all’ingresso del paese, ma forse ancora più importante è il santuario di Santa Anatolia, dedicato alla patrona del paese. Sebbene in gran parte ricostruito nel corso dei secoli, il santuario custodisce tradizioni strettamente legate alla vita religiosa di Castel di Tora. Nelle vicinanze, l’eremo di San Salvatore, situato in posizione più isolata, offre ai visitatori un luogo di ritiro spirituale ed è circondato da sentieri escursionistici che conducono all’interno della riserva naturale protetta.

Le tradizioni del borgo sono ancora molto vive. Ogni anno, Castel di Tora ospita la Festa di Santa Anatolia la seconda domenica di luglio, che celebra la patrona con processioni religiose, musica e pranzi comunitari. Un altro evento importante è la Sagra del Polentone, che si tiene la prima domenica di Quaresima, una delle più antiche sagre gastronomiche della zona e richiama visitatori da tutta la regione. Durante la manifestazione, gli abitanti del paese preparano e servono grandi quantità di polenta condita con un sugo a base di baccalà, aringhe, tonno e acciughe, un tempo alimento base durante la Quaresima, quando il consumo di carne era proibito.

Il cibo gioca infatti un ruolo centrale nell’identità di Castel di Tora, e i piatti tradizionali sono semplici ma saporiti, realizzati con ingredienti locali e che riflettono il patrimonio rurale e lacustre del paese. Varietà di pasta fatta a mano come gli strigliozzi, un tipo di pasta spessa e rustica, sono spesso servite con tartufi di stagione o funghi porcini raccolti nei boschi circostanti. Anche il pesce del Lago del Turano, come l’anguilla e la trota, è presente nelle ricette locali. I latticini, in particolare il pecorino e la ricotta fresca, vengono prodotti nelle campagne circostanti e rimangono centrali nella cucina quotidiana. Anche castagne, erbe selvatiche e olio d’oliva provenienti dagli uliveti circostanti sono presenti in modo prominente nella dieta locale.

Curiosamente, Castel di Tora è uno dei pochi borghi della regione che è riuscito a mantenere un equilibrio tra la conservazione dell’autenticità storica e la promozione del turismo sostenibile: i progetti di restauro sono stati gestiti con cura per preservare i materiali e gli stili edilizi originali, garantendo che il borgo rimanga in armonia con il suo passato medievale.

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