Dal 10 marzo al 23 luglio la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze presenta al pubblico “Bill Viola. Rinascimento elettronico”, una grande mostra che celebra il maestro indiscusso della videoarte contemporanea, figlio di un italiano originario di Pavia.
 
In un percorso espositivo unitario tra piano nobile e Strozzina, la mostra ripercorre attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono, la carriera di questo artista, dalle prime sperimentazioni degli anni Settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila. Le sue opere sono ambienti totali che avvolgono la visione nell’immagine e nel suono impiegando le tecnologie più avanzate. 
 
Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.
 
Nella cornice rinascimentale di Palazzo Strozzi si crea soprattutto uno straordinario dialogo tra antico e contemporaneo attraverso un inedito confronto diretto delle opere di Viola con quei capolavori di grandi maestri del passato che sono stati per lui fonte di ispirazione e ne hanno segnato l’evoluzione del linguaggio.
 
Si celebra così la speciale relazione tra Bill Viola e Firenze. È qui che l’artista newyorkese ha iniziato la sua carriera nel campo della videoarte quando, tra il 1974 e il ’76, è stato direttore tecnico di art/tapes/22, centro di produzione e documentazione del video. Il rapporto di Viola con la storia e l’arte viene inoltre esaltato attraverso importanti collaborazioni con musei e istituzioni quali il Grande Museo del Duomo, le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella a Firenze, ma anche con le città di Empoli e Arezzo.

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