La festa di mezza estate per eccellenza in Italia, ovvero il Ferragosto, ha portato a San Francisco un’ospite davvero speciale direttamente dalle strade della città di Napoli.
 
Il Museo Italo Americano ha ospitato per due indimenticabili appuntamenti musicali Alfredo Imparato, definito da un noto giornalista di Napoli “uno degli ultimi menestrelli della tradizionale canzone napoletana”.
 
Il doppio spettacolo si è aperto lo scorso giovedì 15 agosto nella sede del Museo al Fort Mason Center, preceduto dal dibattito sulla tradizione della canzone di Napoli con la musicista locale Kathy Sherak.
A Napoli Alfredo Imparato, di professione bidello e musicista autodidatta, mantiene viva l’antica arte del canto esterno all’aria aperta, dato che continua a esibirsi regolarmente per le strade della sua città.
 
In America per la prima volta, Imparato rende omaggio ai tanti meritevoli artisti partenopei, dalla “Troupe di Capua” a “I Figli di Ciro”, i quali sin dall’ ‘800 e ‘900 venivano chiamati “musicisti parcheggiatori”. Da non confondere con chi si occupa di posteggiare la tua macchina in un posto sicuro.
 
Forma artistica, quella della posteggia, di origine remotissima; eredi di rapsodi, menestrelli, trovieri, tzigani, giullari, i posteggiatori per secoli allietarono taverne, borghi e “allegre brigate” con la loro musica.
Questo antico mestiere, comunemente conosciuto come “menestrello”, viene chiamato anche “posteggiatore” in riferimento alle stazioni di posta, o luoghi di riposo per viaggiatori, dove lo spettacolo veniva inizialmente esercitato. I primi musici posteggiatori infatti furono i veri ambasciatori della nostra arte canora nel mondo.
 
Come in questa settimana ospite a San Francisco, è possibile ancora incontrare Alfredo Imparato nella zona delle storiche librerie di Napoli, a Port’Alba e piazza Dante, in piazza San Lorenzo ai Decumani, ma non disdegna qualche puntata al Vomero, in via Scarlatti o via Luca Giordano, o anche nella zona di Chiaia.
 
Accompagnandosi con la chitarra o il mandolino, Imparato si esibisce nel suo personale repertorio composto da celebri e note melodie, a richiesta accontenta gli astanti con l’esecuzione di antiche e dimenticate canzoni.
 
Da sottolineare la sua estrema e disinteressata adesione a iniziative a sfondo benefico e didattico: spot contro la camorra, spettacoli per scolaresche, raccolte fondi per scopi umanitari e chi più ne ha più ne metta.
 
Un recente meritevole impegno, oltre al debutto al Museo Italo Americano dove ha meritato una vera standing-ovation da parte dei presenti, il recital al noto Istituto di riabilitazione giovanile di Napoli.
 
Con affabilità e cortesia, Imparato fa della genuinità e della modestia il suo credo; resta peraltro forse l’unico cantore-girovago della metropoli napoletana, abbinando qualità oggi difficilmente riscontrabili nel mondo dello spettacolo.
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