The iconic Campari Soda bottle (Photo: Rumata7/Dreamstime)

The Campari Soda mini bottle, a single-serve aperitif that combines Campari and seltzer, was created by Fortunato Depero, one of the leading figures of the Futurist movement in early 20th-century Italy. Depero, a versatile artist dedicated to experimentation and the fusion of craftsmanship and art, played a pivotal role in revolutionizing advertising. In just a few years, he designed posters for major brands of the time, including Strega liqueur, Magnesia San PellegrinoSocietà del Gas, and Biciclette Bianchi.

Between 1926 and 1936, Depero collaborated with Campari, the Milanese beverage company, initially working on graphic design and installations. In 1932, the tradition of enjoying Campari with a splash of seltzer in a special cone-shaped glass, which enhanced its flavor and aromatic notes, was popularized at the Camparino bar in Milan. This unique and refreshing combination quickly gained favor among the Italian population, and Davide Campari, owner of the company, saw an opportunity to create a convenient and portable version of this beloved aperitif. This idea led him to seek Depero’s help: the artist, with his avant-garde approach to art and design, was the perfect choice to capture the essence of Campari Soda in a distinctive and eye-catching bottle. 

The result was the iconic bottle we know today: inspired by the shape of an inverted cone, which resembled the calyx of the Campari Bitter itself, the bottle featured the Campari logo embossed on the glass, which ensured the uttermost transparency to showcase the vibrant electric red color of the beverage. This design choice alluded to the exploration of synesthesia, a figure of speech that combines words from different sensory realms, which was highly valued in the culture of the 20th-century avant-gardes.

The bottle was manufactured by Angelo Bordoni‘s glassworks following Depero’s instructions: besides its aesthetic appeal, the bottle offered practical features such as improved grip, reminiscent of an orange peel—a prominent flavor note of the product—and visual representations of condensation droplets.

The collaboration between Depero and Campari extended beyond the bottle’s design. Their joint efforts also encompassed advertising and marketing strategies for Campari Soda. The fresh and light approach in the advertising campaigns aligned perfectly with the simple yet curious design of the bottle, as well as the artistic style of its Futurist creator.

Fortunato Depero’s collaboration with Campari and the creation of the Campari Soda bottle not only elevated the brand’s visual identity but also encapsulated the spirit of the Futurist movement. The bottle became a symbol of aperitif culture, blending art, design, and aperitivo traditions in a single iconic object.

A Campari Soda poster, where the similarity between the bottle and the glass used to serve it is evident (Photo: Andreadonetti/Dreamstime)

During the 1950s and 1960s, a period marked by industrial development and economic boom, Campari Soda’s communication aligned with prominent artists of the time: while the edgy and artsy feel of the drink embodied by the company’s collaboration with Depero remained, Campari Soda also became the aperitif of Italian families, thanks to the masterful contributions of Cavalieri and Marangolo, who portrayed it as a light and sparkling drink perfect for outings. 

In the 1970s, Campari Soda became a pop icon: it made its first television appearance, with Nino Manfredi lending his face to its commercials in 1977, and David Niven elevating it to the level of Hollywood’s greatest stars in 1979, transforming it into a globally-recognized celebrity.

In 1990, the “Campari Soda sì” campaign featured a very young Eva Herzigova as the testimonial, reaffirming the product as a very fashionable aperitif. In the 2000s, important Italian and international directors depicted the pleasure of being together in Campari Soda’s advertisements. In 2008, artists and designers collaborated in the REDesign Campari Soda project, creating installations at the Triennale di Milano, while in 2012, on the occasion of Campari Soda’s 80th anniversary, designer Matteo Ragni redesigned the bottle’s appearance, its first freshening up since Depero’s ingenious work. 

La mini bottiglia Campari Soda, aperitivo monodose che unisce Campari e seltzer, è stata creata da Fortunato Depero, una delle figure di spicco del movimento futurista nell’Italia del primo Novecento. Depero, artista versatile dedito alla sperimentazione e alla fusione tra artigianato e arte, ha svolto un ruolo fondamentale nel rivoluzionare la pubblicità. In pochi anni disegna manifesti per grandi marchi dell’epoca, tra cui liquore Strega, Magnesia San Pellegrino, Società del Gas, Biciclette Bianchi.

Tra il 1926 e il 1936 Depero collabora con Campari, l’azienda milanese di bevande, occupandosi inizialmente di grafica e allestimenti. Nel 1932 si diffuse al bar Camparino di Milano la tradizione di gustare il Campari con una spruzzata di seltz in uno speciale bicchiere a forma di cono, che ne esaltava il sapore e le note aromatiche. Questa combinazione unica e rinfrescante guadagnò rapidamente il favore della popolazione italiana e Davide Campari, proprietario dell’azienda, vide l’opportunità di creare una versione comoda e portatile di questo amato aperitivo. Questa idea lo ha portato a cercare l’aiuto di Depero: l’artista, con il suo approccio all’avanguardia all’arte e al design, era la scelta perfetta per catturare l’essenza del Campari Soda in una bottiglia distintiva e accattivante.

Il risultato fu l’iconica bottiglia che conosciamo oggi: ispirata alla forma di un cono rovesciato, che ricordava il calice dello stesso Campari Bitter, la bottiglia presentava il logo Campari impresso sul vetro, che assicurava la massima trasparenza per mostrare la vibrante energia elettrica del colore rosso della bevanda. Questa scelta progettuale alludeva all’esplorazione della sinestesia, una figura retorica che combina parole provenienti da diversi regni sensoriali, molto apprezzata nella cultura delle avanguardie del XX secolo.

La bottiglia è stata realizzata dalla vetreria di Angelo Bordoni seguendo le indicazioni di Depero: oltre all’aspetto estetico, la bottiglia offre caratteristiche pratiche come una buona presa, che ricorda una buccia d’arancia – una nota aromatica prominente del prodotto – e rappresentazioni visive di goccioline di condensa.

La collaborazione tra Depero e Campari si è estesa oltre il design della bottiglia. I loro sforzi congiunti hanno riguardato anche le strategie pubblicitarie e di marketing per il Campari Soda. L’approccio fresco e leggero delle campagne pubblicitarie si allineava perfettamente con il design semplice ma curioso della bottiglia, così come con lo stile artistico del suo creatore futurista. La collaborazione di Fortunato Depero con Campari e la creazione della bottiglia Campari Soda non solo ha elevato l’identità visiva del marchio, ma ha anche incapsulato lo spirito del movimento futurista. La bottiglia è diventata un simbolo della cultura dell’aperitivo, fondendo arte, design e tradizione dell’aperitivo in un unico oggetto iconico.

Durante gli anni ’50 e ’60, un periodo segnato dallo sviluppo industriale e dal boom economico, la comunicazione del Campari Soda si allineò con quella di artisti di spicco dell’epoca: mentre permaneva l’atmosfera spigolosa e artistica della bevanda incarnata dalla collaborazione dell’azienda con Depero, Campari Soda divenne anche l’aperitivo delle famiglie italiane, grazie ai magistrali contributi di Cavalieri e Marangolo, che lo hanno ritratto come una bevanda leggera e frizzante perfetta per le gite fuori porta.

Negli anni ’70 il Campari Soda diventa un’icona pop: fa la sua prima apparizione televisiva, con Nino Manfredi che presta il volto ai suoi spot pubblicitari nel 1977, e David Niven lo eleva al livello delle più grandi star di Hollywood nel 1979, trasformandolo in una celebrità riconosciuta.

Nel 1990 la campagna “Campari Soda sì” vede come testimonial una giovanissima Eva Herzigova, riaffermando il prodotto come aperitivo molto fashion. Negli anni 2000, importanti registi italiani e internazionali hanno raccontato il piacere di stare insieme nelle pubblicità del Campari Soda. Nel 2008 artisti e designer hanno collaborato al progetto REDesign Campari Soda, realizzando installazioni presso la Triennale di Milano, mentre nel 2012, in occasione degli 80 anni del Campari Soda, il designer Matteo Ragni ha ridisegnato l’aspetto della bottiglia, la prima rinfrescata dopo l’ingegnosa opera di Depero.


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