Aperol Spritz has  become very popular in the past 20 years, but has been around for over a century

It is all manner of libation which has been delivered to my table after having asked for “Spritz, please,” still white wine mixed with sparkling soda water; red wine with still mineral water and fruit slices (something more akin, perhaps, to Sangria than Spritz); and once, in a real WTF moment – still wine, no sparkling soda water, with a boat-sized wedge of lemon sailing in the glass – which, upon waiter’s explanation, apparently constituted a “spritz” of lemon, of course. 

I shall shoulder some of the blame for not having always specified Aperol Spritz. But it would seem there are as many interpretations of and recipes for Spritz as there are for Italian pasta sauce(s).  

Aperol Spritz has become very popular in the past 20 years, but has been around for over a century

By virtue of the fact that only on occasion, when ordering Spritz, does an iced glass of Prosecco combined with the Italian aperitif Aperol and splash of soda water in complimentary proportions, along with an orange slice for garnish (cut not too thin or thick, mind you) – please don’t forget the black straw – arrive as expected. 

So, we need to talk Spritz, Aperol Spritz, specifically. 

The Aperol Spritz derives its contemporary origin from the Venetian tradition of mixing white wine and soda

The Educated Barfly suggests that, “the origin of the Spritz dates back to 1805 during the Napoleonic wars. In the years following the end of those wars the Austro-Hungarian empire took ownership of the Veneto region of Italy, where Venice is located. The Austrians held that region for the next 50 years and developed a custom of adding a splash or in German a “Spritz” of water to the local wine” (Youtube.com). According to Wikipedia, the Aperol Spritz derives its contemporary origin from the Venetian tradition of mixing white wine and soda. Adding that, “the acquisition of the Aperol brand by Gruppo Campari in 2003, along with a good marketing campaign, positioned Aperol Spritz as “the perfect drink for social occasions, increasing sales to four times pre-acquisition levels.” 

Try it with some nice olives, to enjoy a full Italian aperitivo experience

No argument there. Aperol Spritz is the perfect low alcohol transition from the day’s work to that lovely wind-down time leading up to the dinner hour, aka, aperitivo time, or in some circles, happy hour

Even in Italy there are different interpretations of Aperol Spritz depending on one’s locale. Variations on the Aperol Spritz theme may be found to exist in Florence compared, say, to Verona. But, any distinctions (within reason) start to fade as one begins to understand the phenomenon of Spritz/aperitivo as a mentality, an attitude, really, that is connected to lifestyle, socializing, and living well. In that context, rigid adherence to any one specific recipe seems not at all the point. One would do well to embrace variations when encountered and focus on the experience.  

Let’s not forget the munchies aka cicchetti aka snacks!

When out socializing with friends, you can leave the making of Aperol Spritz to the bar pros at your favorite watering hole. Not that making one is difficult! The drink’s easy 3-2-1 recipe lets you prepare Aperol Spritz at home like a pro when entertaining or simply for a personal pre-dinner wind-down: 

Begin with a large-bowl wine glass. Add few cubes of ice and swirl them to chill the glass. Leaving the ice cubes in the glass, add 3 parts chilled Prosecco, 2 parts Aperol, 1 part soda water. Following the suggested order of preparation prevents the Aperol from gathering at the bottom of the glass (Aperol.com). Garnish with a slice of orange. 

Spritz: glass of Prosecco combined with the Italian aperitif Aperol and splash of soda water in complimentary proportions

Feel free to tinker. 

And again: please don’t forget the black straw. 

I almost forgot: what does a good Aperol Spritz taste like? Well, an Aperol Spritz is fizzy. And slightly bittersweet. In a good way. With notes of citrus. The drink’s glorious orange color is a metaphor for sunny summer days, pretty sunsets, and an antidote to bad weather gloom. More important, perhaps, is what Aperol Spritz and the time you take to enjoy it, represent, i.e., that aforementioned Spritz mentality: a ritual of decompressing, taking life a bit more slowly, appreciating friends, an attitude for living well. 

Let’s not forget the munchies aka cicchetti aka snacks! Especially delectable accoutrements with Aperol Spritz include premium potato chips, a classic, and personal favorite. Let me recommend Torres brand Jamon Iberico chips, Iberian ham-flavored potato chips that out-chip all come’ers. Marcona almonds, and mixed olives are both exceptional pairings as well. Don’t hesitate to serve Aperol Spritz alongside your favorite small bites, too, finger sandwiches and even pizza, as it is an exceptionally versatile and food-friendly drink guaranteed to keep good company with whatever nibbles you bring to the table. 

Bele Casel Prosecco Extra Dry 

Crisp and bright, with a perfume of pear, apple and citrus-floral overtones. Vibrant fine bubbles, and a wonderfully balanced palate that feels round, fat, and completely in tune. Finishes with an almond cream aftertaste and an intriguing sense of structure. A magnificent bottle of refreshing pleasure. 

Al mio tavolo è arrivato ogni genere di stuzzichini dopo aver chiesto uno “Spritz, per favore”, vino bianco senza bollicine mescolato con soda; vino rosso con acqua minerale naturale e fettine di frutta (qualcosa di più simile, forse, alla Sangria che allo Spritz); e una volta, in un vero momento WTF – vino, nessuna bollicina di soda, e un cuneo di limone nel bicchiere – che, secondo la spiegazione del cameriere, apparentemente costituiva uno “spritz” al limone, ovviamente. 

Mi assumo parte della colpa per non aver sempre specificato Aperol Spritz. Ma sembra che ci siano tante interpretazioni e ricette per lo Spritz quante ce ne sono per la pasta o per i sughi della pasta italiana.  

Questo, in virtù del fatto che solo a volte, ordinando lo Spritz, arriva come previsto un bicchiere di Prosecco ghiacciato abbinato all’aperitivo italiano Aperol con spruzzi di soda in proporzioni complementari, insieme ad una fetta di arancia per guarnizione (tagliata non troppo sottile né troppo spessa, attenzione) e non dimenticate la cannuccia nera. 

Quindi, è necessario parlare di Spritz, Aperol Spritz, per la precisione. 

Educated Barfly suggerisce che “l’origine dello Spritz risale al 1805 durante le guerre napoleoniche. Negli anni successivi alla fine di quelle guerre, l’Impero austro-ungarico divenne proprietario del Veneto, regione d’Italia dove si trova Venezia. Gli Austriaci controllarono quella regione per i successivi 50 anni e svilupparono l’usanza di aggiungere un po’ (o in tedesco uno “Spritz”) di acqua al vino locale” (Youtube.com). Secondo Wikipedia, l’Aperol Spritz trae la sua origine contemporanea dalla tradizione veneziana di mescolare vino bianco e soda. Aggiungendo che “l’acquisizione del marchio Aperol da parte del Gruppo Campari nel 2003, insieme ad una buona campagna di marketing, ha posizionato Aperol Spritz come “la bevanda perfetta per le occasioni sociali”, ha portato le vendite a livelli quattro volte superiori a quelli di pre-acquisizione”. 

Non si discute. Aperol Spritz è l’elemento perfetto e a basso grado alcolico per passare dalla giornata di lavoro al tempo del relax che porta all’ora di cena, ovvero, l’aperitivo, o, in alcuni ambienti, all’happy hour. 

Anche in Italia ci sono diverse interpretazioni dell’Aperol Spritz a seconda del luogo in cui ci si trova. Variazioni sul tema dell’Aperol Spritz possono essere trovate a Firenze rispetto, ad esempio, a Verona. Ma ogni differenza (con ragione) comincia a svanire quando si comincia a comprendere il fenomeno dello Spritz/aperitivo come mentalità, come atteggiamento, in realtà, come qualcosa che è legato allo stile di vita, alla socializzazione e al vivere bene. In quel contesto, l’aderenza rigida a qualsiasi ricetta specifica non sembra per niente pertinente. Si farebbe bene ad accogliere le variazioni quando se ne trovano e a concentrarsi sull’esperienza. 

Quando siete fuori a socializzare con gli amici, potete lasciare la preparazione dell’Aperol Spritz ai professionisti del bar del vostro locale preferito. Non che farne uno sia difficile! La semplice ricetta 3-2-1 consente di preparare Aperol Spritz a casa come un professionista quando si hanno ospiti o semplicemente per il proprio aperitivo personale: cominciate con un grande bicchiere di vino. Aggiungete qualche cubetto di ghiaccio e giratelo per raffreddare il bicchiere. Lasciando i cubetti di ghiaccio nel bicchiere, aggiungete 3 parti di Prosecco freddo, 2 parti di Aperol, 1 parte di soda. Seguendo l’ordine di preparazione suggerito si evita che l’Aperol si raccolga sul fondo del bicchiere (Aperol.com). Guarnire con una fetta di arancia.  

Sentitevi liberi di sperimentate. 

E ancora: non dimenticate la cannuccia nera. 

Quasi dimenticavo: che sapore ha un buon Aperol Spritz? Beh, un Aperol Spritz è frizzante. E leggermente agrodolce. In senso buono. Con note di agrumi. Il glorioso colore arancione della bevanda è una metafora delle giornate estive assolate, dei bei tramonti e un antidoto al maltempo. Più importante, forse, è ciò che Aperol Spritz, e il tempo che ci si concede per goderne, rappresentano, cioè, quella cosiddetta mentalità Spritz: un rituale di decompressione, il prendere la vita un po’ più lentamente, apprezzare gli amici, l’attitudine al vivere bene. 

Non dimentichiamo i “munchies” ovvero i cicchetti cioè gli snack! Particolarmente deliziosi con Aperol Spritz sono gli “accoutrements”, gli stuzzichini che includono patatine fritte di prima qualità, un classico che prediligo. Permettetemi di raccomandare Jamon Iberico di marca Torres, chips, patatine al gusto di prosciutto iberico. Anche le mandorle Marcona e le olive miste sono abbinamenti eccezionali. Non esitate a servire Aperol Spritz insieme ai vostri bocconcini preferiti, anche panini e persino pizza, in quanto è una bevanda eccezionalmente versatile e di facile consumo che vi garantirà una buona compagnia con qualsiasi stuzzichino che porterete in tavola.  

Bele Casel Prosecco Extra Dry 

Frizzante e brillante, con profumo di pera, mela e note floreali di agrumi. Bollicine fini e vibranti, e un palato meravigliosamente equilibrato che si sente rotondo, grasso e completamente in sintonia. Conclude con un retrogusto di crema di mandorle e un intrigante senso di struttura. Una magnifica bottiglia dal piacere rinfrescante. 


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