Battling in Ivrea...with oranges! (Photo: Francesco Zanon/Dreamstime)

The Battaglia delle Arance, or the Battle of the Oranges, is a unique and lively tradition held annually in Ivrea, a town in Italy’s Piedmont region. This event is part of the town’s historical carnival and takes place over three days, usually in February, leading up to Ash Wednesday. The festival commemorates a medieval tale of rebellion against tyranny, with origins that trace back to a 12th-century revolt against an evil lord.

According to the story, the lord had the right to spend the night with any newlywed woman, a claim that was violently rejected by a miller’s daughter named Violetta. She managed to decapitate the tyrant, which sparked a mass uprising among the townspeople. To honor their fight for freedom, the citizens of Ivrea reenact this battle through the throwing of oranges, which symbolize the stones and other medieval weapons used by the rebels against the lord’s henchmen.

The Battle of the Oranges involves thousands of participants, divided into nine combat teams on foot, representing the commoners, and several carted teams, symbolizing the tyrant’s guards. The participants on foot, known as aranceri, engage in a mock battle against those on carts, hurling oranges at each other: the event is a serious affair, with many participants wearing protective gear to avoid injury from the flying fruit. Despite the protective measures, it’s common for participants to sustain bruises and gashes from the oranges!

Time to fight with oranges! (Photo: Zilli Roberto/Dreamstime)

The festival not only serves as a lively and colorful spectacle but also as a communal celebration of Ivrea’s history and spirit of independence. The oranges used in the battle, which do not grow locally and must be imported, often from Sicily, become a symbol of the community’s unity and resistance against oppression. After the event, the smashed oranges are collected and used for compost, ensuring an eco-friendly disposal.

Visitors and locals alike love the spectacle, with the town’s population swelling with tourists eager to witness or participate in the festivities. To be on the safe side, spectators are advised to wear red hats to signal their non-participation and stay behind safety nets to avoid accidental hits by oranges.

La Battaglia delle Arance è una tradizione unica e vivace che si tiene ogni anno a Ivrea, una città della regione Piemonte. Questo evento fa parte del carnevale storico del paese e si svolge nell’arco di tre giorni, solitamente nel mese di febbraio, fino al Mercoledì delle Ceneri. Il festival commemora una storia medievale di ribellione contro la tirannia, le cui origini risalgono a una rivolta del XII secolo contro un signore malvagio.

Secondo la storia, il signore aveva il diritto di passare la notte con qualsiasi donna appena sposata, pretesa che fu violentemente respinta dalla figlia di un mugnaio, Violetta. Riuscì a decapitare il tiranno, cosa che scatenò una rivolta di massa tra i cittadini. Per onorare la loro lotta per la libertà, i cittadini di Ivrea rievocano questa battaglia attraverso il lancio di arance, che simboleggiano le pietre e le altre armi medievali utilizzate dai ribelli contro gli scagnozzi del signore.

La battaglia delle arance coinvolge migliaia di partecipanti, divisi in nove squadre di combattimento a piedi, che rappresentano la gente comune, e diverse squadre di carri, che simboleggiano le guardie del tiranno. I partecipanti a piedi, detti aranceri, ingaggiano una finta battaglia contro quelli sui carri, lanciandosi arance a vicenda: l’evento è una cosa seria, con molti partecipanti che indossano indumenti protettivi per evitare lesioni causate dai frutti volanti. Nonostante le misure protettive, è normale che i partecipanti subiscano lividi e ferite a causa delle arance!

Il festival non è solo uno spettacolo vivace e colorato, ma anche una celebrazione comunitaria della storia e dello spirito di indipendenza di Ivrea. Le arance utilizzate nella battaglia, che non crescono localmente e devono essere importate, spesso dalla Sicilia, diventano un simbolo dell’unità della comunità e della resistenza contro l’oppressione. Dopo l’evento, le arance schiacciate vengono raccolte e utilizzate per il compost, garantendo uno smaltimento ecocompatibile.

Sia i visitatori che la gente del posto adorano lo spettacolo, con la popolazione della città che si riempie di turisti desiderosi di assistere o partecipare ai festeggiamenti. Per sicurezza, si consiglia agli spettatori di indossare cappelli rossi per segnalare la loro non partecipazione e di restare dietro le reti di sicurezza per evitare colpi accidentali da parte delle arance.

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