Vent’anni di carriera segnati da continui successi e da un pubblico sempre più numeroso: ora o mai più, si sarà detto Biagio Antonacci. Il cantautore milanese ha deciso di lanciarsi sul mercato americano con il suo ultimo album, Sapessi Dire No, uscito in Italia ad Aprile 2012 per Iris/Sony Music. Quattordici brani che hanno conquistato l’Italia, facendo piazzare l’album ai primi posti delle classifiche e registrando numerosi sold-out durante il suo tour; una tendenza non nuova per Biagio Antonacci, ormai da anni tra gli artisti di maggior successo nel mercato italiano.

Conquistare il pubblico statunitense però è un’altra cosa; ma l’artista italiano sembra amare le esperienze nuove, e la sfida al di là dell’Oceano non lo spaventa affatto. “Voglio affrontare l’America con l’esperienza di questi anni di carriera, ma con la mente fresca e l’energia di un ventenne” ha dichiarato a L’Italo-Americano.

Un’energia che Biagio Antonacci lascia trasparire dalle note del suo ultimo album: un mix di atmosfere nuove, in cui si uniscono melodia tipicamente italiana, sapori mediterranei e ritmi del pop contemporaneo. Come lui stesso conferma, l’etichetta di musicista pop-rock è in realtà molto vaga; nella sua musica c’è di più, la creatività segue correnti diverse. “Mi piace un po’ tutta la musica,” ci racconta, “ma ultimamente ascolto più del solito musica classica e anni ‘70. In particolare sono ipnotizzato dalla musica di Joni Mitchell. La ammiro moltissimo e mi piacerebbe un giorno poter dare vita a una collaborazione con lei”.
 
Il rock degli anni ‘70, ci spiega, è per lui una fonte d’ispirazione, forse uno dei momenti migliori e più produttivi dal punto di vista musicale. “La musica contemporanea è in piena crisi. Forse è stato fatto così tanto in passato che è ormai difficile produrre qualcosa di nuovo. La tecnologia, almeno da questo punto di vista, non aiuta: oggi non si suona quasi più, il tutto è affidato ai computer”.
 
Lui però continua per la sua strada; è autore di testi e musiche, e non soltanto dei propri. “Se sento una voce che mi trasmette qualcosa, una voce familiare, allora posso pensare di scrivere qualcosa per qualcun altro. Ma non è certo una cosa che faccio per chiunque”.
Fortunata dunque Laura Pausini, per cui Antonacci ha scritto nel 2004 Vivimi, uno dei maggiori successi della cantante italiana più amata nel mondo. Vivimi è inoltre tra i singoli italiani più conosciuti all’estero, a prova del fatto che la musica, in qualunque lingua sia cantata, può superare ogni barriera.
 
“La musica arriva prima di tutto il resto,” ci dice a proposito dell’”ostacolo” linguistico. “La melodia è quella che colpisce per prima. In fondo, fino a qualche anno fa, era così per la musica inglese ed americana che arrivava in Italia. Solo una minoranza capiva fin da subito i testi; eppure questo non ha impedito il grande successo di moltissimi artisti. Ecco, oggi il mercato americano dà segno di volersi aprire a noi allo stesso modo. Per i testi ormai, ci sono i traduttori” aggiunge scherzando.
 
Questa però non è il primo passo dell’artista milanese verso il pubblico americano: nel 2005 Antonacci ha trionfato ai World Music Awards con il premio Best-Selling Italian Male Artist , segno di grande interesse da parte del pubblico internazionale verso la sua musica. Questa volta però si tratta di conquistare il mercato americano, e il passo è decisamente più importante. Sapessi Dire No è ora disponibile sui circuiti Barnes & Noble e Amazon.com, anche quì con un’immagine di copertina d’eccezione: il ritratto del cantautore firmato dal grande fumettista Milo Manara.
 
Non è escluso poi un tour che segua il lancio dell’album. “Magari in autunno…” rivela l’artista. “L’idea di poter lavorare negli Stati Uniti mi ha sempre attratto, lo trovo un posto artisticamente molto stimolante, e poi mi sembrerebbe di ricominciare, come quando esordii in Italia. Ci misi allora tutta la mia energia, e conto di fare lo stesso per l’avventura americana”
 

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