As a third-generation coffee roaster, Emanuele Bizzarri is immersed in the classic Italian approach to roasting coffee, with an emphasis on blend, craft, detail and passion.
His Seattle-based company, Caffè Umbria, operates three cafes in the Pacific Northwest—two in Seattle and one in Portland, with one more in each city scheduled to open this summer. The company also has a warehouse and retail shop in Chicago with a second café on the way. Each retail location epitomizes a hip urban aesthetic and offers an authentic Italian coffee bar experience.
Now in its 15th year, Caffè Umbria was started by Bizzarri and co-founders Jesse Sweeney and Pasquale Madeddu. In the beginning, the trio roasted about 2,000 pounds of coffee a month and handled all aspects of the business themselves—from roasting to packaging to shipping. Today, a staff of 70 works in the roasting plant, warehouses, retail cafes and training lab.
Coffee production at Caffè Umbria has skyrocketed, as well. The company roasts more than one million pounds of coffee each year and ships to wholesale customers as far away as China and Korea. The brand is particularly popular in the high-end hotel industry, where it is served by the Ritz-Carlton, Four Seasons, the Bellagio Hotel and Resort in Las Vegas, and others.
Bizzarri comes to the business naturally. His grandfather Ornello owned a grocery store in Perugia, Italy. After World War II, Ornello started working for a relative who was a coffee roaster; he later opened his own home-based roasting business called Torrefazione Perugina. “He sold coffee in little bags in a retail shop in his home,” said Bizzarri. “I helped him roast the beans when I was young, and learned a lot about the roasting process.”
In 1986, Emanuele’s father, Umberto, brought the family business to Seattle, starting Torrefazione Italia. More than a decade later, the brand was purchased by AFC Enterprises which sold it to Starbucks, which eventually closed all 17 Torrefazione cafes.
Emanuele took advantage of that timing to open the first Caffè Umbria in the same Pioneer Square building that housed his father’s first Torrefazione Italia cafe. When he learned that the original 15-kilo coffee roaster that his family had brought from Italy was up for sale, he jumped at the chance to recapture a piece of family history. Caffè Umbria also pays homage to the family’s ties to Perugia with its company logo, which illustrates the Arco Etrusco (Etruscan Arch), one of the ancient gateways to the city.
In January, Caffè Umbria opened its first coffee training lab in Portland for new employees and wholesale customers. Its “Accademia del Caffè” curriculum covers company history, roasting philosophy, and information on its signature blends and single-origin coffees.
“The classes last from one to four hours, depending on customer needs,” said Bizzarri. “The lab allows us to provide training in a quiet closed environment, instead of a busy café space.”
A visit to Caffè Umbria’s 22,000 square-foot roasting facility and warehouse in south Seattle is a rich sensory experience. First comes the aroma of coffee beans. A large silo holds 18 tons of green coffee beans that flow to two roasters, together capable of roasting 9,000 pounds of coffee a day. The bright red silos, stainless steel drums, black tubes and hoses are visually eye-popping. Pallet upon pallet of hemp coffee bags stacked to the ceiling add the final gee-whiz factor. The fully automated packaging side of the warehouse has different-sized machines that can pack thousands of pounds of coffee each day.
Part artist and part scientist, Bizzarri sources coffee beans from throughout South and Central America and Africa to create his signature blends. Only the highest quality Arabica beans are used, and they must be certified organic, fair trade, shade-grown and bird-friendly. Quality is ensured not only by the precise selection of beans and the harmonious artistry of the blend but also from the company’s carefully cultivated, long-term relationships with its network of coffee farmers.
This care and attention to the personal side of the business can be seen in the community partnerships that Bizzarri forges. Caffè Umbria supports a number of cultural and educational organizations, including Seattle International Film Festival, Il Punto Italian Cultural Center and Pike Place Market Foundation.
The Caffè Umbria Scholarship, now in its second year, provides one month’s tuition and stipend to a member of the Seattle-Perugia Sister City Association to study Italian at Perugia’s University for Foreigners. The company also made a significant donation to the sister city association to create Piazza Perugia, a dedicated Seattle park space which will be completed this fall.
Community partnerships aside, Bizzarri is definitely all about the coffee. Part of his challenge is to keep his blends consistent, even when using different beans. “You’ve got to do your research and tweak your blend to maintain quality,” he said. Comparing the blending process to a musical performance, he noted: “When you go to a concert, it’s nice to hear a soloist play. But when you hear the orchestra play together, it makes a different sound. It’s fuller; it’s richer.”
This commitment to the essence of Italian-style espresso and coffee gives Caffè Umbria its niche. “Having Italian roots and being an Italian roaster these days doesn’t get you a whole lot,” said Bizzarri. “For us, it’s more about quality, consistency, training and loyalty. We work to create the best blend and provide the best customer service. We feel those values are unique to us.”
Torrefattore di caffè da tre generazioni, Emanuele Bizzarri è immerso nel classico approccio italiano alla torrefazione del caffè, con un’attenzione particolare per la miscela, l’arte, il dettaglio e la passione.
La sua società con sede a Seattle, Caffè Umbria, gestisce tre caffè nel Nordovest del Pacifico, due a Seattle ed uno a Portland, con in programma quest’estate l’apertura di un caffè in più in ciascuna città. La società ha anche un magazzino all’ingrosso e un negozio al dettaglio a Chicago con un secondo caffé sulla via. Ogni luogo di vendita al dettaglio riassume un’estetica urbana alla moda e offre l’esperienza di un autentico caffè italiano.
Caffè Umbria nella Pioneer Squar a Seattle. (Caffè Umbria)
Ora è al suo 15° anno di attività. Caffè Umbria fu avviato da Bizzarri e cofondato da Jesse Sweeney e Pasquale Madeddu. All’inizio, il trio torrefaceva approssimativamente 2,000 libbre di caffè al mese e si occupava di tutti gli aspetti dell’impresa, dalla tostatura all’imballaggio alla spedizione. Oggi, uno staff di 70 dipendenti lavora alla torrefazione, nei magazzini all’ingrosso, nella vendita al dettaglio del caffè e nei laboratori di formazione.
La produzione di caffè al Caffè Umbria è salita alle stelle. La società arrostisce più di un milione di libbre di caffè ogni anno e spedisce ai grossisti fino in Cina e Corea. La marca è particolarmente popolare nell’industria alberghiera di alto livello, dove è servito nei Ritz-Carlton, Four Seasons, Bellagio Hotel, nei Resort di Las Vegas, e altri.
Bizzarri è arrivato naturalmente agli affari. Suo nonno Ornello possedeva un negozio di generi alimentari a Perugia, Italia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Ornello cominciò a lavorare per un parente che era un torrefattore di caffè; più tardi aprì la sua propria società casalinga di arrostimento del caffè chiamata Torrefazione Perugina. “Vendeva caffè in piccoli sacchi in un negozio al dettaglio dentro casa sua”, dice Bizzarri. “Io l’aiutavo ad arrostire i chicchi quando ero piccolo, e imparai molto sul processo di arrostimento.”
Da tre generazioni torrefattori, la famiglia Bizzarri cominciò con Torrefazione Perugina, fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale da Ornello Bizzarri a Perugia (Caffè Umbria)
Nel 1986, il padre di Emanuele, Umberto, portò gli affari di famiglia a Seattle, avviando la Torrefazione Italia. Oltre un decennio più tardi, il marchio fu acquistato da AFC Enterprises che lo vendette a Starbucks che poi chiuse tutti e 17 i caffè di torrefazione.
Emanuele approfittò di quel momento per aprire il primo Caffè Umbria nello stesso edificio in Pioneer Square che ospitava il primo caffè Torrefazione Italia di suo padre. Quando seppe che era in vendita il macchinario originale per la torrefazione da 15-chili che la sua famiglia aveva portato dall’Italia, colse l’opportunità di riprendersi un pezzo della storia di famiglia. Caffè Umbria rende omaggio anche ai legami familiari con Perugia col suo logotipo societario che illustra l’Arco Etrusco, uno degli antichi ingressi alla città.
A gennaio, Caffè Umbria ha aperto il suo primo laboratorio di formazione sul caffè a Portland per nuovi impiegati e clienti all’ingrosso. Il curriculum della “Accademia del Caffè” copre la storia della società, la filosofia della torrefazione, e dà informazioni sulle miscele create da loro e sui caffè di varietà singole.
“Le classi durano da una a quattro ore, a seconda delle necessità del cliente” dice Bizzarri. “Il laboratorio ci permette di offrire una formazione in un ambiente chiuso e quieto, invece del trafficato contesto di un caffé.”
Una visita alla torrefazione di oltre 2000 metri quadrati del Caffè Umbria e ai magazzini a sud di Seattle è una ricca esperienza sensoriale. Prima viene l’aroma dei chicchi di caffè. Un grande silo contiene 18 tonnellate di chicchi verdi di caffè che fluiscono a due torrefazioni, capaci insieme di arrostire 9,000 libbre di caffè al giorno. Silos rosso brillante, tamburi in acciaio inossidabile, tubi neri e manichette sono visivamente sorprendenti. Pallet su pallet di sacchi di caffè di canapa accatastati fino al soffitto aggiungono il fattore di sorpresa finale. L’area di impacchettamento nel negozio all’ingrosso, completamente automatizzata, ha macchinari di grandezza diversa che possono confezionare migliaia di libbre di caffè ogni giorno.
In parte artista e in parte scienziato, Bizzarri seleziona chicchi di caffè da tutta l’America Meridionale e Centrale e dall’Africa per creare le sue miscele personalizzate. Vengono usati solo i chicchi di Arabica di qualità più alta, devono essere organici certificati, correttamente commerciati, e provenire da colture in ombra e nel rispetto dei volatili. La qualità non solo è assicurata dalla precisa selezione dei chicchi e dall’armoniosa maestria della miscela ma anche dalle relazioni durature, e attentamente coltivate dalla società, con la rete di coltivatori di caffè.
Questa cura e l’attenzione al lato personale degli affari si vedono nelle relazioni che Bizzarri coltiva con la comunità. Caffè Umbria sostiene molte organizzazioni culturali ed educative, incluso il Seattle International Film Festival, Punto Italian Cultural Center e Pike Place Market Foundation.
La Borsa di studio Caffè Umbria, ora alla sua seconda edizione, offre un mese di formazione e di stipendio ad un membro dell’Associazione Città Gemellate Seattle-Perugia per studiare italiano all’Università di Perugia per Stranieri. La società fa anche donazioni significative all’associazione delle città gemellate per creare Piazza Perugia, un’area parco dedicata che quest’autunno sarà completata a Seattle.
A parte i rapporti con la comunità, Bizzarri è tutto concentrato sul caffè. Parte della sua sfida è mantenere costanti le sue miscele, anche quando si usano chicchi diversi. “Devi fare ricerca e cambiare la tua miscela per mantenere la qualità”, ci dice. Paragonando il processo di miscela ad uno spettacolo musicale, dice: “Quando vai ad un concerto, è bello sentire un assolo. Ma quando senti un’orchestra suonare insieme c’è un suono differente. E’ più pieno, più ricco”.
Questo impegno per garantire l’essenza dell’espresso e del caffè in stile italiano dà al Caffè Umbria la sua nicchia. “Avere radici italiane ed essere un torrefattore italiano oggigiorno non basta”, dice Bizzarri. “Per noi, è più importante la qualità, la costanza, la formazione e la lealtà. Noi lavoriamo per creare la miscela migliore ed offrire il miglior servizio al cliente. Ci riconosciamo in questi valori che per noi sono essenziali”.
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